Blocco autotrasportatori, la L.A.A.I.S. ha avviato la procedura per il riconoscimento del lavoro usurante
La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani denuncia un contratto collettivo nazionale rinnovato nel 2021 non adeguato e un Regolamento comunitario 561/2006 sulle ore di guida non più attuale
(26 febbraio 2022 – blocco – autotrasportatori)
Si è esaurita in un’inconcludente trattativa romana il blocco di alcuni autotrasportatori siciliani,
sostenuti da alcune delle 25 sigle sindacali, responsabili del dissesto in cui l’autotrasporto siciliano e nazionale si trovano. “Chi definisce il risultato raggiunto un successo”, afferma la presidentessa della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani L.A.A.I.S., Tania Andreoli, ”è semplicemente un illuso e non tiene in considerazione il fatto che ora la committenza, per lo più identificabile con la c.d. GDO, avrà ancora più forza contrattuale e detterà le regole del mercato”.
Con l’85% di merci che in Italia viaggiano su gomma, la L.A.A.I.S. da mesi sta proponendo un
modello di logistica innovativo in cui la committenza non può essere sempre e soltanto la grande distribuzione, bensì una committenza esclusiva di ampio raggio internazionale. “Il blocco appena concluso ha confermato che la categoria non è unita e che i grossi nomi decidono anche per i piccoli padroncini, rimasti fuori sia dai provvedimenti della Bellanova, con un Ministro sempre più lontano dai problemi reali. La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani L.A.A.I.S. denuncia un contratto collettivo nazionale rinnovato nel 2021 non adeguato, un Regolamento comunitario 561/2006 sulle ore di guida (modificato dal Regolamento UE nr. 2020/1054) non più attuale, retribuzioni fuori controllo, doppie schede e terze schede volute ed appoggiate da alcune aziende per soddisfare proprio quella committenza selvaggia a cui interessano soltanto i profitti e il mancato riconoscimento del lavoro usurante e della malattia professionale. A tale proposito, il vice presidente Giuseppe Neri: “Se non si comincia a considerare l’autista come una persona ed un essere umano, non vi sarà alcun futuro, né per i datori di lavoro né per noi dipendenti. Si lamenta la carenza di autisti, quando si pensa soltanto al caro gasolio che, seppur legittimo, è una conseguenza della politica fallimentare nazionale ed europea in materia di trasporti ed infrastrutture”.
Proprio mentre i riflettori erano puntati sul blocco delle sigle sindacali, la Lega Autisti
Autotrasportatori Indipendenti Siciliani L.A.A.I.S. ha avviato la procedura perché, almeno in
una Regione a Statuto autonomo come la Sicilia, si possa ottenere ilo riconoscimento del lavoro
usurante e della malattia professionale dell’autista, grazie al Protocollo d’intesa con A.N.M.I.L.
“Sosterremo il percorso della L.A.A.I.S.”, afferma il Presidente regionale A.N.M.I.L., dott. Capozzo Antonino, “ritenendo fondamentale il riconoscimento del lavoro usurante per categorie, come quella degli autisti, sempre più penalizzata”.