Aeroporti: da Siracusa un nuovo stop del Vussia al piano di privatizzazione SAC
“Chi deciderà di privatizzare, sappia che chiederemo conto e ragione delle scelte e del modo in cui queste scelte matureranno" afferma il Presidente Claudio Melchiorre
(20 marzo 2019)
Al Consorzio del Plemmirio di Siracusa, il Vussia lancia l’altolà ai piani di privatizzazione della SAC elaborati dalla Camera di Commercio. “Con tutta la cautela del caso, considerato che la Camera di Commercio finora ha spesso contraddetto sé stessa, siamo determinati a impedire una vendita fatta con metodi, ragioni, incomprensibili” ha detto Claudio Melchiorre, presidente dei Comitati Vussia.
Secondo i comitati, gli aeroporti di Catania e Comiso sono gestiti in modo poco trasparente, così come poco trasparenti sono anche i conti della super Camera di Commercio del Sud Est. Il Vussia sottolinea infatti che la condizione di dissesto camerale, frutto di perdite cumulate in molti lustri da una dirigenza sempre confermata, è stata dichiarata dalla stessa Camera di Commercio e riconosciuta dal ministero dello Sviluppo Economico che ha, infatti, decretato l’autorizzazione a elevare i diritti camerali catanesi del 50%. “Se è in dissesto, la Camera va commissariata e cambiata la gestione, se non lo è, va revocato il decreto di autorizzazione al prelievo aggiuntivo motivato dal dissesto” continua Melchiorre.
I viaggiatori del Vussia, denunciano le affermazioni contraddittorie da parte di un ente pubblico, che rappresentano un grave problema. “Qualche mese fa sapevamo che la Camera di Commercio voleva vendere le proprie quote, oggi veniamo a sapere che il progetto è quello di vendere le quote degli altri enti pubblici, per restare nella futura compagnie societaria con il 30% delle quote totali. Sapremo domani quale sarà l’ultima versione aggiornata della privatizzazione. Di certo, noi siamo contrari alla privatizzazione delle tasse aeroportuali mascherata da richiesta di efficienza privatistica. Se oggi gli aeroporti non sono efficienti, allora si deve indagare su comportamenti poco rispettosi della cosa pubblica”. I Comitati Vussia hanno assicurato che la loro attività riguarderà chiunque sia in possesso di azioni aeroportuali, con una vigilanza che si articolerà in ogni provincia siciliana. “Nel bene o nel male, assicuriamo che nessuno sarà lasciato solo nelle decisioni su questo argomento. Chi deciderà di privatizzare, sappia che il Vussia chiederà conto e ragione delle scelte e del modo in cui queste scelte matureranno”. A questo proposito, il Vussia ha chiesto alla Regione nome e cognome dell’estensore dell’art.8 del collegato alla Finanziaria che è stato reso noto dal Movimento 5 Stelle alla Regione: “Chi ha ideato una norma che costringa degli enti pubblici a vendere le quote nelle società aeroportuali è nemico degli interessi dei siciliani e dobbiamo conoscere il suo nome. A nostro avviso, oltretutto, quella formulazione è anche anticostituzionale”.
Comunicato Stampa