Identità Torretta

Amministrazione

SINDACO

Salvatore Gambino

In carica dal: 11/06/2018

Deleghe:

Urbanistica – affari legali – bilancio – turismo e spettacolo – polizia municipale

Sito istituzionale

www.comune.torretta.pa.it

Giuseppe Scatassa

Deleghe:

Vicesindaco, Rapporti con AMAP, Rapporti con ATO Rifiuti, Arredo urbano, Verde Pubblico, Manutenzioni, Periferie

Maria Grazia Pipitone

Deleghe:

Istruzione, servizi sociali, cultura e beni culturali, politiche giovanili, pari opportunità

Stefano Salvatore Gambino

Deleghe:

Lavori Pubblici, Urbanistica e Sanatorie, Edilizie, Agricoltura, Immobili Comunali e Beni Confiscati.

Anello Rosario

Deleghe:

Sport e impianti sportivi, politiche agricole, artigianato e commercio, arredo urbano e verde pubblico, rifiuti e tutela ambientale, rapporti con le associazioni locali

Torretta, la piccola torre e le grotte preistoriche

Al confine tra i comuni di Carini e Torretta si trovano la Grotta del Fico e quella di origine marina Za’ Minica (Zia Domenica), profonda 30 m. In essa sono stati ritrovati fossili di cervi, ippopotami, elefanti nani, cavalli e bovini, ora esposti al Museo di Storia Nazionale di Terrasini. All’ingresso due incisioni raffigurano un bovino ed un cerbiatto. Nei pressi della grotta, nel Riparo della Nipote è visibile il graffito di un cervo, di un antico recinto pastorale ed un’immagine antropomorfa in carboncino.

La sua fondazione risale alla metà del XVII secolo, per opera del nobile Arrigo Traina, ma il luogo era abitato sin dall’antichità (come testimoniano vari reperti archeologici) e su di esso sarebbe stata costruita una piccola torre, dalla quale poi derivò il toponimo del paese. Al governo del Traina successe quello del principe di Lampedusa e Linosa Giulio Tommaso Caro e, successivamente, della famiglia Di Benedetto. Quest’ultima è nota perché tributò all’Unità d’Italia i figli di Giovanni Di Benedetto e Maria Filippa Mignano, le cui gesta sono ancora oggi ricordate sul portone d’ingresso della Villa Brigandì.

Il prezioso crocefisso ligneo a grandezza naturale, con reliquario, donato nel 1756 dal principe di Lampedusa Giulio II Tomasi, è conservato nel santuario della Madonna delle Grazie (XVII secolo), dove sono custoditi anche i cimeli e l’urna con la reliquia del braccio destro di San Giuseppe Maria Tomasi dei Principi di Lampedusa, che durante la gioventù visse a Torretta, nell’omonimo palazzo di famiglia del XV secolo. Infine, nel santuario si trovano una bolla di papa Pio VII e ben sei di Clemente XI. Di rilievo anche la chiesa del Santissimo Sacramento ed il monastero del Collegio di Maria (entrambi del XIX secolo).

La natura rocciosa del territorio ha ridotto le possibilità di occupazione alla pastorizia ed all’agricoltura boschiva; l’economia, quindi, è sostenuta prevalentemente dalle industrie casearie e armentizie. Accanto a queste attività si trovano anche la produzione dell’olio e le lavorazioni artigianali tra cui quelle del marmo, del ferro, dell’alluminio e del legno.

in aggiornamento

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Sacro e Profano – Il patrono, San Calogero, viene celebrato il 18 giugno. Tra le feste più seguite, però, c’è la Sagra della Vastedda, l’8 dicembre: si tratta di una focaccia di pane condita con olio, sale e pepe e farcita con ricotta, formaggio e sarde salate.

 

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Come arrivare

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