Torri e Castelli
Trapani
Torre di Ligny, Trapani: costruita nel 1671 su ordine del viceré don Claudio La Moraldo, principe di Ligny, la Torre, restaurata nel 1979, è oggi sede del Museo della Preistoria. Progettato da Carlos De Grunembergh, l’edificio presenta una forma quadrangolare che si restringe verso l’alto ed è munito di quattro garitte in muratura. Ancora da segnalare a Trapani il Castello di Terra e sull’isolotto della Colombaia il Castello di Mare (conosciuto anche come Torre Colombaia o Torre Peliade), entrambi del XII secolo. Interessanti anche i bastioni difensivi di Sant’Anna e quello dell’Impossibile (in parte costruito sull’acqua), antiche fortificazioni erette nel XVI secolo a protezione del territorio cittadino.
Castello dei Conti di Modica, Alcamo: fu edificato nel XIV secolo nella vasta piazza della Repubblica per volere di Enrico e Federico Chiaramonte, successori dei Peralta nella signoria di Alcamo. Dopo vari passaggi di proprietà e ristrutturazioni, nel 1828 il Castello è passato in possesso del comune di Alcamo e nel 1870 è stato trasformato in carcere. Dopo i lavori di ristrutturazione fatti all’inizio del 2000, il Castello ospita oggi il Museo etnico, agricolo e pastorale. Ancora da segnalare ad Alcamo il Castello dei Ventimiglia, il Castello di Calatubo e la Torre Calandrino.
Castello di Eufemio, Calatafimi Segesta: eretto intorno al 1200, sorge nella parte più antica e più occidentale della città probabilmente sui ruderi di un altro castello più antico. Oggi purtroppo dell’antico Castello rimangono solo alcune parti delle due torri sul frontespizio, parte della cortina che le congiungeva, i due forti archi del vestibolo, la lunga galleria sottostante alla parte più ad ovest del piano della corte e le due feritoie sul muro di mezzogiorno.
Castello arabo-normanno, Castellammare del Golfo: conosciuto anche come “Castello a mare” perché fino agli anni Ottanta era lambito dal mare, il Castello venne probabilmente costruito dagli arabi nel X secolo come dependance del più importante maniero di Calathamet (Castello dei Bagni) che sorgeva nei pressi delle sorgenti termali segestane di contrada Ponte Bagni. Fortificato dagli Svevi tramite l’aggiunta di torri e mura difensive, in seguito alle lotte tra Angioini e Aragonesi fu distrutto da Federico II d’Aragona per poi essere ricostruito e dotato nel tempo di 4 torri merlate (3 delle quali oggi non sono più esistenti). Segnaliamo infine nel territorio di Castellammare la Torre della baia di Guidaloca, la Torre Bennistra, la Torre della tonnara di Scopello, la Torre di Scopello e il Castello di Inici.
Castello di Venere, Erice: è un Castello normanno del XII secolo che sorge sulle rovine di un tempio elimo-fenicio-romano. I resti del tempio di Venere rappresentano l’attrattiva principale del luogo, che ancora regala suggestioni mitologiche. In questo antichissimo centro religioso gli Elimi e poi i Romani celebravano il culto pagano di Venere Ericina con il rito della prostituzione sacra, il cui introito era a beneficio del tempio stesso. Fonte di ricchezza per la città, il culto era praticato anche in altri centri del Mediterraneo da sacerdotesse o donne che si consacravano alla dea momentaneamente oppure definitivamente.
Castello di Marsala, Marsala: è un Castello medievale che è stato in passato utilizzato anche come carcere. Fondato forse solo come recinto fortificato in età normanna, venne rinforzato in età sveva come attestano l’impianto pseudo-trapezoidale e alcuni elementi stilistici quali i costoloni di un ambiente della torre circolare, tipici dell’architettura federiciana. Segnaliamo ancora a Marsala la Torre di Polizzi.
Castello Barbacane, Pantelleria: è di epoca romana ma deve il suo aspetto attuale a Federico II di Svevia. Il severo maniero è formato da un corpo a pianta irregolarmente quadrangolare con corte interna, cui si unisce una torre quadrata che in origine doveva essere separata.
Castello dei principi Grifeo, Partanna: di origine trecentesca, il Castello, da sempre simbolo della potenza della famiglia Grifeo, si mantiene ancora oggi in buono stato. L’edificio ha pianta rettangolare a corpo triplo con cortile interno, coperture a tetto a falde con travi lignee e tegole, murature in conci di tufo e pavimenti in ceramica e terracotta. Ancora da segnalare nel territorio del comune la torre Biggini.
Torri di Petrosino, Petrosino: la storia e la cultura del comune sono testimoniate dal suo patrimonio artistico e monumentale: la Torre Sibiliana del XIV secolo, la Torre Montenero del XVII secolo e la Torre Galgava.
Castello normanno, Salemi: in stile normanno, il Castello risale al 1077 e sorge su preesistenti fortificazioni greco-romano-arabe. Rimaneggiato da Federico II di Svevia nel XIII secolo, l’edificio ha un impianto leggermente ruotato in direzione nord-est/sud-ovest. Possiede tre torri angolari, una cilindrica e due quadre mentre una quarta torre esistente nell’angolo nord è probabilmente crollata nel secolo XVII.
Torri di San Vito Lo Capo, San Vito Lo Capo: una visita la meritano le tante torri di cui è disseminato il territorio, alcune delle quali ottimamente restaurate dalla Soprintendenza. Segnaliamo il Torrazzo o torre Vecchia, la Torre dell’Uzzo o dell’Impiccato, torre Tsolidda o Isulidda e Torre Sciri o dell’Usciere.
Castello Rampinzeri, Santa Ninfa: sorge su un’altura, in una splendida posizione panoramica, e deve il suo di etimologia araba all’omonimo feudo che fu prima dei Giardina Bellacera, poi della famiglia De Stefani ed è oggi proprietà del Comune. Si tratta di un antico baglio seicentesco con due cortili e una chiesetta trasformato, nei secoli XVIII e XIX, fino ad assumere l’aspetto di castelletto neo-gotico.