Identità Trapani
Amministrazione
SINDACO
Giacomo Tranchida
In carica dal: 13/06/2018
Deleghe:
Servizi Finanziari e Tributi – Servizio Economato e Provveditorato – Servizi Società Partecipate e Controllate – Servizi Polizia Municipale e Protezione Civile – Quartieri e Frazioni – ATM
Sito istituzionale
www.comune.trapani.it
Vincenzo Abbruscato
Deleghe:
Affari Generali – Organizzazione e Gestione del Personale – Appalti e Contratti – Servizi Demografici – Servizi alla Persona – Pubblica Istruzione – Sport – Servizi Sociali – Politiche Giovanili e del Lavoro – Rapporti con il Consiglio Comunale
Andreana Maria Patti
Deleghe:
Urbanistica- Suap, Commercio e Attività Economiche – Servizio Patrimonio- Servizio Tutela del Territorio e Abusivismo Edilizio – Politiche Comunitarie e Programmi di Sviluppo Territoriale – Cooperazione Internazionale – Affari Legali – Pari Opportunità
Antonio Marco Romano
Deleghe:
Servizi per le Opere Pubbliche – Servizi di Manutenzione Immobili Comunali Strade e Marciapiedi – Ambiente e Servizi Cimiteriali (Trapani Servizi e SRR) – Difesa Animali – Servizio Idrico Integrato – Illuminazione Pubblica – Servizio Tutela Ambientale – Servizio Espropriazioni
Rosalia d’Alì
Deleghe:
“Trapani Capitale delle Culture Euromediterranee – Turismo, Cultura ed Eventi – Centro Storico – Partecipate: Biblioteca Fardelliana e Ente – Luglio Musicale
Trapani, una storia di mare
Le saline di Trapani e quelle di Nubia sono dal 1995 Riserva Naturale gestita dal WWF. Ancora attive, anche se solo in parte, sono le più antiche della Sicilia. Molte vasche sono state infatti interrate, altre riconvertire per l’acquacoltura. Le loro origini risalirebbero già all’epoca fenicia. Il processo che porta alla formazione del sale è assai complesso e prevede varie fasi: dal raffreddamento dell’acqua nelle vasche esterne, le cosiddette fridde (più grandi rispetto alle altre), alla ruffiana, dove l’acqua si riscalda maggiormente e diviene più salina, fino alle caseddri, le vasche dove si formano i primi strati di sale.
I primi insediamenti sul promontorio attualmente occupato dalla città, ad ogni modo, risalgono a tempi ben più antichi. Di certo lo sviluppo della zona ruotò sempre intorno al mare ed al porto: fu in origine un villaggio sicano, poi fu abitata da pescatori e commercianti. Acquisì ben più importanza ai tempi dei Fenici, che utilizzarono ampiamente l’area come scalo commerciale per i traffici nel Mediterraneo. La vocazione commerciale di Trapani si accentuò nel IX secolo a.C., quando il suo destino si legò a quello di Cartagine, da cui fu delegata a controllare e coordinare il movimento di merci in una vasta area del Mediterraneo. Proprio la conflittualità tra i Cartaginesi ed i Romani per il controllo delle rotte commerciali marittime ebbe notevoli ripercussioni sulla storia locale. Trapani infatti, legata a doppio filo a Cartagine, quando questa venne sconfitta nel 241 a.C. nella battaglia delle Egadi, fu occupata dai vincitori e sottomessa ad un rigido regime tributario e fiscale che ne inficiò la prosperità, oltre a farle perdere la propria autonomia politica. Seguirono secoli di declino interrotti solo dalla dominazione araba, iniziata nel IX secolo d.C., che introdusse importanti novità e che ridiede notevole impulso allo sviluppo della zona. I nuovi governanti procedettero alla divisione delle terre in più piccole proprietà agricole, favorendo così il fiorire di coltivazioni ed attività rurali, tanto che ben presto si registrò il ripopolamento delle campagne. Altrettanto importanti furono gli interventi perpetrati nel campo delle infrastrutture: è a questo periodo che risalgono importanti opere di ingegneria idraulica e molti lavori di riordino ed ammodernamento dello storico porto; nascono in questo periodo, inoltre, alcuni nuovi quartieri. Ancora oggi la città conserva molte tracce, soprattutto nelle opere architettoniche ma anche nelle tradizioni e nella gastronomia, di questa intensa esperienza. La fioritura della zona e della cittadina proseguì durante i decenni di dominazione normanna nel XIII secolo, sotto la quale Trapani divenne uno dei maggiori centri commerciali della Sicilia, ruolo che non perse neanche con il governo degli Svevi. Dopo la breve parentesi angioina, al cui potere anche Trapani si ribellò partecipando ai famosi Vespri Siciliani del 1282, iniziò per la città una nuova stimolante fase sotto la guida degli Aragonesi e poi di Carlo V. Se ai primi, infatti, si deve l’ideazione e la realizzazione di un nuovo assetto urbanistico, è il secondo che rilanciò ed incoraggiò le attività commerciali ed artigianali, architrave dello sviluppo locale. All’interessamento dell’imperatore per la cittadina risalgono anche i rinforzi del sistema difensivo effettuati nella prima metà del XVI secolo. Dopo aver attraversato anche la dominazione sabauda ed austriaca, infine, dalla metà del Settecento l’intera Sicilia passò sotto il governo dei Borbone. Durante questo periodo continuarono a fiorire le attività commerciali e marinare e nacquero anche alcune industrie legate alla lavorazione del sale e diverse tonnare. A metà dell’Ottocento la cittadinanza partecipò poi alle sollevazioni antiborboniche, tanto da essere insignita nel 1899 da re Umberto I della Medaglia d’Oro per i moti del 1848. La nascita del Regno d’Italia, tuttavia, ascrive Trapani ad un mercato differente, tutto sbilanciato verso la penisola, estraneo alle antiche rotte commerciali. Lentamente, quindi, si dovette assistere ad un progressivo declino economico che continuò ancora di più nei primi del Novecento e durante la Grande Guerra. Il secondo conflitto mondiale, inoltre, riservò alla città, colpita da innumerevoli bombardamenti, la drammatica distruzione di parti importanti dell’abitato come l’intero quartiere di San Pietro, il più antico di Trapani, ed il Teatro Garibaldi, costruito nel 1849. All’arrivo delle truppe alleate in città, nel luglio del 1943, lo spettacolo di distruzione e miseria fu sconfortante. Negli anni del dopoguerra la città si impegnò attivamente nel rilancio economico e commerciale e nella ricostruzione; il disastroso terremoto che colpì la valle del Belice nel 1968, tuttavia, ferì nuovamente l’abitato.
Trapani è ricca di opere architettoniche di rilievo, tra le quali abbondano gli edifici religiosi. Da visitare la chiesa ed il Collegio dei gesuiti (XVII secolo), realizzati su progetto dell’architetto messinese Natale Masuccio, che oggi ospitano anche il Liceo Ximenes; il celebre Santuario di Maria Santissima Annunziata (XIV secolo), meglio conosciuta come Madonna di Trapani, che custodisce all’interno una statua in marmo della Madonna, di attribuzione incerta ma probabilmente di Nino Pisano; la cattedrale di San Lorenzo (1635), che nei suoi ambienti conserva una tela, la Crocifissione, ritenuta opera del noto pittore fiammingo Van Dyck; la chiesa di Santa Maria del Gesù (XVI secolo), che ospita una Madonna con Bambino di Andrea della Robbia. Tra i monumenti e gli edifici civili, invece, si distinguono la Fontana di Tritone, della metà del secolo scorso, opera dello scultore Domenico Li Muli; il Palazzo della Giudecca, edificato nel XVI secolo nell’ex ghetto ebraico e fortemente caratterizzato dal bugnato a punta di diamante. Interessanti i bastioni difensivi di Sant’Anna e quello dell’Impossibile (in parte costruito sull’acqua), antiche fortificazioni del XVI secolo. Da ricordare anche il Castello di Mare (sull’isolotto della Colombaia) ed il Castello di Terra, entrambi del XII secolo. Eccelle per grandiosità, infine, la Torre di Ligny, costruita nel 1671, che oggi è sede del Museo della Preistoria.
In onore alla sua lunga e celebre tradizione nel campo, ancora oggi le attività economiche prevalenti in questa zona sono quelle legate alla pesca, in particolar modo del tonno. Ugualmente rilevanti, tuttavia, sono le attività estrattive ed il commercio di marmo e corallo. La lavorazione e l’utilizzo del corallo ha in questa zona radici antichissime: addirittura alcune lavorazioni grezze sono state rinvenute come corredi funerari in sepolture risalenti al paleolitico (35.000-8.000 a.C.). La città ha voluto valorizzare anche il suo tradizionale legame con la lavorazione del sale: qui nasce infatti la Via del Sale, un percorso che si snoda tra le antiche saline, i tanti mulini (cinque dei quali recentemente restaurati), i cumuli di sale ricoperti di tegole di terracotta ed il Museo del Sale a Nubia. Coinvolte dall’iniziativa anche le Riserve delle Saline di Trapani e Paceco e dello Stagnone di Marsala, che ospita anche diverse specie di uccelli acquatici. Il settore industriale risulta meno sviluppato, mentre il turismo, grazie anche al porto (il secondo maggiore scalo siciliano, dopo Palermo), consente un notevole afflusso di turisti.
Evoluzione demografica – La Popolazione ha registrato una continua crescita a partire dall’Unità d’Italia con dei picchi nel 1921 e nel 1961 che hanno fatto registrare rispettivamente 72.456 e 78.508 unità; a partire dagli anni sessanta la tendenza si è tuttavia invertita ed il dato continua gradualmente a ridursi.
Etnie e minoranze – Gli stranieri residenti a Trapani al 1° gennaio 2016 sono 2.382 e rappresentano il 3,5% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 33,9% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Tunisia (8,2%) e dal Marocco (7,0%).
Musei – È possibile ammirare una raccolta di oggetti ricavati dal corallo presso il Museo Regionale Conte Agostino Pepoli, uno tra i più rilevanti musei siciliani, che custodisce anche una collezione di arti decorative ed una pinacoteca che vanta dipinti di Tiziano e di Giacomo Balla; Museo di Preistoria, sito presso la secentesca Torre di Ligny, custodisce importanti testimonianze preistoriche della presenza umana nel territorio; Museo di arte contemporanea San Rocco, all’interno del Palazzo San Rocco, nel centro storico; Museo Diocesano, Chiesa di Sant’Agostino
Biblioteche – La Biblioteca Fardelliana, custodisce un prezioso e ricco fondo di manoscritti antichi ed opere che spaziano dal XV al XVIII secolo, oltre ad parco volumi del XIX e XX secolo che ammonta a circa 19.000 opere.
Teatro e Musica – Ente Luglio Musicale Trapanese, valorizza la tradizione trapanese del teatro e della musica operistica, con una serie di rappresentazioni liriche, concertistiche e di prosa; Associazione Amici della Musica di Trapani; Associazione The Brass Group Trapani; Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese.
Cinema – Film girati, in tutto o in parte, a Trapani: La piovra, (1984) di Damiano Damiani; Il commissario Lo Gatto, (1986) di Dino Risi; Stanno tutti bene, (1990) di Giuseppe Tornatore; La scorta, (1993) di Ricky Tognazzi; Un viaggio chiamato amore, (2002) di Michele Placido; L’isola dei segreti – Korè, (2009) di Ricky Tognazzi; Viola di mare, (2009) di Donatella Maiorca; Ristabbanna, (2010) di Daniele De Plano e Gianni Cardillo; Transeuropæ Hotel, (2012) di Luigi Cinque; Rocky, (2013) di Sujit Mondal; Maltese, il romanzo del Commissario, (2017) di Gianluca Maria Tavarelli.
Sacro e Profano – Tra gli eventi che animano il calendario trapanese è senz’altro degna di nota la solenne Processione dei Misteri, considerata la manifestazione religiosa più lunga d’Italia poiché si svolge ininterrottamente per quasi ventiquattro ore a partire dalle 14 del Venerdì Santo. Il rituale ha origine spagnola e risale grosso modo al XVI secolo. Le venti statue che costituiscono il gruppo dei Misteri, le quali rappresentano altrettante scene della Passione e Morte di Cristo, sono state realizzate da artigiani del luogo tra il XVII ed il XVIII secolo, secondo una tecnica raffinata ed assolutamente originale. I volti, le mani, i piedi e lo scheletro delle statue erano scolpiti in legno, mentre gli abiti in stoffa furono “marmorizzati” attraverso un’immersione in gesso e colla, e modellati sulla struttura; questa tecnica tipicamente trapanese veniva chiamata carchèt. Per rendere ancora più raffinate queste opere, poi, si decoravano ed abbellivano con preziosi ornamenti, fiori, ed infine erano illuminate per accentuare le espressioni ricche di sentimenti del volto. Durante la processione i singoli gruppi di statue sono portati in spalla da circa dieci uomini, detti massari, che tentano durante il cammino anche di imprimere alle statue un particolare movimento, in accordo con le cadenze musicali delle note intonate dalle bande di suonatori. Il patrono di Trapani, Sant’Alberto, si festeggia il 7 agosto; la Madonna della Santissima Annunziata, protettrice della città, è celebrata il 16 agosto, in particolare dai pescatori. Degna di nota, per la sua particolarità, è anche la Festa dei Morti, il 2 novembre, quando ai bambini si è soliti regalare i pupi di zucchero, statuine colorate dipinte a mano che raffigurano i paladini del teatro dell’opera dei pupi.
Per quanto riguarda la gastronomia, il pesce è l’elemento principale della cucina locale, anche nel cous cous, testimonianza della presenza e dell’influenza araba.
- Palmiero Abate – Protagonista del Vespro siciliano
- Carla Accardi – Artista
- Andrea Alberti – Pianista, compositore
- Giovanni Biagio Amico – Architetto
- Sant’Alberto degli Abati – Carmelitano
- Nicola Badalucco – Sceneggiatore, candidato all’Oscar
- Aldo Bassi – Politico e sottosegretario
- Livio Bassi – Medaglia d’oro al V.M.
- Agostino Burgarella – Ingegnere e politico italiano
- Agostino Burgarella Ajola – Imprenditore
- Giuseppe Marco Calvino – Poeta e commediografo
- Pietro Carriglio – Regista teatrale
- Salvatore Cassisa – Arcivescovo
- Simone Catalano – tenente pilota – Medaglia d’oro al valor militare
- Antonio D’Alì Solina – Politico e sottosegretario
- Giuseppe D’Alì – Imprenditore e senatore
- Paolo D’Antoni – Politico e vicepresidente della Regione Siciliana
- Giuseppe Maria Di Ferro – Storico e letterato
- Giuseppe Errante (1760-1821) – pittore
- Leonardo Ximenes – Astronomo, ingegnere
- Michelangelo Fardella – Filosofo cartesiano
- Vincenzo Fardella di Torrearsa – Presidente del Senato del Regno d’Italia
- Giovanni Battista Fardella (detto Giambattista) – Tenente generale, Ministro della Guerra del Regno delle Due Sicilie, fondatore della Biblioteca Fardelliana.
- Giovan Battista Fardella – Rivoluzionario antiborbonico, fu sindaco di Trapani
- Enrico Fardella – Generale
- Aldo Firicano – Calciatore
- Roberto Galia – Calciatore e allenatore di calcio
- Carlo Gatto – Ingegnere elettrotecnico
- Simone Gatto – Politico e sottosegretario
- Dino Grammatico – Politico e scrittore
- Eliodoro Lombardi – Letterato e patriota
- Francesco La Grassa – Architetto, ingegnere, inventore
- Tito Marrone – Poeta e commediografo
- Vito Miceli – Generale e parlamentare
- Nunzio Nasi – Ministro del Regno d’Italia
- Virgilio Nasi – Politico
- Francesco Oddo – Allenatore di calcio
- Giuseppe Osorio Alarcòn – Presidente del Consiglio del Regno di Sardegna
- Francesco Panitteri Pilota M.A.V.M. Fondatore Associazione nazionale Ex Legionari francesi.
- Domenico Piacentino – Imprenditore, politico e presidente del Trapani Calcio
- Stefano Pucci – Aviatore e uomo politico
- Elda Pucci – Pediatra, sindaco di Palermo e parlamentare europeo
- Evi Zamperini Pucci – Scrittrice
- Niccolò Rodolico – Storico
- Mauro Rostagno – Sociologo e giornalista
- Fra Santo di San Domenico – Beato
- Mario Scalesi – Poeta e critico letterario
- Antonio Scontrino – Musicista e compositore
- Bonaventura Stabile – Teologo e poeta
- Giuseppe Stabile – Militare
- Lino Tardia – Pittore
- Andrea Tosto De Caro – Poeta, compositore e critico d’arte
- Marino Torre – Ammiraglio
- Valerio Valenti – Prefetto
- Antonino Zichichi – Scienziato, fondatore del “Centro Ettore Majorana”
Come arrivare
Dalla città di Trapani è possibile raggiungere Palermo tramite l’Autostrada A29. La stessa, permette di raggiungere le città dell’entroterra provinciale e l’Aeroporto di Palermo-Punta Raisi, distante circa 80 km. Le statali SS 187 e SS 115 permettono il collegamento dal capoluogo ai comuni posti a nord della provincia e ai centri di Marsala, Mazara del Vallo e Castelvetrano, a sud. La SP 21 collega il capoluogo all’Aeroporto di Trapani-Birgi, a 13 km. Due linee ferroviarie collegano Trapani a Palermo; la Stazione Ferroviaria si trova al centro della città e consente di raggiungere con facilità il centro storico e il porto. Il Porto di Trapani gode di una posizione centrale nel Mediterraneo, ideale per traffici commerciali ed ottimo scalo passeggeri. Dal porto, turistico e commerciale, è possibile raggiungere con Siremar, Traghetti delle Isole e Ustica Lines le Isole Egadi e Pantelleria; con Tirrenia la destinazione di Cagliari, con Ustica lines Tunisi e con Italtrag Livorno. Trapani è porto di imbarco delle MSC Crociere e della Costa Crociere.
Mobilità urbana – L’ATM Trapani Azienda Trasporti e Mobilità (ex SAU) gestisce un servizio di trasporto urbano all’interno del territorio comunale con 12 linee urbane e 3 extraurbane. Per la mobilità all’interno del centro storico vengono utilizzati bus elettrici che possono transitare nelle Zone a Traffico Limitato (ZTL).