Aveva un deposito di armi e droga in casa: arrestato 50enne
L'indagato, per non compromettersi, non aveva riferito ai militari che dentro una delle casseforti da forzare era presente il potente ordigno esplosivo
(1 febbraio 2021)
Un deposito di armi e droga è stato scoperto dai carabinieri a Siracusa. In manette è finito Fabiano Garofalo, di 50 anni. Nell’abitazione dell’uomo i militari hanno trovato un arsenale. In particolare, un ordigno esplosivo di fattura artigianale, del peso di circa 500 grammi di cui 400 di polvere nera o da sparo, completo di miccia di accensione; un fucile semiautomatico con canna mozzata risultato rubato a Siracusa nel 1992; tre pistole semiautomatiche, alcune gia’ cariche; un revolver già carico con cinque proiettili inseriti nel tamburo; munizioni di vario tipo e calibro, anche da guerra, utili per l’impiego delle armi rinvenute. E poi anche un chilogrammo circa di cocaina; 40 grammi di crack; 70 grammi circa di hashish; 280 grammi circa di marijuana; materiale per il taglio e il confezionamento della droga, tra cui anche una macchina per il confezionamento “sottovuoto”; una radio portatile sintonizzabile sulle frequenze in uso alle forze di polizia.
I militari, durante la perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, sotto un divano in una delle camere, del materiale compromettente, cioè una cassaforte porta fucili, e anche una seconda cassaforte di dimensioni più piccole, ed un giubbotto antiproiettile, completo di borsa da trasporto, di foggia analoga a quella in uso alle guardie particolari giurate. Una ulteriore cassaforte è stata trovata murata alla parete.
Vistosi nei guai l’indagato ha tentato di guadagnare la fuga correndo verso l’uscita dall’appartamento ma è stato raggiunto e bloccato. L’indagato, per non compromettersi, non aveva riferito ai militari che dentro una delle casseforti da forzare era presente il potente ordigno esplosivo che poi è stato rinvenuto e che sarebbe potuto facilmente esplodere se solo le scintille del frullino utilizzato per aprire il forziere avessero attinto la miccia a cui era collegato. L’ordigno e’ stato poi disinnescato e distrutto dagli artificieri dei Carabinieri, intervenuti in supporto da Catania.