A Torino nasce il progetto per ricordare Alice Bredice, vittima di femminicidio a Ragusa
“Quando a morire è una donna che ti è vicina, non puoi non chiederti che cosa stai facendo, nel concreto, per cambiare una mentalità maschile della sopraffazione e della violenza" - dichiara Marco Lazzerini, fondatore del progetto
(14 ottobre 2019)
Il suo nome è “Progetto Alice”, in ricordo di Alice Bredice, una trentatreenne originaria di Sant’Ambrogio in Val di Susa, la cui vita è stata brutalmente stroncata nel sonno dal marito, lo scorso 29 aprile, a Ragusa. “Quando a morire è una donna che ti è vicina, non puoi non chiederti che cosa stai facendo, nel concreto, per cambiare una mentalità maschile della sopraffazione e della violenza. Alice, come purtroppo molte altre donne, sono il risultato di un patriarcato radicato nella nostra cultura che giustifica, in un modo o in un altro, atti ripugnanti e ben lontani da una civiltà d’amore e uguaglianza. E’ ora di fare qualcosa che semini germogli di consapevolezza. Questo è il principale obiettivo del Progetto Alice” – dichiara il suo fondatore Marco Lazzerini, docente delle scuole secondarie di secondo grado e amico della famiglia Bredice. Il Progetto Alice propone un laboratorio per le scuole secondarie di primo e secondo grado, gratuito, che si occupa di educare all’amore attraverso la sperimentazione interiore degli archetipi del “maschile” e del “femminile” utilizzando strumenti quali la mindfulness e il teatro emozionale.
Giovedì 17 ottobre 2019 ,dalle ore 19.00 presso lo Spazio Uno in Via Tabacchi 33 a Torino, verrà presentato il Progetto in collaborazione con l’Associazione “Il Sentiero dell’Essere” e la presenza di esperti e insegnanti.