Aeroporto di Comiso, nuova denuncia del Vussia: “Altri 200mila euro di debiti”
Tante le domande poste dal comitato, una in primis: "Come farà l’aeroporto ad arrivare a febbraio, considerato che il prestito ponte della SAC non potrà essere versato nelle casse di Soaco prima di un anno?"
(19 dicembre 2018)
Nuova denuncia del Vussia, il comitato degli utenti dell’aeroporto di Comiso, che fa notare come lo scalo abbia perso circa altri 200mila euro dal giorno della nomina del nuovo amministratore delegato. Le domande agli amministratori e ai soci della Soaco sorgono, allora spontanee: quanti altri soldi dei viaggiatori e dei contribuenti saranno buttati senza porre in essere alcuna azione di recupero? Per quale motivo il nuovo amministratore delegato non ha ancora ricevuto le deleghe da parte del Consiglio di Amministrazione? Cosa nascondono i conti dell’aeroporto? È possibile che i soci stiano cercando qualcuno che si assuma la responsabilità di apporre le proprie firme a bilanci e azioni gestionali non conformi alla legge?
Il Vussia ribadisce che dalla sua costituzione ha posto molte domande puntuali alle quali nessuno dei soci, degli amministratori o dei manager ha mai risposto. Le fughe in avanti sull’area Cargo o sui progetti stradali e ferroviari non spiegano come farà l’aeroporto ad arrivare a febbraio, considerato che il prestito ponte della SAC non potrà essere versato nelle casse di Soaco prima di un anno, se andrà tutto bene. Il sostanziale flop sulle nuove rotte, la riduzione pesante del traffico, la sostanziale inazione nel non affrontare il problema principale, e cioè i costi spropositati e non giustificati dell’aeroporto Pio La Torre, sono tutti sul tappeto e nessuno se ne occupa, tra un galà di fine anno e una conferenza pubblica che non spostano di un millimetro la pesante eredità costruita in cinque anni di gestione inefficace e inefficiente che, secondo le parole del presidente Meli, ‘risponde ad un solo soggetto e cioè a Catania’.
Secondo Claudio Melchiorre, presidente del Vussia, “il Comitato può fare domande, ma le risposte spettano a tutti i soggetti che in questi giorni hanno preso posizione sulla gestione del sistema aeroportuale siciliano e che nella vicenda di Comiso sono direttamente interessati. L’unica certezza è che altri trecentomila euro di debiti si sono accumulati da quando l’ex ad Giorgio Cappello si è dimesso.”
Comunicato Stampa