Identità Valguarnera Caropepe

Amministrazione

SINDACO

Francesca Draià

In carica dal: 05/10/2020

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.valguarnera.en.it

Valguarnera Caropepe, l’arabo villaggio “del mio amato”

Monte Rossomanno, si trova nei pressi di Valguarnera Caropepe da cui dista 3 chilomenti. Le alture di origine arenaria e fluviale, custodiscono molteplici testimonianze del periodo pre-arcaico, quali le piccole tombe a nicchia scavate nella roccia arenaria. Sulla sommità di Rossomanno, sono stati rinvenuti cocci di vasellame rosso e nero prive di figura, tipiche del primo periodo greco, e punte di lance e frecce.

La Riserva naturale orientata Rossomanno-Grottascura-Bellia è una delle aree naturali protette della Regione Siciliana; è costituita perlopiù da conifere ed eucalipti, rimane tuttavia traccia di un antico querceto. Sono inoltre presenti il Pino d’Aleppo, il castagno, il nocciolo, il leccio e l’alloro. Il sottobosco presenta macchie di rovi, rosa canina, timo, biancospino e prugnolo. Di recente sono stati ridisegnati i sentieri per favorire l’escursionismo, il trekking e lo scautismo, attività praticate nella riserva. La Riserva ospita inoltre la poiana, il gheppio, l’upupa, la ghiandaia, il cuculo e il gruccione, oltre a rapaci notturni quali il gufo, l’allocco, la civetta e il barbagianni. All’interno della Riserva, è possibile osservare le cosiddette Pietre incantate o pupi ballerini (in siciliano), un gruppo di pietre dalla forma vagamente antropomorfa, formatesi per l’azione del vento.

Parco Naturale della Ronza: è un’area verde attrezzata che ricade all’interno della riserva; dispone di grandi spazi allestiti per pic-nic, dotati di decine di barbecue all’aperto e di diverse centinaia di tavoli e panche rustiche di legno. Sono presenti un’area ludica fornita di parco giochi, una grande gabbia per volatili, una recinzione che ospita esemplari di lama delle Ande e caprette tibetane, una zona con giochi a effetti ottici, un parcheggio principale, bancarelle e servizi di vario genere.

Toponomastica – Il toponimo rivela un’origine araba e deriva dalla trasformazione del termine Quaryathabibi, composto da due vocaboli: quaryat (villaggi) ed habibi (“del mio amato”); pertanto Carripi assume il significato di “villaggio del mio amato”.

Origini – Tracce dei primi insediamenti umani risalgono al periodo preistorico come testimonia il ritrovamento, in contrada Màrcato, di un nucleo abitativo risalente al IV millennio a.C., di uno scheletro umano della tarda età del rame e di alcune ceramiche della prima età del bronzo. Tuttavia, le prime notizie che storicamente attestano l’esistenza del borgo compaiono nei documenti ufficiali del 1296, quando il paese era ancora un casale annoverato tra i possedimenti feudali di Lamberto di Carupipi. Alla fine del XIV secolo il feudo passò sotto l’egida del casato Valguarnera, da cui derivò l’attuale nome. Dopo alterne vicende, alla metà del XVI secolo Giovanni Valguarnera, conte di Assoro, ottenne dall’imperatore Carlo V l’autorizzazione per edificare un nuovo centro abitato all’interno del proprio feudo, che iniziò progressivamente ad espandersi. Nel corso dell’Ottocento la popolazione passò da 5 a 14.000 abitanti, grazie soprattutto allo sviluppo dell’industria estrattiva dello zolfo, in grado di produrre non meno del 10% del minerale offerto dall’intera isola. Il 25 dicembre del 1893 il paese fu protagonista di un’aspra rivolta popolare legata ai Fasci Siciliani (leghe contadine che rivendicavano la riforma agraria), che fu però prontamente stroncata con la violenza dall’allora governo Crispi. La storia contemporanea del paese è segnata dall’emigrazione dei valguarnesi sia in America che in Nord Italia ed in altri paesi europei.

Nel patrimonio monumentale si distinguono la chiesa madre (XVIII secolo), intitolata a San Cristoforo; la chiesa di San Giuseppe e la chiesa di Sant’Antonio da Padova (XVII secolo).

Siti Archeologici
Sono stati effettuati degli scavi nell’area archeologica di C.da Marcato nel 1992 e nel 1998.

L’economia locale è basata prevalentemente sullo sfruttamento delle risorse agricole: notevole è infatti la produzione di grano, mandorle, nocciole, olive ed uva, ma riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo del borgo anche l’allevamento di bovini ed ovini.

in aggiornamento

Musei – Nel 2010 presso il novecentesco Palazzo Prato di via San Liborio è stato allestito il Museo Etno Antropologico e dell’Emigrazione Valguarnerese. Il 29 ottobre 2013 viene inaugurato l’Antiquarium Comunale (ex sede Carcere Mandamentale) al cui interno è stata allestita una mostra archeologica dal titolo “La Ricerca Archeologica a Valguarnera: Gli insediamenti di Contrada Marcato dalla Preistoria al Medioevo”. Nel marzo 2014, in un edificio risalente al periodo medioevale, è stata allestita la Casa Museo Caripa, per conservare, raccontare e tramandare la vita domestica di un intero secolo (dalla fine dell‘800 alla fine del ‘900).

Biblioteche – Biblioteca comunale presso Palazzo Prato

Sacro e Profano – La festività religiosa più sentita è senza dubbio la celebrazione in onore del patrono San Cristoforo, che si svolge ad agosto.

in aggiornamento

Valguarnera ha dato i natali a personaggi illustri del mondo culturale, ecclesiastico e politico tra cui spiccano Girolamo Valenti (1892- 1958), dirigente dell’emigrazione italiana negli USA; Francesco Lanza (1897-1933), poeta; monsignor Giacomo Magno (1880-1972).

Come arrivare

L’aeroporto più vicino è quello di Catania Fontanarossa, distante 75 km; così come il porto del capoluogo catanese a 78 km. La Stazione di Dittaino, dista da Valguarnera Caropepe circa 13 km, ed è collegata da autobus sostitutivi.

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