Identità Sinagra

Amministrazione

SINDACO

Ing. Antonino Musca

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Sicurezza Urbana – Polizia Municipale – Lavori Pubblici – Area Tecnica ( Urbanistica, Territorio Fiume, Energie Rinnovabili e Rifiuti) – Personale

Sito istituzionale

www.comunedisinagra.gov.it

Carmelo Rizzo

Deleghe:

Vice Sindaco – Turismo e Spettacolo – Politiche del Lavoro – Politiche Socio-Sanitarie – Volontariato e Protezione Civile – Sviluppo Economico – Attività Produttive e Agricoltura – Autoparco – Viabilità

Maria Tindara Sinagra

Deleghe:

Servizi Sociali e Famiglia – Bilancio e Finanza – Commercio – Patrimonio – Contenzioso – Politiche Giovanili – Pari Opportunità

Maria Rita Mancuso

Deleghe:

Pubblica Istruzione – Cultura – Ambiente e Verde Pubblico – Tutela del Centro Storico e Decoro Urbano – Cimitero

Sinagra, lungo la fiumara di Naso

in aggiornamento

Le origini del nome sono incerte. Secondo l’ipotesi più accreditata discende dalla combinazione dei termini latini sinus (ansa) ed ager (campo): infatti la parte più bassa del paese, sede dell’insediamento originario, si trova in una insenatura arginata. I primi insediamenti sono documentati a partire dalla Prima Guerra Punica (264-241 a.C.), quando un gruppo di Romani si stabilì lungo il corso del Naso, luogo apprezzato perché poco esposto ed allo stesso tempo ben collegato grazie al fiume navigabile. A partire dal Medioevo il paese divenne possedimento feudale di numerose famiglie notabili normanne e sveve, fino agli ultimi proprietari, gli Ioppolo, che ottennero il titolo ducale nel 1654. Dopo lo smantellamento del sistema feudale (metà dell’Ottocento) divenne libero comune.

Il castello feudale, che svetta su una collinetta con la sua torre ad orologio, fu residenza dei signori del luogo per molti secoli; ai piedi della collina si trova la grotta del Beato Diego, eremita che qui condusse una vita al servizio del Signore. Fra gli edifici sacri, di notevole interesse artistico è la chiesa madre (XIX secolo) dedicata a San Michele Arcangelo, che conserva un trittico in marmo attribuito al Gagini. La scultura raffigura la Madonna della Catena, San Giovanni e San Michele. Lungo la via principale, via Roma, si trovano i palazzi signorili: Palazzo Ioppolo e Palazzo Don Carluccio. Di valore artistico i ruderi del convento dei carmelitani (XV secolo). Nel 1982 è stato edificato il Monumento ai Caduti, opera dello scultore Giovanni Torres.

L’economia è ancora prevalentemente agricola: si coltivano agrumi, olive, uva e frutta; si allevano bovini, ovini, cinghiali e suini neri, dai quali deriva una cospicua produzione casearia ed un consistente commercio di carni. L’industria tessile è presente con calzaturifici e maglifici e risultano sviluppati anche il comparto turistico e quello artigianale.

in aggiornamento

Musei – Palazzo Salleo, acquistato dal Comune di Sinagra, ospita rassegne, convegni, mostre, dibattiti. Di fattura secentesca, esempio di barocco siciliano, ha subito diversi rifacimenti nel corso dei secoli.

Sacro e Profano – La manifestazione più sentita è la festa patronale di San Leone, la sera di Pasqua e l’8 maggio; il 13 agosto si tiene la Sagra delle Anguille.

Tra le specialità gastronomiche, gli involtini di maccheroni alla sinagrese.

in aggiornamento

Come arrivare

in aggiornamento

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