Biometano Pozzallo, la sentenza si avvicina: si prepara mobilitazione cittadina
Il 13 gennaio la sentenza del TAR. Le preoccupazioni dei pozzallesi
Il CSPA (Comitato Cittadino Spontaneo per la Salvaguardia della Salute Pubblica e la Tutela dell’Ambiente a Pozzallo), riaccende i riflettori sul progetto del mega-impianto di biometano di contrada Zimmardo-Bellamagna, in territorio di Modica ma, di fatto, alle porte della città marinara. La sentenza del TAR, in merito alla questione, è prevista per il prossimo 13 gennaio e potrebbe determinare le sorti di un territorio. Ecco cosa scrive il CSPA:
«Il 13 gennaio è vicino, manca poco più di un mese e il TAR ha in mano il destino di una città. A giugno potremmo già ritrovarci l’impianto pronto all’uso e la stagione estiva, come tutte le altre a seguire, irrimediabilmente compromesse. La salute dei pozzallesi a rischio. L’economia dei pozzallesi a rischio. Le condizioni ambientali compromesse da un rischio incalcolabile. Siamo qui, pronti a non mollare la presa e a non indietreggiare di un millimetro perchè un’area come quella di Bellamagna, archeologica e di grande valore storico, non può e non deve essere massacrata dal Dio denaro ma protetta e valorizzata nel nome del futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno. Pozzallo non è la pattumiera di nessuno. Pozzallo ha smesso di essere ricettacolo di fastidiose attività modicane volutamente periferiche e strategicamente confinate ai limiti territoriali. Urge un incontro con il Comune di Pozzallo e con i legali che finora hanno seguito la vicenda presso il Tribunale Amministrativo Regionale. Abbiamo presentato richiesta di incontro, via pec, al Sindaco Roberto Ammatuna, per discutere e concordare la linea da seguire e per promuovere una legittima mobilitazione cittadina. Ci affidiamo ancora una volta al buonsenso e alla capacità critica dei cittadini pozzallesi e di quella parte di modicani che hanno a cuore un intero territorio ibleo. Ci affidiamo alla lungimiranza del Giudice del TAR al quale rivolgiamo l’appello che ormai da 2 anni esatti gridiamo a squarcia gola e che implora chi di dovere a tenere in considerazione il dissenso di un’intera comunità locale. Ci rivolgiamo ai pozzallesi che hanno da subito carpito la gravità della situazione e li invito a non abbassare la guardia. Mai».
Emanuela Russo