I fondali sono troppo bassi, e la barca a vela s’incaglia a Pozzallo: 2000 euro di multa
I due diportisti inglesi erano partiti da Malta, ma a causa delle cattive condizioni meteo marine avevano deciso di avvicinarsi al porto pozzallese senza avvertire la Capitaneria. Non conoscendo le condizioni dell'infrastruttura, si sono arenati
(26 aprile 2019)
Un’imbarcazione da diporto a vela si è arenata la notte del 24 aprile nei pressi dell’imboccatura del porto piccolo di Pozzallo. Quando la Sala operativa della Capitaneria di Porto ha ricevuto la segnalazione, i militari della Guardia Costiera, subito intervenuti sul posto, hanno trovato sulla spiaggia gli occupanti dell’unità da diporto, che avevano già raggiunto autonomamente la costa, lasciando la loro unità arenata sui bassi fondali davanti la località di Raganzino.
I due diportisti, entrambi di nazionalità inglese, erano partiti da Malta ed a causa delle avverse condizioni meteo marine incontrate durante la navigazione, avevano deciso di avvicinarsi al porto di Pozzallo, trovandosi, all’improvviso, arenati sui bassi fondali antistanti l’ingresso del sorgitore. Tale evento, al di là dello scampato pericolo corso dai diportisti, ha evidenziato numerose violazioni di varie Ordinanze emanate dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo a tutela della sicurezza della navigazione nelle acque prospicienti il porto piccolo.
I due velisti inglesi sono stati di conseguenza sanzionati con un verbale amministrativo di oltre 2.000 Euro per non aver contattato via radio la Sala operativa della Capitaneria prima dell’ingresso in porto e per non aver rispettato sia il divieto di ingresso nel sorgitore in orari notturni sia i limiti massimi di pescaggio consentiti per il transito di unità navali, attualmente fissati ad un massimo di 30 cm., proprio a causa dell’insabbiamento presente all’imboccatura dello scalo turistico e peschereccio di Pozzallo. Inoltre, sono stati immediatamente diffidati a rimuovere la barca e a ripristinare le condizioni di sicurezza del litorale e dello specchio acqueo occupato. Qualora tali attività – attualmente impedite dalle avverse condizioni meteo marine imperversanti su tutta la costa iblea – non dovessero essere concluse entro questo fine settimana, verranno avviate d’Ufficio dall’Autorità Marittima con l’ausilio dei servizi tecnico-nautici e di tutti gli operatori portuali, al fine di scongiurare pericoli per la sicurezza della navigazione, per l’inquinamento dell’ambiente marino e per la tutela della pubblica e privata incolumità di tutti gli utenti del mare e della spiaggia.