A Pozzallo, con l’inganno, picchiano e rapinano un anziano di 2000 euro: arrestati
Si tratta di Angelo Lucenti, 26 anni, pozzallese già noto alle forze dell’ordine, con numerosi precedenti per stupefacenti, e di una tunisina di 21 anni, senza fissa dimora
(26 luglio 2019)
I Carabinieri della Stazione di Pozzallo nella notte hanno tratto in arresto due soggetti, un uomo ed una donna, responsabili di una gravissima rapina ad un uomo anziano che ha rischiato di perdere l’occhio.
La segnalazione dell’aggressione, avvenuta nei pressi del porto di Pozzallo, con una chiamata al numero di emergenza 112, che ha segnalato che un anziano di circa 80 anni aveva subito una grave aggressione tra due uomini. Sul posto è intervenuta immediatamente l’ambulanza del 118 che ha operato i soccorsi sull’uomo che era stato colpito con un pugno sugli occhi, ed ha riportato diverse lesioni giudicate guaribili in 30 giorni.
L’anziano ha indicato agli investigatori dell’Arma due soggetti, un uomo ed una donna giovani, che lo avevano aggredito. L’uomo era stato avvicinato dalla ragazza di 21 anni che gli aveva proposto di appartarsi per consumare un rapporto sessuale a pagamento. Dopo aver preteso il pagamento anticipato della prestazione, si è avvicinato un uomo, complice della donna che ha colpito l’anziano con forti pugni al volto, che lo hanno tramortito. I due giovani hanno sottratto all’uomo un borsello contenente circa 2000 Euro in contanti, e si sono dati alla fuga.
L’Arma dei Carabinieri si è immediatamente attivata per ricostruire la vicenda, e dopo aver raggiunto l’uomo presso l’ospedale Maggiore di Modica ove veniva medicato e curato, ne hanno raccolto con il necessario garbo e professionalità la testimonianza, e gli hanno sottoposto le effigie dei soggetti da riconoscere. Al termine della serrata operazione di servizio, i Carabinieri hanno raccolto gli elementi indiziari gravi che hanno condotto all’arresto in flagranza di reato di Angelo Lucenti, 26 anni, pozzallese già noto alle forze dell’ordine, con numerosi precedenti per stupefacenti, e di una tunisina di 21 anni, senza fissa dimora. Le prime indicazioni fornite dall’anziano agli investigatori hanno permesso ai Carabinieri di indirizzare le investigazioni sui due soggetti tenuti sotto osservazione poiché senza fissa dimora, e verosimilmente dediti a reati anche gravi. I due sono stati condotti in carcere, a disposizione del Pubblico Ministero di turno, Monica Monego, della Procura di Ragusa.