Assembramenti nel litorale ragusano: dai rappresentanti giovanili un invito alla prudenza rivolto ai coetanei
Una nota di riflessione dalla coordinatrice provinciale di Gioventù Nazionale, Nicoletta Tumino, e dal rappresentante degli studenti del Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania, Dott. Simone Di Quattro
(25 maggio 2020)
Ma se la diffusione del virus dipendesse esclusivamente dai nostri comportamenti quanto riusciremmo a contenerlo? Una nota di riflessione e un invito ai giovani a fare di meglio, dalla coordinatrice provinciale di Gioventù Nazionale, Nicoletta Tumino e del rappresentante degli studenti del Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania, Dott. Simone Diquattro.
“Gli assembramenti di queste ultime ore nel litorale ragusano, sono la prova dell’assenza di senso di responsabilità di molti giovani. Ieri ci è stato ampiamente dimostrato, da giovani e meno giovani quanto non basti più nemmeno vivere in uno stato di polizia per rispettare le regole. Questa domenica è stata un banco di prova che non siamo stati capaci di superare, nemmeno con le volanti delle forze dell’ordine che passeggiavano accanto ai pedoni. Bene quindi l’intensificazione dei controlli ma forse non basta, serve quel qualcosa di più, di molto semplice, che può essere rappresentato solo dal senso di responsabilità di un’intera comunità, il quale per certi versi andrebbe forse solo risvegliato”.
Continua: “In vista dei prossimi weekend, è quindi condivisibile la preoccupazione che nella frazione balneare si verifichino gli stessi assembramenti della scorsa domenica, condivisibile allo stesso tempo è la voglia degli esercenti di prendere una boccata d’aria in termini economici, circostanza questa che gli è possibile solo se messi nelle più serene condizioni di lavoro dalla loro clientela. Da rappresentante giovanile – conclude – mi sento quindi in dovere di lanciare un appello ai giovani affinchè possano dimostrare grande senso di responsabilità nell’applicazione delle regole prescritte, al fine di non vanificare gli sforzi degli scorsi mesi, e dalla quale mi auguro tutti noi abbiamo imparato qualcosa. Del resto, tutto questo, sarebbe il prezzo minimo da pagare per riavere indietro la nostra libertà”.
A questa riflessione si aggiunge quella del Rappresentante UniCt Dott. Simone Diquattro, il quale dichiara: “Se durante la fase 1 sono state le regole a darci una direzione, adesso l’unica strada maestra é la prudenza. Siamo coscienti del fatto che i giovani sono stati colpiti duramente nell’ambito della socialità, dovendo affrontare uno stop a tutti i rapporti, da quelli amicali,scolastici ed universitari”.
Conclude: “Tuttavia non utilizzare il buon senso non ci farà tornare alla normalità che tanto desideriamo. Mi auguro che ci sia una presa di responsabilità da parte dei nostri giovani concittadini”.