Turismo Verde
Palermo
Riserve e Aree verdi di Palermo, Palermo:
Numerose sono le Riserve naturali istituite all’interno del territorio comunale:
- Riserva naturale orientata Capo Gallo (1A): comprende l’intero promontorio del Monte Gallo posto tra le borgate di Sferracavallo e Mondello. È possibile ammirare tratti di costa rocciosa, falesie carbonatiche e tracce di macchia mediterranea;
- Riserva naturale integrale Grotta Conza (1B): la Riserva, collocata sul Pizzo Manolfo, preserva l’ambiente naturale mediterraneo e protegge varie specie di pipistrelli;
- Riserva naturale orientata Monte Pellegrino (1C): comprende l’intero promontorio del Monte Pellegrino e il Parco della Favorita. Istituita nel 1996, tutela le cavità carsiche presenti e le specie endemiche vegetali e animali;
- Riserva naturale orientata Grotta della Molara: situata in prossimità della periferia ovest di Palermo, alle pendici del gruppo montuoso di Billiemmi, rappresenta una delle aree naturalistiche più interessanti della Sicilia occidentale. Di grande valenza scientifica e storica, la Riserva tutela testimonianze paleontologiche, paletnologiche e archeologiche e ospita numerose specie come gli invertebrati cavernicoli e i chirotteri.
Il territorio comunale di Palermo è inoltre ricco di ville, parchi e giardini:
- Foro Italico: si tratta di un’ampia area che affaccia sul mare e comprende prati, giardini di palme, sculture di Italo Rota, una pista ciclabile e aree riservate ai cani;
- Giardino dei Giusti: è stato inaugurato nel 2008 in sostituzione del preesistente Giardino dell’Alloro per onorare i “Giusti siciliani” che sono passati alla storia per aver salvato ebrei durante gli anni dell’olocausto. L’area si ispira alle xirbe dei secoli XII e XIII;
- Villa Giulia: di stile neoclassico, fu realizzata tra il 1777 e il 1778 per volere del Pretore di Palermo, il Marchese Antonino La Grua. I lunghi viali alberati ospitano esedre dipinte, tempietti, statue allegoriche, l’orologio del Dodecaedro, la Fontana del Genio di Ignazio Marabitti e svariate opere di valenza simbolico-esoterica;
- Giardino Inglese: progettato nel 1851 da Giovan Battista Filippo Basile, si rifà allo stile del giardino all’inglese ricco di finte rovine, ponti, vasche in pietra, tempietti, serre, pergolati e statue. Conserva opere di Ernesto Basile, Benedetto Civiletti, Vincenzo Ragusa e Mario Rutelli;
- Giardino della Zisa: realizzato nel 2005, il giardino è attraversato da un sistema di vasche d’acqua e da dodici “dammusi”;
- Parco d’Orleans: edificato per volere di Luigi Filippo d’Orleans agli inizi dell’Ottocento, venne acquistato dalla Regione Siciliana nel 1955 che ne trasformò una parte in Parco ornitologico. Ospita un laghetto con anatre, molteplici specie di uccelli esotici e mediterranei, daini e antilopi;
- Orto botanico: fu istituito nel 1786 come ampliamento del primo orto botanico realizzato nel 1779. Gli edifici del corpo d’ingresso principale furono progettati in stile neoclassico da Léon Dufourny. Accoglie oltre 12 mila specie differenti di piante, alcune particolarmente rare ed è uno degli istituti botanici più grandi d’Europa;
- Parco della Favorita: posto fra la Piana dei Colli e Mondello, è uno dei parchi più grandi d’Europa. Fu creato nel 1799 da Ferdinando III di Borbone che ne fece una Real Tenuta adibita a riserva di caccia, a sperimentazioni agricole con grandi coltivazioni di agrumi, olivi, frassini, noci e sommacco e a luogo di diletto della corte borbonica;
- Parco Uditore: inaugurato nel 2012, è sito di diverse manifestazioni cittadine;
- Villa Malfitano Whitaker: ospita piante rare provenienti da paesi come Tunisia, Sumatra e Australia e un vivaio con circa 150 esemplari di orchidee;
- Giardino della Memoria: inaugurato nel 2005 nella frazione di Ciaculli, commemora tutti i caduti nella lotta contro la mafia;
- Parco di Villa Niscemi: sede di rappresentanza del Comune, il giardino è ricco di molte specie subtropicali tra cui ficus, palme, yucche e dracene. Nell’area verde è collocato un laghetto.
Parco della Mazza, Alimena: si estende su una superficie totale di circa 7,5 ettari e presenta un’importante biodiversità con numerosi alberi e piante (circa 12.500). Include un’area pic-nic, un’area parco giochi per bambini e un anfiteatro naturale. Ancora da segnalare nel comune di Alimena il cosiddetto “Strittu”, una gola, raggiungibile con una passeggiata a piedi di circa 4 km, in cui il fiume Salso si restringe offrendo uno splendido paesaggio caratterizzato da massi calcarei, salti d’acqua, pareti con affioramenti solfiferi e piccole piscine naturali. Alla sorgente dello Strittu sono attribuite da molti alimenesi proprietà taumaturgiche contro le dermatosi.
Riserva naturale orientata Bosco di Favara e Bosco Granza, Alimusa-Cerda-Montemaggiore Belsito-Sclafani Bagni: istituita nel 1997, si caratterizza per la presenza di boschi di sughera, roverella e leccio. Significativa è la vegetazione di tipo palustre e lacustre insediata nello stagno di cozzo Bomes. Numerosi anche i mammiferi che abitano il territorio della Riserva: il cinghiale, il daino, la volpe, la martora, la donnola, il coniglio selvatico e il riccio.
Parco Letterario Giuseppe Giovanni Battaglia, Aliminusa: dedicato al poeta locale che ha denunciato con coraggio le ingiustizie sociali subite dai contadini della sua terra di origine. All’interno del Parco si trovano un’area mercatale per la commercializzazione e la degustazione dei prodotti locali, lo zoo contadino per far conoscere ai più giovani esemplari di animali espressione del mondo rurale (galline, conigli, pecore, capre, asini, muli e oche) e le Case Museo Contadine.
Riserva naturale orientata Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta, Altavilla Milicia-Baucina-Caccamo-Casteldaccia-Trabia-Ventimiglia di Sicilia: affacciata sul Mar Tirreno, è un’area protetta di oltre 4.500 metri che vanta paesaggi naturalistici pittoreschi e variegati in cui zone umide e verdeggianti lasciano il passo ad altre più rupestri. La flora presenta pochi esemplari di grandi alberi, con rare eccezioni di lecci e querce. Il paesaggio è ricco di ampie distese di erba e arbusti che hanno colonizzato le pareti dei monti. La fauna presente nella Riserva conta un buon numero di ricci, istrici, gatti selvatici e donnole mentre l’avifauna può contare sulla prestigiosa presenza dell’aquila reale. Nella Riserva si trovano tre diverse grotte (la grotta Mazzamuto, la grotta Brigli e la grotta Leone) in cui sono stati ritrovati tracce di insediamenti preistorici.
Parco di Monte Catalfano, Bagheria: è un’oasi di pace di circa 300 ettari che si estende a nord dell’abitato di Bagheria. L’area del Parco si costituisce di tre zone: la zona delle pendici, la zona delle discariche e le zone in quota dove numerosi sentieri, attraversando la macchia mediterranea e le zone rimboschite, offrono percorsi panoramici che collegano le grotte naturali fino a raggiungere le imboccature degli “Zubbi”. Questi ultimi si sarebbero formati agli inizi del Pleistocene (epoca del Quaternario, che va da 1,8 milioni fino a 10 mila anni fa), quando Monte Catalfano era un isolotto immerso nel mare. Salendo sino a 400 metri d’altezza il panorama si apre con uno spettacolo mozzafiato sul Golfo di Palermo. Con le sue peculiarità floristiche e paesaggistiche, il Monte Catalfano può essere denominato il polmone verde di Bagheria.
Riserva naturale orientata Bagni di Cefalà Diana e Chiarastella, Cefalà Diana-Villafrati: nell’area della Riserva naturale, istituita con decreto dell’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente nel 1997, sono inclusi il rilievo carbonatico di Pizzo Chiarastella e la sorgente di acqua termale di Bagni che in passato sgorgava tra Pizzo Chiarastella e Cozzo Cavallo e giungeva sino all’edificio noto come “Terme arabe”. Molto suggestivo, l’edificio delle Terme arabe è un esempio di architettura termale di probabile manifattura musulmana come testimoniano i resti della fascia decorativa e le forme grafiche e floreali che ornano la parete esterna dei bagni. La macchia mediterranea caratterizza l’area della Riserva: pizzo Chiarastella è circondato da una vasta prateria e da diverse tipologie di fiori dalla liliacea all’asfodelina, dalla ginestra spinosa all’orchidea. Tra i volatili sono presenti il gruccione, la cappellaccia, la passera sarda ed è inoltre possibile avvistare diverse specie di rapaci diurni e notturni.
Parco delle Madonie (Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni): è un Parco naturale regionale istituito il 9 novembre del 1989 e che comprende quindici comuni della città metropolitana di Palermo. Ospita oltre la metà delle specie vegetali siciliane e gran parte di quelle presenti solo in Sicilia come l’Abies nebrodensis in via di estinzione. Per quanto concerne la fauna sono presenti oltre il 50% delle specie di uccelli, tutte le specie di mammiferi e più del 50% delle specie di invertebrati siciliane. Grazie al notevole interesse geologico legato al complesso montuoso madonita, dal 2003 il Parco delle Madonie è entrato a far parte del network European Geopark a cui aderiscono più di 20 parchi europei geologici e non. Il sito è stato inserito nella lista dei Geoparchi mondiali UNESCO il 17 novembre 2015. All’interno del Parco e in particolare nel territorio del comune di Scalfani Bagni segnaliamo lo stabilimento termale costruito nel 1857 sui resti di un precedente impianto distrutto da una frana. Oggi è di proprietà del Comune, è l’unica struttura di questo tipo presente nel Parco delle Madonie.
Riserve naturali a Carini, Carini:
- Riserva naturale integrale Grotta di Carburangeli: ubicata nei pressi di Villagrazia di Carini, vi sono stati rinvenuti numerosi resti fossili appartenenti a specie animali estinte o scomparse dalla Sicilia come l’elefante, l’orso, la iena, il bisonte e il cervo.
- Riserva naturale integrale Grotta dei Puntali: la grotta si apre nella roccia calcarea mesozoica delle falde di Monte Pecoraro ed è di elevato interesse paleontologico e naturalistico. Il sito rappresenta inoltre un’importante stazione per la sopravvivenza di una colonia di chirotteri e ospita una fauna cavernicola costituita da specie troglofile e troglossone.
Parco dei Monti Sicani (Bivona, Burgio, Cammarata, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana, Palazzo Adriano, Prizzi, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Santo Stefano di Quisquina): istituito definitivamente nel 2012, è il quinto Parco regionale della Sicilia e raggruppa diverse Riserve naturali preesistenti che, contestualmente all’istituzione del Parco, sono state soppresse con decreto. Di queste Riserve tre appartenevano al territorio di Palermo: la Riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, la Riserva naturale orientata Monte Carcaci e la Riserva naturale orientata Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco. Il Parco attraversa ben 12 comuni, 6 agrigentini e 6 della provincia di Palermo. Nel territorio del Parco sono presenti esemplari di leccio e roverella, carrubo, cedri, cipressi, pini, aceri, specie endemiche come il dente di leone siciliano, la sesleria dei macereti, il senecio siciliano, la bivonea gialla e la camomilla delle Madonie. Ancora il Parco ospita la volpe, il coniglio selvatico, la lepre, la donnola, l’istrice, il riccio e il topo quercino. Per quanto riguarda l’avifauna citiamo il regolo, la beccaccia, la capinera, il merlo, il rampichino, lo scricciolo, la cinciallegra, il pettirosso e il luì piccolo. Fra gli uccelli rapaci il gheppio, la poiana, l’assiolo, la civetta, l’allocco e il barbagianni. Da segnalare infine la presenza del picchio rosso maggiore e della coturnice sicula, due specie a rischio di estinzione.
Riserva naturale Serre di Ciminna, Ciminna: è un’area naturale protetta della Sicilia istituita nel 1997. Le Serre di Ciminna sono un rilievo di gessi selenitici messiniani interessanti per le strutture carsiche e tettoniche, per la flora delle pareti gessose e per l’avifauna. Nel territorio della Riserva si alternano tratti di prateria, gariga, macchia e vegetazione rupestre e sono presenti arbusti come l’olivastro, l’assenzio arbustivo, il sommacco siciliano, il teucrio arbustivo, la ginestra spinosa e la ginestra odorosa. In primavera è possibile osservare la fioritura di diverse specie di orchidee selvatiche. Nel territorio sottostante alle pareti rocciose delle Serre sono presenti alcuni mammiferi quali l’istrice, la volpe e il coniglio selvatico. Presenti anche alcune specie di uccelli rapaci tra cui la poiana, il gheppio e il lanario. Tra le specie dell’avifauna merita una menzione anche la coturnice siciliana.
Riserva naturale Grotta di Entella, Contessa Entellina: è un’area naturale protetta che include una suggestiva grotta carsica cui si accede dietro prenotazione al Cai, l’ente gestore della Riserva dal 1995. All’interno della grotta è possibile ammirare stalagmiti e gessi lavorati. La Riserva ospita inoltre un rilevante patrimonio faunistico e registra la presenza di una ricca macchia mediterranea.
Riserva naturale orientata della Rocca Busambra e Bosco di Ficuzza, Corleone-Godrano-Marineo-Mezzojuso-Monreale: è un’area naturale protetta istituita nel 2000 dalla Regione Sicilia. La Riserva copre un’area complessiva di circa 7.400 ettari ed è dominata dal massiccio calcareo della Rocca Busambra. Tutta l’area è ricca di corsi d’acqua a carattere torrentizio che formano diversi laghetti naturali, i cosiddetti “gorghi”. All’interno del territorio della Riserva sono presenti diverse strutture ricettive come la Real Casina di Caccia di Ficuzza, il Centro regionale di recupero della fauna selvatica, il Museo etno-antropologico Godranopoli di Godano, il Rifugio Alpe Cucco e il Rifugio Val dei Conti.
Gole del Drago, Corleone: lungo la strada che collega Ficuzza con Corleone si giunge a un vecchio ponte attraversato dal torrente Frattina. Il torrente ha solcato nel tempo la roccia formando voragini, mulinelli e piccole cascate. Di notevoli dimensioni le cosiddette “marmitte dei Giganti”, buche cilindriche e profonde dove l’acqua risulta vorticosa. Laddove la pendenza si attenua si sono formate delle pozze di acqua limpida dove è possibile fare un bagno fra le felci, il capelvenere, salici e olmi, presenti anche testuggini, pesci, e libellule. Ancora da segnalare nel territorio la Cascata delle Due Rocche dove si arriva attraversando un sentiero ricco di pioppi, salici e olmi che dalle viuzze del quartiere San Giuliano conduce alle cascate. Le rocce sono occupate da vegetazione rupestre e sulle pareti si possono notare i resti di un antichissimo acquedotto.
Parco Archeologico Industriale della Zolfara, Lercari Fridda: è stato istituito nel 1993 per onorare la ricca tradizione sviluppatasi intorno all’industria estrattiva. Il territorio del Parco comprende le zone di estrazione e lavorazione sul colle Madore, oggi elemento di richiamo culturale e turistico.
Lago di Piana degli Albanesi, Piana degli Albanesi: simbolo della città, il lago di Piana degli Albanesi è in realtà un bacino artificiale. L’invaso fu realizzato nel 1923 con la costruzione della diga sul fiume Belice, la prima in Sicilia, tra i monti Maganoce e Kumeta. La distesa d’acqua si estende su una superficie di 40 km² ed è destinata a uso idropotabile, agricolo e idroelettrico. Meta turistica, il lago ospita diverse manifestazioni sportive ed è circondato da percorsi escursionistici e piste ciclabili. Ancora da segnalare nel comune di Piana degli Albanesi la Riserva naturale orientata Serre della Pizzuta.
Riserva naturale orientata Capo Rama, Terrasini: è un’area naturale istituita nel 2000 dalla Regione siciliana. La Riserva occupa una superficie di circa 57 ettari e comprendente il promontorio di Capo Rama e le aree costiere limitrofe incluse le meravigliose spiagge del comune di Terrasini. Alla Riserva si accede da Contrada Agliandroni.