Esplosione Ravanusa, ancora nessuna traccia degli ultimi 2 dispersi
Si continuerà a scavare per rimuovere le macerie e arrivare al livello della strada
(14 dicembre 2021 – Esplosione Ravanusa)
Non sono ancora stati trovati i corpi di Calogero e Giuseppe Carmina, padre e figlio, gli ultimi due dispersi dell’esplosione avvenuta a Ravanusa sabato sera in cui sono morte sette persone. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte rimuovendo le macerie di quello che era l’appartamento del padre, dove il figlio era andato per un saluto veloce, ma dei corpi dei due non c’è traccia. Si continuerà dunque a scavare per rimuovere le macerie e arrivare al livello della strada: non è escluso infatti che i due potessero trovarsi proprio lì al momento dell’esplosione. Parallelamente alle ricerche si è iniziato a portare via le macerie anche perché, senza spostare parte delle tonnellate di cemento e pietre provocate dall’esplosione diventa impossibile proseguire le operazioni di soccorso.
Intanto, in Procura ad Agrigento, gli inquirenti, che hanno aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo al momento contro ignoti, lavorano sotto traccia con l’obiettivo di dare una risposta il prima possibile alle famiglie che piangono i morti e a quelle che hanno perso le case ridotte in macerie dall’esplosione che ha sconvolto questo paese di poco più di 11 mila abitanti. Nell’attesa che entrino in scena i periti per analizzare dal punto di vista tecnico la rete del gas da cui sarebbe partita la perdita che avrebbe provocato la deflagrazione, i pm stanno acquisendo carte e documenti relativi alle manutenzioni del metanodotto. Dalle prime verifiche, i carabinieri, che indagano su delega della Procura, avrebbero appurato che cinque giorni prima della strage ci sarebbe stato un intervento di manutenzione ordinaria sull’impianto; controlli, pare, che non avrebbero evidenziato alcuna criticità. Ora dovranno acquisire il verbale d’intervento per verificare chi abbia materialmente eseguito il collaudo e se sia stato fatto a regola d’arte.
LEGGI ANCHE: Covid, in Sicilia il primo caso di variante Omicron