Covid, Musumeci fa un passo indietro e apre la Sicilia ai fuorisede: potranno ritornare dai familiari
Il governatore, inoltre, chiede a Roma di raddoppiare i collegamenti aerei e aumentare, da 5 a 8, le corse sullo Stretto di Messina
(4 maggio 2020)
La fase 2, avviata a partire da oggi, porta con sè buone notizie per tutti quei fuorisede che, in questi difficili mesi, sono stati costretti a stare lontano dai propri cari. Il presidente Musumeci, infatti, ha dichiarato che tutti coloro che lo desiderano, potranno rientrare nell’Isola per potersi ricongiungere ai propri familiari.
Inoltre dichiara: “Abbiamo chiesto ad Alitalia di aumentare i voli per Palermo e Catania da due a quattro, sperando che non si abbandoni a speculazioni perché mi risulta che il costo dei voli negli ultimi giorni è assolutamente inaccessibile e inaccettabile”.
Attivi anche i treni “da Roma a Messina e per quanto riguarda allo Stretto chiediamo di passare dalle attuali cinque corse ad otto. Naturalmente valuteremo nel tempo di dato epidemiologico e quindi aumenteremo, chiederemo di aumentare, di volta in volta il numero dei voli, il numero delle corse del treno e il numero delle corse sullo Stretto”.
Ma un blocco totale dei trasporti non c’è in effetti mai stato “per i casi di necessità. Neanche nei gravi momenti di crisi, sia gli ordinamenti nazionali che quelli nostri hanno sempre detto che l’ingresso è consentito alle forze dell’ordine, alle forze armate, al personale sanitario, e per gravi motivi personali, sanitari o di famiglia. Quindi un blocco totale non c’è mai stato.Adesso allarghiamo un po’, e possono rientrare anche coloro che si vogliono ricongiungere con le proprie famiglie. E per farlo – osserva il presidente della Regione Siciliana – devono rispettare le solite regole, cioè la verifica al momento dello sbarco e poi la quarantena. Questo è necessario perché nessuno deve pensare che la partita sia chiusa”.