Identità Sperlinga
Amministrazione
SINDACO
Dott. Giuseppe Cuccì
In carica dal: 11/06/2017
Deleghe:
Agricoltura – Attività Economiche e Finanziarie – Programmazione – Progetti Comunitari – Politiche del Lavoro
Sito istituzionale
www.comune.sperlinga.en.it
Maria Grazia Zingale
Deleghe:
Vice Sindaco – Servizi Sociali – Sanità – Pubblica Istruzione – Pari Opportunità
Salvatore Antonino Castiglia
Deleghe:
Politiche Giovanili – Cultura, Turismo, Sport e Spettacolo – Decoro Urbano – Volontariato e Associazionismo – Innovazione Tecnologica
Lucia Schillaci
Deleghe:
Lavori Pubblici – Personale – Sviluppo Economico – Commercio ed Artigianato – Protezione Civile – Urbanistica – Servizi Cimiteriali – Viabilità
Sperlinga, il Castello ed il Tortone
Il castello di Sperlinga è un chiaro esempio di castello rupestre, risale probabilmente al periodo anteriore ai Siculi pre-greci (XII-VIII secolo a.C.), intorno all’anno 1080. È stato sede dei conti di Ventimiglia fino al 1597, dei principi di Sperlinga Natoli (1598 – 1658), e quindi dei duchi di Sperlinga Oneto (1658-1861), l’ultimo dei quali lo concesse in enfiteusi al barone Nunzio Nicosia, i cui discendenti lo donarono al comune di Sperlinga nel 1973.
Il toponimo deriva dal termine latino spelunca, che a sua volta deriva dal greco spelinx (caverna); le grotte, naturali ed artificiali, sembra siano state utilizzate come insediamento rupestre fin dai tempi dei Sicani. Il primo nucleo abitato venne fondato dai Normanni; il castello, eretto nel 1082, fu trasformato in fortilizio da Federico II di Svevia. Nel 1282, allo scoppiare dei Vespri Siciliani, un distaccamento dell’esercito degli Angioini vi si asserragliò; gli Aragonesi riuscirono a piegarli solo un anno dopo. A ricordo, incisero sulla roccia del castello la frase: “Quod Siculis placuit sola Sperlinga negavit”, (Quel che ai Siciliani piacque, solo a Sperlinga spiacque). Successivamente, per tre secoli il paese appartenne ai Ventimiglia e, fino al 1862, alla signoria degli Oneto. Gli ultimi proprietari del castello, furono i baroni Li Destri.
La chiesa madre del XVII secolo, è dotata di un organo del 1830.
Sperlinga conserva un forte legame con la sua identità contadina: la coltivazione di cereali, olive, agrumi e la produzione di foraggi per il fiorente allevamento bovino sono ancora le principali risorse. Anche l’artigianato è importante: le trassate, tappeti tipici del luogo, vengono tessute ancora a mano su telai dell’Ottocento.
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Musei – Il Castello di Sperilnga è oggi sede del Museo etnoantropologico della civiltà contadina. Ancora da segnalare ai piedi del Castello le “Grotte-Museo” che custodiscono in una suggestiva location oggetti e opere della cultura materiale del territorio.
Biblioteche − Biblioteca comunale Graziano Lo Sauro, via Umberto I n° 34.
Cinema – Nel 2001 il paese è stato utilizzato come set naturale per le riprese di un lungometraggio di ambientazione medievale, prodotto dalla tv di stato giapponese (NhK) e diretto dal regista Akiro Ogata. È stato set per “Minatori. Rosso Malpelo” di Pasquale Scimeca (2006) e “Il Giovane Moltabano” (2012).
Sacro e Profano – La Sagra del Tortone (16 agosto), è una rivisitazione storica dell’assedio aragonese del 1282; il “tortone” è il semplice dolce che le castellane impastavano con farina, olio e zucchero per mostrarlo al nemico e fargli intendere di avere viveri a sufficienza per resistere al suo assedio. San Giovanni Battista, il patrono, si festeggia il 24 giugno.
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Come arrivare
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