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A bordo del suo scooter 17enne inseguito e fatto cadere da un gruppo di giovani. L.A.A.I.S: la strada non è una pista

Non si può restare indifferenti ad episodi che sono veri e propri campanelli d’allarme in una società
disomogenea in cui l’unico valore è l’apparire.
Anche gli adolescenti ed i più giovani stanno perdendo di vista l’etica e la dignità, molto spesso
attratti da falsi profeti e da mode pericolose, che lasciano il tempo che trovano.
In questo contesto mostruoso, i genitori della generazione dei 40-45enni sono protagonisti di un
film in cui l’importante è non esporsi, non prendere posizione, non avere responsabilità e non
contribuire alla crescita sociale.
Allora può accadere che un ragazzo di 17 anni, uscito con gli amici, che sta tranquillamente
rincasando con il suo scooter, diventi una preda dell’eccesso a tutti i costi e, dopo essere stato
inseguito per tre chilometri a Biancavilla, rischi la sua stessa vita per un gioco.
E’ quanto è accaduto nella notte tra sabato e domenica quando, un gruppo di ragazzi hanno causato
lo schianto della moto, condotta dal 17enne, dopo un inseguimento senza precedenti.
“La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani è impegnata da 29 mesi sul fronte della
sicurezza stradale e vanta la collaborazione delle Forze dell’Ordine, in particolare della Polizia di
Stato”, afferma con orgoglio l’associazione, “perché di strada si muore ogni giorno e non
possiamo continuare a piangere morti che dovevano poter vivere.”
La sicurezza stradale è, in primo luogo, un fatto culturale, che deve partire dalle scuole e non si può
pensare di prendere la strada come una pista di bowling, dove le persone sono birilli e la vita un
pezzo di carta straccia.
La vita va valorizzata in tutte le sue componenti e si deve radicare nel giovane adolescente il
concetto che ciò che causi al tuo prossimo oggi, può ritornarti indietro senza sconti, domani.
Essere ETICI non va più di moda, perché Social, influencer ed imbonitori vari, su impulso del
Sistema, stanno divulgando false verità e soprattutto ingenerano distorsioni comportamentali e di
pensiero.
Mentre sui fatti di domenica già indagano le Forze dell’Ordine di Adrano, non può passare il
messaggio che per puro “divertimento” una persona venga, con grande crudeltà ed intenzione,
inseguita, terrorizzata e fatta cadere rovinosamente a terra per poi essere lasciata completamente
sola.
Se questa è la società ed il contesto in cui stiamo vivendo, sarebbe opportuno fare qualche passo
indietro e fermarsi a riflettere, prima che si arrivi ad un punto di non ritorno e la L.A.A.I.S.su questo
aspetto del creare consapevolezza e coscienza critica non farà nessun passo indietro.

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