Identità Ventimiglia di Sicilia
Amministrazione
SINDACO
Antonio Rini
In carica dal: 11/06/2018
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comune.ventimigliadisicilia.pa.gov.it
Girolamo Anzalone
Deleghe:
Vicesindaco, Edilizia – Urbanistica – Programmazione comunitaria – Tributi – Servizi cimiteriali
Antonietta Sparacio
Deleghe:
Spettacolo, Affari Sociali, Pubblica Istruzione, Politiche attive del lavoro, Commercio
Maddalena Abruscato
Deleghe:
Cultura, Beni Culturali, Turismo, Ambiente, Protezione Civile, Rapporti col Consiglio, Enti e Società Partecipate
Ventimiglia di Sicilia, il Paese dei ficurinia
Riserva Naturale Orientata di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto
Abitato già nella preistoria, il territorio di Ventimiglia fu conquistato da Arabi e Normanni. Il borgo attuale, però, ha un’origine relativamente recente: fu fondato infatti nel 1627 da Giovanni del Carretto, che lo chiamò feudo di Calamigna. Questo toponimo deriva probabilmente dal latino calamus (canna, cannuccia). Il nome attuale invece rende onore alla moglie del fondatore, Beatrice Ventimiglia; il termine “di Sicilia” fu aggiunto nel 1863, dopo l’Unità d’Italia, per distinguere il comune siciliano dall’omonimo ligure.
Fra gli edifici religiosi di maggior interesse artistico si segnalano la chiesa madre, costruita in occasione della fondazione del borgo, che contiene un fonte battesimale del 1681 ed alcuni pregevoli dipinti del XVI secolo; la chiesa di Sant’Antonio Abate; la campestre chiesa della Madonna delle Grazie e la chiesa di San Vito.
Siti Archeologici
Il patrimonio archeologico comprende inoltre alcune necropoli ed i resti di un castello circondato da case di origine araba, oltre a numerosi reperti archeologici riconducibili a varie colonizzazioni.
L’economia è prevalentemente agricola con coltivazioni di cereali, ulivi, viti, agrumi, fichi d’India e mandorli; si pratica l’allevamento di bovini, ovini, caprini e suini. I ficurinia, cioè i fichi d’India, del territorio di Ventimiglia sono particolarmente apprezzati, tanto che in Sicilia i ficurinia di Calamigna (dove Calamigna è l’antico nome del borgo, ancora usato localmente) sono sinonimo di squisitezza. La qualità di questo ed altri prodotti, come l’olio ed il formaggio, è alla base della recente ripresa dell’economia cittadina. Il comparto industriale è presente con attività di tipo alimentare ed edile; di recente hanno avuto un discreto sviluppo le attività legate all’agriturismo.
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Sacro e Profano – Fra le solennità religiose più sentite si segnalano la Festa di Maria Santissima del Rosario, patrona del paese, la prima domenica di ottobre e la Festa della Madonna delle Grazie, il 15 agosto, con la venerazione del quadro del miracolo. Fra le altre manifestazioni di richiamo, la Fiera del Bestiame, in agosto ed ottobre; la Sagra del Fico d’India e la Settimana dell’Agriturismo, in ottobre.
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Come arrivare
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