Beni culturali, sopralluogo di Samonà in provincia di Ragusa per criticità da risolvere e processi di valorizzazione
Si è recato a Ibla, dove ha visitato la Chiesa di Santa Maria delle Scale, a Modica per la Chiesa di San Giorgio, a Scicli per il Convento della Croce e a Santa Croce Camerina per la chiesetta di Mezzagnone, l'area bizantina e il Parco archeologico di Kamarina
(1 luglio 2020)
L’assessore dei Beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà, ha effettuato una lunga ricognizione attraverso le emergenze architettoniche e culturali della provincia di Ragusa, dove si è recato in compagnia del soprintendente Giorgio Battaglia e dei sindaci delle diverse località visitate. Il sopralluogo ha avuto lo scopo di verificare lo stato dei luoghi e rientra nella dinamica di conoscenza diretta del territorio che l’assessore Samonà ha e di razionalizzare i possibili interventi da adottare per proteggere e valorizzare, anche a fini turistico-culturali, l’immenso patrimonio di questo particolare angolo della Sicilia.
«Conosco bene la Sicilia – ha detto l’assessore Samonà – di cui ho imparato negli anni ad amare ogni singola piega. Visitare luoghi già conosciuti con lo sguardo di chi ha il dovere di rilevare le incongruenze e le criticità per risolverle o per accelerare processi di valorizzazione cambia, però, di molto la prospettiva e rafforza il senso di responsabilità. Mi hanno accompagnato nel sopralluogo il soprintendente Giorgio Battaglia e il capo della segreteria tecnica dell’assessorato, Carmelo Bennardo, ai quali ho chiesto di verificare con gli uffici i problemi segnalati dai sindaci per dare concrete risposte al territorio e di valutare le eventuali iniziative che è possibile intraprendere».
L’assessore Samonà si è recato a Ragusa Ibla, dove ha visitato la Chiesa di Santa Maria delle Scale, a Modica dove ha ispezionato la Chiesa madre di San Giorgio in stile tardo barocco, a Scicli, dove oggetto di approfondimento è stato il Convento della Croce e a Santa Croce Camerina per la chiesetta di Mezzagnone, l’area bizantina e il Parco archeologico di Kamarina. L’assessore ha visitato, inoltre, alcuni luoghi simbolo del patrimonio culturale e architettonico della provincia come la Fornace Penna in contrada Pisciotto, ai più nota come “la mannara” dei telefilm de “Il commissario Montalbano”.
Una particolare attenzione ha ricevuto Chiafura, una vasta area di interesse archeologico, storico ed etnoantropologico che si trova appena fuori dal centro urbano di Scicli sul fronte meridionale del colle di San Matteo, già sede della città vecchia.
«Conoscevo questo consistente insediamento rupestre probabilmente di periodo bizantino – ha detto l’assessore Alberto Samonà – attraverso Elio Vittorini che in Conversazione in Sicilia definisce Chiafura “una piccola Sicilia ammonticchiata, di nespole e tegole, di buchi nella roccia”. Vedere Chiafura mi ha portato con il pensiero a Matera alla città scavata nella roccia tornata di recente al suo splendore come capitale della cultura. Penso che Chiafura meriti un’attenzione particolare ed un regime speciale di protezione e valorizzazione».
Durante il sopralluogo sono stati presenti anche il parlamentare nazionale Nino Minardo e il parlamentare regionale Orazio Ragusa