Alcol, “così non va: serve un’ulteriore sensibilizzazione”
La denuncia del medico monterossano Santi Benincasa
(16 marzo 2021)
Riceviamo e pubblichiamo
In questa lettera non parlerò delle azioni deleterie che l’alcol ha sull’organismo umano, le conosciamo tutti, anche se qualcuno fa finta di non vedere. Voglio invece evidenziare e mettere la lente di ingrandimento su certi comportamenti che la stessa società umana adotta nei confronti dell’alcol (per abitudine o per pigrizia). Ed è per tali motivi che chiedo maggiore sensibilizzazione e condivisione della problematica, soprattutto a coloro i quali sono già sensibili a questo handicap umano. Questa condivisione e divulgazione dovrebbe essere capillare per poter arrivare a tutti e in particolar modo a chi può nel proprio piccolo contrastare il fenomeno, anche promuovendo decreti, leggi, manovre oppure iniziative di contrasto all’uso ed all’abuso dell’alcol. Di conferenze, corsi di aggiornamento, spot pubblicitari nel mondo ormai se ne fanno a iosa e devo dire con scarsi risultati pratici o meglio scarsissimi risultati.
Oggi mi voglio soffermare sul malessere delle famiglie che vivono tale problema, che è non un problema di poco conto ma una devastazione delle relazioni umane e dello stesso individuo. Mi riferisco a quelle famiglie che nel loro nucleo per disgrazia hanno uno o più componenti dediti all’alcol, alla intossicazione e agli atteggiamenti maldestri che ne derivano. Mi riferisco alle famiglie (tante) che hanno subito le conseguenze degli alcolizzati. Comprendo il dramma che tali famiglie vivono e sopportano, spesso in silenzio e senza l’aiuto di chi potrebbe fare qualcosa o addirittura peggio nella indifferenza del prossimo. La sofferenza di tali famiglie è la sofferenza della società intera, aiutarle significherebbe aiutare noi stessi.
Per i motivi su esposti voglio volutamente spostare l’attenzione verso l’uso propagandistico diretto ed indiretto dell’alcol. Che senso ha promulgare leggi, decreti o altro contro l’uso dell’alcol anche come tolleranza zero verso chi si pone alla guida di automezzi ed arrivare alla decurtazione dei punti dalla patente di guida o al sequestro dell’automezzo fino anche all’arresto dei malcapitati, quando poi assistiamo dopo lo svolgimento di una gara automobilistica, motociclistica o altre premiazioni festeggiare con lo champagne.
Quale messaggio si sta dando? Ed ancora quale messaggio si da quando andando al cinema o semplicemente a casa si guarda un film o una serie tv dove viene enfatizzato l’uso dell’alcol; ne sono un esempio i tutori della giustizia (nel film) che dovrebbero garantire l’ordine e che anche se fuori dall’orario di servizio si recano a festeggiare oppure solo per passare la serata o per dimenticare consumano litri di birra, vino o superalcolici.
Si offre sempre una birra, come se fosse acqua.Quali messaggi arrivano da questi films? Si può pensare che questi soggetti possano garantire l’ordine pubblico? Ed ancora, come interpreta la sua posizione il malvivente? Sicuramente sotto l’effetto dell’alcol sarà ancora più malvagio e non si renderà conto del male che arreca al suo prossimo. A questo punto voglio estendere un poco di più la mia provocazione, penso a tutti quei professionisti (avvocati, ingegneri, medici etc) o lavoratori che devono rendere conto del proprio lavoro, cosa possono realizzare sotto i fumi dell’alcol? Un magistrato che deve esprimere un giudizio può considerarsi libero, se ha utilizzato alcol (anche a piccole dosi)? Allo stesso modo un chirurgo che deve valutare i pazienti prima di un intervento chirurgico o un ingegnere che deve progettare strade, ponti, case, palazzi. E i politici? Quale messaggio danno e come possono prendere le giuste decisioni per il popolo? Qualcuno potrebbe obiettare che a piccole dosi l’alcol non fa male, anzi il vino potrebbe fare bene al cuore perché ci sono i tanto vantati antiossidanti (come per la volpe che non arriva all’uva). Oggi possiamo affermare che i tanti vantaggi che questi antiossidanti apportano all’uomo sono stati sfatati e l’unico benessere è quello per le tasche di chi li vende.
Aggiungo, ma fra i tanti ossidanti che esistono in natura o artificialmente prodotti dobbiamo assumere proprio quelli del vino? Nelle feste, nei festeggiamenti, nelle promozioni, nelle premiazioni ed in tutte le occasioni belle della vita ed anche nei momenti di crisi o di sconforto utilizziamo altre bevande, più sane e non tossiche. Facciamolo per davvero!
Dott. Santi Benincasa