Elena di Euripide, Le Troiane, Lisistrata: che stagione per la fondazione Inda!
Protagoniste le donne e il loro rapporto con la guerra. Laura Marinoni, Maddalena Crippa ed Elisabetta Pozzi saranno dirette da Davide Livermore, Muriel Mayette e Tullio Solenghi. In programma 48 repliche, tra il 9 maggio e il 6 luglio. Ma è ricchissimo anche il programma degli eventi collaterali
(4 aprile 2019)
É stata già definita “la stagione della ripartenza”, e lo sarà senza dubbio dopo il cambio ai vertici della fondazione INDA. Dopo il commissariamento e l’insediamento del nuovo consiglio d’amministrazione, presieduto dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, dal nuovo sovrintendente, Antonio Calbi, direttore generale ed artistico del Teatro di Roma e dalla nuova consigliera delegata, la docente universitaria ed ex assessora regionale ai Beni Culturali Mariarita Sgarlata, l’entusiasmo è d’obbligo. La nuova stagione teatrale degli spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa si preannuncia davvero come un momento di passaggio verso nuovi ed importanti traguardi, e le protagoniste a tutto tondo dell’antica cavea greca di Siracusa quest’anno saranno le donne e il loro rapporto con la guerra. Ad interpretarle tre nomi di spicco del teatro italiano: Laura Marinoni (Elena di Euripide), Maddalena Crippa (Le Troiane di Euripide) ed Elisabetta Pozzi, (Lisistrata di Aristofane). Tre attrici ben conosciute e senza dubbio apprezzate dal pubblico siracusano, dirette da tre registi che, invece, sono al debutto al Teatro Greco: Davide Livermore, Muriel Mayette e Tullio Solenghi. Le tre nuove produzioni ruotano attorno ad intense e indimenticabili figure femminili accomunate non soltanto dal dramma della lunga e rovinosa guerra di Troia, ma soprattutto dal grido di dolore e di rabbia che si leva da più parti e in ogni tempo contro l’insensatezza alla base di ogni conflitto. Dal Teatro Greco di Siracusa un messaggio di grande impatto, emotivo e mediatico su temi antichi ma di scottante attualità quali la violenza sulle donne ma anche le numerose (e spesso dimenticate) guerre che, ad ogni latitudine, continuano a flagellare l’umanità. “I Siracusani crescono a pane e teatro greco: assistere per la prima volta ad un dramma antico nella cornice irripetibile del teatro di Siracusa è un vero e proprio rito di iniziazione per i bambini della mia città”. Racconta con emozione Mariarita Sgarlata, nel suo nuovo ruolo da componente del consiglio di amministrazione dell’Inda. “È così da oltre un secolo, ed io non faccio eccezione: l’amore viscerale che condivido con i miei concittadini per questa forma d’arte che annualmente Siracusa ripropone agli occhi del mondo non può che essere un valore aggiunto”.
Dopo il commissariamento, terminato esattamente un anno fa, l’Inda riparte da questa nuova stagione: con quale spirito?
L’Inda, in passato, ha attraversato momenti assai difficili che, con grandi sforzi e grande intelligenza, sono stati superati, e adesso fortunatamente sono soltanto uno spiacevole ricordo. Abbiamo studiato un calendario di spettacoli mirati non solo a garantire la qualità ma, in un’ottica lungimirante, anche a potenziare le ricadute nazionali e internazionali delle produzioni Inda. Non a caso, mai come quest’anno la genesi della Stagione che presentiamo è stata complessa. Sono particolarmente grata ai consiglieri Margherita Rubino, Manuel Giliberti e Paolo Giansiracusa, il cui lavoro e le cui scelte artistiche sono state fondamentali.
Anche quest’anno l’universalità del retaggio lasciato dalla cultura greca e veicolato dagli spettacoli classici emerge in tutta la sua grandezza…
Certo, e il primo messaggio che emerge è, in questo caso, l’inutilità della guerra di Troia. Un conflitto basato sul nulla, su ciò che è apparenza, illusione degli uomini. Il secondo fa invece emergere la plasmabilità della figura femminile: l‘immagine della donna viene modellata dagli uomini senza mai riprodurre veramente quello che è. Questo nonostante Euripide sia stato sempre giudicato misogino. Tutte e tre le opere sono impregnate di un forte antimilitarismo e mettono al centro immense personalità femminili. Le loro voci, sebbene il tempo trascorso, arrivano forti e chiare fino a noi per gridare che le donne sono le prime vittime di ogni conflitto, che ogni guerra si fa sempre per un’illusione e che ogni sforzo è lecito per il conseguimento della pace.
Come si è trovata ad affrontare questa nuova avventura?
Per me è un impegno nuovo nel quale sto investendo tante energie ma anche grande entusiasmo. L’arrivo, in diversi tempi, del Sindaco come presidente della Fondazione e poi del nuovo Soprintendente e della sottoscritta, è stato sin dall’inizio (e lo è ancora) un work in progress. Noi lo viviamo con una forte componente emotiva, è la testimonianza del nostro impegno per cercare di rendere al meglio questa nuova stagione, e le prime notizie ci confortano. I biglietti stanno avendo un livello di vendita abbastanza elevato, anche la comunicazione è in piena attività con le due conferenze stampa, con il Ministro Bonisoli a Roma e al Piccolo di Milano. Al Teatro la produzione è già partita perché da lunedì iniziano le prove e aspettiamo con grande trepidazione, come succede sempre con una nuova “creatura”, la sera delle due “prime”.
In programma 48 repliche, tra il 9 maggio e il 6 luglio, con oltre 100 attori impegnati. A firmare “Elena” di Euripide, testo in scena a Siracusa per la seconda volta dopo l’edizione del 1978, Davide Livermore, reduce dal grande successo ottenuto al Teatro alla Scala di Milano con “Attila” di Giuseppe Verdi. La traduzione è di Walter Lapini, le scene di Davide Liverrnore, i costumi di Gianluca Falaschi, le musiche di Andrea Chenna, le luci di Antonio Castro, videomaker è Paolo Jep Cucco.
La regia delle “Troiane” di Euripide, per la quarta volta nel cartellone dell’lnda dopo le edizioni del ‘52, ‘74 e 2006, sarà di Muriel Mayette, prima donna a dirigere la Comédie Française. La traduzione è di Alessandro Grilli, la drammaturgia di Cristiano Leone, i costumi di Muriel Mayette, le musiche di Ciril Giroux. A curare il progetto scenico è Stefano Boeri, che ha scelto di utilizzare per il Bosco delle Troiane gli alberi schiantati delle foreste della Carnia, che consentiranno di creare un ponte tra il Friuli e la Sicilia. Anche in questo caso dal Teatro Greco di Siracusa un messaggio di speranza e rinascita perché, piccola curiosità, alcune piantine di leccio saranno piantumate in alcuni parchi della città.
Infine, la commedia “Lisistrata” di Aristofane sarà diretta da Tullio Solenghi, che ha fatto la storia dello spettacolo italiano con il Trio che lo ha visto protagonista per anni con Massimo Lopez, anche lui coinvolto nella messa in scena di Lisistrata, e l’indimenticata Anna Marchesini. Quella di quest’anno sarà la seconda volta dell’opera di Aristofane nel cartellone degli spettacoli classici dopo l’edizione del 2010. La traduzione è di Giulio Guidorizzi, scene e costumi di Andrea Viotti, la coreografia di Paola Maffioletti, le luci di Pietro Sperduti.
Ad arricchire il cartellone odierno anche due eventi unici: il primo luglio Luca Zingaretti legge “La Sirena”, dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, mentre il 25 luglio in programma il concerto di Ludovico Einaudi, mentre prima, il 20 giugno, sarà la volta di “Agon”, il processo simulato che vedrà salire sul banco degli imputati Elena di Troia. In più, da maggio a settembre, saranno allestite tre mostre: una al Museo Paolo Orsi, l’esposizione delle opere di Umberto Passeretti, autore del manifesto ufficiale della Stagione 2019, altre due alla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo con Matteo Basilé. Da tre suoi scatti sono nati i manifesti delle tre produzioni dell’lnda al Teatro Greco, infine, l’esposizione sulle Orestiadi di Gibellina. Riflettori accesi anche nel suggestivo sito dell’Orecchio di Dionisio che ospiterà 4 incontri con gli studiosi: Eva Cantarella, Claudio Magris, Luciano Canfora e l’attrice Lella Costa. Da non dimenticare il consueto spazio dedicato dall’Inda ai ragazzi, con la venticinquesima edizione del Festival Internazionale dei Giovani di Palazzolo Acreide, realizzata con il sostegno della Fondazione Sicilia che coinvolgerà oltre 2400 studenti di 88 scuole dall’Italia e dal mondo che si esibiranno sul palco del Teatro di Akrai, dall’11 maggio al 2 giugno.
A completare i cast delle produzioni della Fondazione i futuri attori e attrici dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, alcuni dei quali chiuderanno il triennio di studi nella scuola intitolata a “Giusto Monaco” con il debutto al Teatro Greco di Siracusa. La Stagione sarà nel segno dell’inclusione sociale, infatti le tragedie saranno tradotte in LIS (lingua italiana dei segni) e in tempo reale in lingua inglese.
Nadia Germano Bramante