Domenico Allù della Crispi di Ragusa vince il concorso “Caro diario, ti scrivo…”
Il concorso di scrittura creativa, giunto alla nona edizione, è dedicato all'insegnate Antonella Licitra, scomparsa prematuramente a causa di una malattia
(31 maggio 2019)
E’ Domenico Allù dell’Istituto Comprensivo Francesco Crispi di Ragusa ad avere vinto la nona edizione del concorso di scrittura creativa “Caro diario, ti scrivo…”, dedicato alla compianta insegnante Antonella Licitra, moglie dell’artista Sandro Bracchitta. Come vi avevamo anticipato, ieri pomeriggio, alla scuola Vann’Antò del capoluogo ibleo, alla presenza del preside Rosario Pitrolo, si è svolta la cerimonia di premiazione tra commozione, sorrisi e tanti applausi, in un auditorium pieno di amici, familiari, ex alunni e colleghi. Primo posto per il giovane Domenico, che ha vinto un computer portatile, secondo posto invece per Cristina Cappello dell’Istituto Vann’Antò, seguita da Sofia Giudice della scuola Quasimodo, che hanno ricevuto buoni libro. Menzione speciale poi per Maria Biazzo della scuola Crispi e per Simone Morando della Vann’Antò. Gli elaborati dei finalisti sono stati scelti tra quasi 100 scritti pervenuti dagli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Ragusa, che hanno voluto partecipare al concorso intitolato alla professoressa Licitra, scomparsa prematuramente e ancora vividamente presente nel cuore di chi l’ha conosciuta.“Un omaggio alla semplicità, un invito alla leggerezza che rende lievi le difficoltà quotidiane. Con un’acuta ironia e una vivacità penetrante racconta le peripezie di chi si trova a convivere con una “compagna ingombrante”. Pur non essendo fini pensatori come Freud, abili poeti come Leopardi, la vita va affrontata con umorismo e la complicità delle persone care”, queste le motivazioni che la giuria, composta da Rita La Terra, Lucia Leggio, Angela Licitra, Angelo Licitra, Carmen Nasello e Margherita Occhipinti, ha riconosciuto al primo classificato.
La pagina del diario che diventa luogo di riflessione, prima di se stessi e poi del mondo esterno, e che permette ai giovani di affrontare, attraverso l’abile strumento della scrittura, timori, angosce, ansie, ma anche progetti, sogni, aspettative. La scrittura e la lettura diventano, così, preziosi compagni di “quel viaggio chiamato vita”, come amava sostenere la stessa Antonella che spesso regalava un diario ai suoi affetti più cari. Il diario che aiuta a “vestire gli abiti degli altri, ascoltandone i dolori e le angosce”, come si legge nelle motivazioni per Cristina Cappello che, “calandosi nei panni di una sua coetanea, racconta la tristezza di un lutto e il coraggio eroico di combattere per rialzarsi”; ad “affrontare il cambiamento, le novità, illustrare le ansie e le paure degli adolescenti, nonché il timore del passaggio alla scuola superiore, con una scrittura matura e sicura”, come invece ha fatto Sofia Giudice. E ancora: “Nostalgico e introspettivo è il diario di Maria Biazzo che, ormai adolescente, racconta la voglia di tornare bambina, per viaggiare con la fantasia e per essere depositaria di una saggezza che solo i bambini possiedono” e il diario invece come custode gioioso di segreti adolescenziali, come accade per Simone Morando che “con una notevole capacità narrativa, racconta con freschezza e brio quanto sono belli i momenti prima di addormentarsi”.
Sentimenti diversi, quelli che i ragazzi hanno confidato alle loro pagine, ma tutti così veri: d’altronde questa è la vita, un’alternanza di gioie e dolori, di grigi e gialli, come evidenza l’immagine grafica di questa nona edizione, realizzata da Elisabetta Diamanti. Durante la cerimonia sono stati letti alcuni stralci dei racconti vincitori dai bravissimi Emma Bracchitta, Flavia Iurato, Martina Marino e Gabriel Napoli della Compagnia G.o.D.o.T di Ragusa, che hanno aggiunto emozione all’emozione. Appuntamento quindi all’anno prossimo, per l’importante traguardo dei dieci anni.
Comunicato stampa