Covid, i pasti “poco dignitosi” degli autotrasportatori non vaccinati
Andreoli: “quello che è accaduto è semplicemente vergognoso”
(14 agosto 2021)
Nelle aree di servizio della rete di Società Autostrade per l’Italia Spa, finanziate da milioni di contribuenti, utilizzatori e non, è stato impedito ai non vaccinati, soprattutto a categorie merceologiche, quali gli autotrasportatori e gli autisti, di consumare in modo dignitoso i pasti, limitandone addirittura l’assortimento.
“Quanto accaduto nel tardo pomeriggio di pochi giorni fa, presso l’Area di servizio Magra Ovest in quel di La Spezia – spiega Tania Andreoli, rappresentante per l’Italia della Società statunitense Legacy Corporation CDL International e fondatrice della L.A.A.I.S., Lega Autotrasportatori Autisti Indipendenti Siciliani, – è semplicemente vergognoso. Autisti di varie flotte sono stati invitati dagli operatori dell’autogrill ad uscire e a consumare semplici panini e non piatti caldi in piedi, come le bestie, guardati a vista da Forze dell’Ordine e clienti vaccinati.”
Prosegue: “Il delirio istituzionale e l’incompetenza dei giullari dei Palazzi romani scorrono “sul filo verde”, al punto che l’Italiano medio pare essersi uniformato a disposizioni normative che non sono ancora tali, rinunciando alla propria salute e alle libertà costituzionalmente protette. Tutto questo è semplicemente inaccettabile in uno Stato che di diritto ha ormai soltanto il nome”.
“Si rammenta – continua l’Andreoli – che l’art . 1 della nostra Costituzione, tuttora vigente, stabilisce che L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO e che, come tale, dovrebbe tutelare lavoratori e dignità del lavoro, e che il Decreto Legge nr. 105, istitutivo del Certificato verde, non è ancora legge dello Stato ed è stato altresì bocciato dal Garante Privacy.”
La L.A.A.I.S. interverrà prontamente sui tavoli europei e presso la Corte Internazionale Penale dell’Aja per i gravissimi abusi a danno di autisti ed autotrasportatori, poiché l’Italia sta disattendendo per l’ennesima volta il c.d. “Pacchetto Mobilità”, entrato in vigore lo scorso agosto 2020, nella misura in cui non sta promuovendo la costruzione e l’utilizzo di aree di servizio sicure e protette.
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Agli Organi di Informazione Agli Organi di Stampa
“Occorre quanto prima autorizzare aree di ristoro dedicate, i c.d. Truck point, al fine di consentire a coloro che assicurano a tutta la popolazione forniture costanti e benessere, di poter ristorarsi, riposare e poter usufruire di servizi igienici decenti.
Le aree di servizio, attrezzate in malo modo e asservite al Sistema dovranno preoccuparsi di GARANTIRE ad autisti e autotrasportatori pasti caldi all’esterno dei locali, in modo adeguato.”
Assicurare un servizio di pubblica utilità non è un optional e non lo sono nemmeno il Regolamento nr. 953/2021 nr. 36 del Parlamento europeo, il quale vieta discriminazioni tra coloro che hanno ricevuto una o più dosi di “vaccino”, coloro che non possono riceverlo e coloro che hanno scelto di vaccinarsi, nonché la Convenzione di Oviedo (Convenzione sui Diritti umani e la biomedicina) del 4 aprile 1997, stranamente MAI ratificata dall’Italia.
“La Lega Autotrasportatori Autisti Indipendenti Siciliani sosterrà il DIRITTO a lavorare in condizioni dignitose e difenderà a spada tratta autisti e autotrasportatori, già sottoposti a turnazioni massacranti e a dequalificazione che stanno causando l’esodo di massa”.