Buona, anzi, ottima la prima! Applausi e commozione per il debutto di “Parlo di Te”, a Vittoria
In scena la storia di Santa Maria Goretti, intrecciata ai racconti di altre cinque donne. Tutti simili e tutti così diversi, perché, come ha rimarcato anche Attilio Fontana in conferenza stampa, "la violenza ha tanti volti, e non puoi sapere quale può colpirti finché non accade"
(24 ottobre 2019)
Buona, anzi, ottima la prima! Applausi e commozione nella chiesa di Santa Maria Goretti per il debutto del recital “Parlo di Te”, diretto da Paolo Li Rosi e con la regia di Attilio Fontana. E’ la piccola Marietta, magistralmente interpretata da Roberta Cassarino e candida nel suo abito bianco, a far alzare simbolicamente il sipario sul dramma della violenza di genere, rievocando gli atroci momenti della sua fine per mano di un giovane che ha prima abusato di lei e poi l’ha ripetutamente colpita con un punteruolo. Tra dolore e fede, si intrecciano e si mescolano quegli attimi di innocenza sopraffatta e perduta per sempre, che danno il via ai racconti di altre cinque donne. Tutti simili e tutti così diversi, perché, come ha rimarcato anche Attilio Fontana in conferenza stampa, “la violenza ha tanti volti, e non puoi sapere quale può colpirti finché non accade”. Così c’è la ragazza violentata da un soldato americano durante il secondo conflitto mondiale e c’è la madre assassinata dal figlio a colpi di pistola per pochi spiccioli da spendere in droga, gioco e donne; c’è la figlia che assiste alle violenze sulla madre e la donna condannata dalla società (e da altre donne) al ruolo di strega, finché quei panni non diventano realmente i suoi. Ma c’è anche molto altro, ci sono messaggi duri che arrivano dritti al cuore, sapientemente miscelati dagli autori e dagli straordinari talenti della Meo School, attori, coristi e musicisti, sottolineati da un perfetto gioco di luci e suoni. E il pubblico vittoriese ha dimostrato di aver compreso e apprezzato, dopo aver osservato e ammirato in religioso silenzio.
“È stato uno spettacolo che non ha tradito le nostre aspettative, – ha commentato il Maestro Paolo Li Rosi – davanti ad un pubblico attento e talmente vicino da diventare parte della scena. Sin dal momento della composizione, sapevamo di essere alle prese con un tema estremamente delicato e di voler arrivare a toccare l’emotività degli spettatori. Abbiamo seguito la nostra filosofia anche consapevoli di poter turbare qualcuno. Quando nella vita si hanno delle idee bisogna avere il coraggio di difenderle e portarle avanti, trovando il modo giusto per mettere insieme il tutto in modo coerente e intelligente, senza esasperazioni. Allora il risultato arriva, e io sono molto soddisfatto di quanto visto sabato. Ho provato un’emozione molto intensa, e accompagnare al pianoforte queste ragazze che ho visto crescere sia come donne che come artiste mi ha commosso, mi sono passate davanti le loro storie e le loro vite e sono certo – ha concluso – che questo spettacolo, come già accaduto a Vittoria, in futuro lascerà messaggi importanti che speriamo arrivino soprattutto ai più giovani”.
Nel cast, con un doppio ruolo che si è letteralmente cucito addosso, anche l’attrice Raffaella Esposito, che molti ricorderanno nel film “Rosso Malpelo” del 2007. “Se dovessi riassumere questa esperienza in una parola – ha dichiarato – direi arricchente. Conoscere da vicino il meticoloso lavoro di Paolo e dei suoi ragazzi è stato sorprendente. Quanto entusiasmo e voglia di fare bene! Dovrebbe essere scontato, ma non sempre lo è. Paolo è un bravissimo musicista che ha creato una realtà artistica formativa di altissimo livello per i giovani siciliani, dimostrando che se si ha un sogno lo si può realizzare anche qui, in Sicilia. Aver ritrovato Attilio, poi, è stato fantastico, un dono. E’ un artista di grande talento, un uomo e un regista di grande sensibilità e delicatezza. E nello spettacolo – ha aggiunto – è proprio la delicatezza il fil rouge che unisce le anime di queste donne, ‘strappate come fogli di poco conto’ che, almeno in questa dimensione magica, ricevono quella carezza, quella coccola tanto desiderata in vita ma sempre loro negata. Sono semplicemente grata”.
“Parlo di Te – Un viaggio musicale ispirato alla storia di Santa Maria Goretti” diventerà adesso un album e un tour e la prossima rappresentazione è in programma il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, nella facoltà di Scienze Politiche di Catania.
Comunicato stampa