Arrestati per bancarotta Bosco e Costanzo, i costruttori del porto di Marina di Ragusa
La Tecnis è stata in amministrazione giudiziaria dal febbraio 2016 al marzo 2017 perché sequestrata nell'ambito di un'inchiesta antimafia della Dda etnea su indagini dei carabinieri del Ros
(21 febbraio 2020)
Ci sono gli imprenditori Mimmo Costanzo e Concetto Bosco tra i quattro indagati nell’ambito dell’inchiesta Arcot sulla bancarotta della Tecnis Spa – una delle principali aziende italiane di costruzioni, che realizzò, tra l’altro, il Porto turistico di Marina di Ragusa – e di una serie di società controllate.
La Tecnis è stata in amministrazione giudiziaria dal febbraio 2016 al marzo 2017 perché sequestrata nell’ambito di un’inchiesta antimafia della Dda etnea su indagini dei carabinieri del Ros. Per la Procura “il profitto criminale originatosi dalla bancarotta fraudolenta veniva destinato, tra l’altro, alla realizzazione di strutture sportive e ricettive nel settore del turismo golfistico, la cui costruzione, in larga parte, veniva anche affidata alla stessa ‘depredata’”. La bancarotta è stata poi dichiarata dal tribunale di Catania nel giugno 2017.
Gli altri due indagati agli arresti domiciliari sono Orazio Bosco, fratello di Concetto, e Gaspare Di Paola, ritenuto un prestanome degli imprenditori.
Gli uomini delle fiamme gialle stanno anche effettuando dei sequestri di beni per un valore complessivo di 94 milioni. Nei confronti dei quattro indagati il Gip di Catania ha disposto gli arresti domiciliari.