Blitz dei ROS tra la Sicilia e Brescia, fermato “un esercito di kamikaze”
Quindici sono i fermi disposti dalla DDA di Palermo nei confronti di persone accusate, tra le altre cose, di terrorismo e associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina
(9 gennaio 2019)
Carabinieri del Ros di Palermo in azione, da diverse ore, nelle province di Palermo, Trapani, Caltanissetta e Brescia.
“Quindici – rende noto l’ANSA – sono i fermi disposti dalla DDA del capoluogo siciliano nei confronti di persone accusate di terrorismo, associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, ingresso illegale di migranti nel territorio nazionale ed esercizio abusivo di attività di intermediazione finanziaria. L’organizzazione criminale gestiva viaggi a bordo di natanti veloci di piccoli gruppi di migranti tra la Tunisia e l’Italia. Uno dei fermati, un tunisino, istigava al terrorismo, invocava la morte in nome di Allah e faceva apologia dello Stato islamico”
L’inchiesta è nata nel momento in cui un tunisino coinvolto nell’attività della banda ha deciso di vuotare il sacco, parlando agli inquirenti di “un esercito di kamikaze in Italia”, raccontando di una organizzazione criminale che gestiva un traffico di esseri umani, contrabbandava tabacchi e aiutava ad espatriare soggetti ricercati in Tunisia per reati legati al terrorismo. L’uomo ha detto che con 2.500 euro era possibile raggiungere le coste trapanesi partendo dalla Tunisia, a bordo di gommoni veloci.
L’organizzazione criminale avrebbe rappresentato “una attuale e concreta minaccia alla sicurezza nazionale” e un “rischio terrorismo di matrice jihadista”, lo scrivono gli stessi magistrati della Direzione distrettuale antimafia, guidati da Francesco Lo Voi, nel provvedimento di fermo delle 15 persone.
Valentina Frasca