Arte e Cultura
Ragusa

  • Museo Archeologico Ibleo, istituito nel 1961, ospita l’archeologia e la storia antica del territorio della provincia di Ragusa, dal neolitico fino alla tarda antichità. È situato nei pressi di via Roma, si costituisce delle seguenti sezioni: Le stazioni preistoriche – Fontana Nuova; Greci nella provincia – Kamarina, Kasmenai; Abitati siculi arcaici e classici – Monte Casasia, Licodia Eubea, Castiglione, Hybla Heraia; Centri ellenistici – Scornavacche, Akrillai; Insediamenti tardo romani – Kaukana, Grotta delle Trebacche; Collezioni e acquisti. Degni di nota il “Guerriero di Castiglione” esposto nella sezione degli abitati siculi, parte di una necropoli di Kamarina e una delle fornaci per la cottura dell’argilla prelevata dal sito di Scornavacche e rimontata fedelmente all’interno del museo.
  • Museo delle tradizioni ragusane presso il Palazzo Zacco
  • Museo del Tempo contadino, civica raccolta Carmelo Cappello
  • Museo Civico L’Italia in Africa
  • Museo della Cattedrale
  • Museo del Duomo
  • Obsculta – Museo Benedettino
  • Museo Naturale e delle Miniere d’Asfalto di Tabuna e Castelluccio.
  • Museo archeologico regionale di Kamarina è ubicato nelle vicinanze di Scoglitti, ed è costituito da tre padiglioni espositivi. Padiglione subacqueo dedicato all’archeologia subacquea, in esposizione reperti estratti dal relitto dell’Elmo corinzio (VI secolo a.C.), dal relitto Mamertino, dal relitto delle Colonne (III secolo d.C.), dal relitto di Afrodite (III secolo d.C.), dal relitto dei Sei Imperatori, dal relitto Medioevale. Padiglione Est: la prima sala è dedicata ai vari insediamenti di età preistorica (principalmente dell’età del bronzo XIX secolo a.C. – XV secolo a.C.); nella Sala Camarina arcaica sono esposti i reperti che corredavano le sepolture dell’arcaica necropoli di Rifriscolaro; la Sala Persefone è dedicata ai culti noti a Kamarina, principalmente legati a Demetra e Kore; la Sala del Tempio di Athena. Padiglione ovest: nella Sala di Camarina classica viene rappresentata la storia urbanistica della Kamarina di età classica, dagli inizi del V secolo a.C.; la Sala necropoli di Passo Marinaro conserva vari corredi funerari risalenti al V-IV secolo a.C.
  • Museo del Carrubo e della Civiltà Contadina, è situato nel Parco di Serra San Bartolo, nei pressi della città ed è ricco di carrubi protetti
  • Museo Italo-Ungherese, inaugurato il 14 dicembre 1995
  • Museo d’Arte Sacra Mons. Federico La China, comprende anche una pinacoteca e altre sezioni dedicate ai paramenti sacri, alle sculture e a una collezione di cere siciliane
  • Museo civico polivalente Virgilio Lavore, collocato nel Castello Colonna-Enriquez
  • Polimuseo A. Zarino

Museo di Storia Naturale, fu istituito nel 1991 presso l’edificio dell’Ex Scuola d’Arte. Si estende su una superficie di 1.000 mq e si compone di una Sezione Paleontologica e di una Zoologica. Un grande patrimonio culturale e scientifico, rappresentato da oltre 10.000 reperti di fossili di varie ere geologiche, da numerosi preparati zoologici, da circa 2.000 animali terrestri e marini naturalizzati, da diversi preparati osteologici e da alcune fra le più importanti collezioni cetologiche d’Italia.

Museo del Fumetto, nato nel 2000 ad opera di Giuseppe Miccichè, raccoglie circa 100.000 pezzi a partire dal periodo precedente la Seconda Guerra Mondiale fino ai nostri giorni.

  • Museo della cucina iblea
  • Museo del costume
  • Grotte – Museo “A rutta di Ron Carmelu”, sito rupestre di Chiafura
  • Presepe artistico dei fratelli Marineo, grotta di Santa Maria La Nova
  • Presepe artistico della famiglia Caruso.

Antiquarium del Parco della Forza, sito nella parte meridionale di Cava Ispica, ospita reperti databili fra la prima metà del bronzo ed il 1693.

Spazi espositivi presso palazzi pubblici quali Villa Tedeschi, Villa Grimaldi e il Palazzo Giorgio La Pira.

  • Il Convento dei padri mercedari (XVIII secolo) ospita l’Auditorium, la Biblioteca comunale ed il Museo Civico al cui interno è presente, dal 1978, una sezione etnografica: il Museo Ibleo delle Arti e Tradizioni Popolari.
  • L’ex Monastero delle Benedettine, (XVI-XIX secolo), attuale Palazzo della Cultura, ospita nelle sue ampie stanze, oltre ad alcuni uffici municipali, il Museo Civico Archeologico dove, racchiusa in una teca, è possibile ammirare la statuetta bronzea dell’Ercole di Cafeo, risalente al III secolo a.C.. Una sala del Palazzo della Cultura ospita una collezione di quadri appartenuta a Salvatore Quasimodo.
  • Museo a Cielo Aperto, nasce nel 1997 e si snoda lungo le vie più antiche, le scalinate più caratteristiche, fra via Galilei e via Mentana. Si compone di circa 20 spazi nei quali sono stati ricostruiti gli ambienti della vita contadina ed artigiana, così come si caratterizzavano nel periodo fra il 1700 ed il 1900. La masseria, la sartoria, le case dei contadini, la bottega del fabbro, coi loro utensili e gli abiti dell’epoca. L’ambiente familiare, regno della massaia, con gli attrezzi caratteristici d’uso comune come u scaniaturi, a maidda, a sbriula, u circu ra conca, dove far asciugare la biancheria, sono solo alcune delle attività rappresentate a testimonianza dell’economia e della società di un tempo.
  • Museo dell’emigrazione iblea, grande esposizione fotografica delle migrazioni di cittadini giarratanesi e iblei, verso l’estero con un settore dedicato alla tragedia di Marcinelle.
  • Mostra permanente di reperti archeologici, sita presso Palazzo Barone; in esposizione reperti provenienti dai siti archeologici della zona.
  • Museo dell’Olio, espone una pressa risalente al 1600 e tutti gli antichi strumenti legati alla tecnologia estrattiva
  • Museo del Ricamo e dello Sfilato Siciliano, raccoglie numerosissimi filati d’epoca nonché un telaio in legno
  • Museo dei Cimeli Storico Militari, raccoglie più di mille reperti di storia militare italiana pazientemente collezionati da Emanuele Gulino
  • Museo di arte sacra, composto da tre diverse sezioni, dedicate al rito religioso, all’arte plastica, alla pittura, all’arredo ed al rivestimento ceramico
  • Museo ornitologico, esposizione di grande rilievo che conta 600 esemplari, fra i quali alcune specie rare o estinte come il corvo imperiale e la civetta delle nevi
  • Museo degli Strumenti Etnico Musicali, custodisce strumenti introvabili tra i quali due flauti tibetani ricavati da tibie umane
  • Pinacoteca Giovanni De Vita, raccoglie le opere dell’omonimo autore, è stata donata alla comunità dalla sua famiglia
  • Casa-Museo Liberty, interamente arredata con pezzi d’epoca realizzati, fra gli altri, da Renè Lalique, Legras, Calderoni, Basile e Zen.

Museo Comunale, è ubicato in piazza San Giovanni presso il Palazzo Cocuzza.

Ialmo Consiglia

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