Identità Serradifalco
Amministrazione
SINDACO
Leonardo Burgio
In carica dal: 05/10/2020
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comune.serradifalco.cl.it
Serradifalco, paese delle Miniere e delle Tradizioni
Lago Soprano, chiamato anche lago Cuba: si tratta di un’area protetta situata all’interno del distretto turistico delle miniere. È una formazione tipica dei terreni carsici alimentata dalle acque piovane, originaria dei primi anni del Novecento. Tutta la zona è ricca di vegetazione e di fauna tipica delle aree lacustri, quali le tartarughe di lago.
Parco Urbano: è la grande area verde della città, dalla quale è possibile godere di un bellissimo panorama sul lago Soprano. Al suo interno, una ricca vegetazione e arbusti secolari di mandorle e ulivi.
Parco delle Rimembranze: piccolo parco situato di fronte la chiesa della Madonna del Carmelo. Al suo interno si svolgono la rappresentazione della nascita del bambin Gesù durante le festività natalizie e la commemorazione in ricordo dei caduti durante la Prima Guerra Mondiale, il 4 Novembre.
Toponomastica – Il nome con molta probabilità è legato alla presenza dei falchi che nidificavano nelle diverse alture del luogo. In zona è presente una rupe che porta da sempre il nome Serra del Falcone, e per un periodo Serradifalco ha avuto proprio il nome Serra del Falco (in latino è stato Serra Falci che, per l’appunto, significa Catena Montuosa del Falco).
Origini – L’Uomo si insediò nella zona durante la preistoria, come testimoniano le tombe sicane scoperte dagli archeologi in contrada Grottadacqua, dove sotto un rilievo è venuta alla luce anche una necropoli micenea con le tipiche tombe a camera. I primi documenti ufficiali che attestano l’esistenza del centro risalgono al XIII secolo, quando fu annoverato come ducato nei possedimenti del feudatario Berengario Angilieri, il quale ricevette queste terre in dono da Pietro I aragonese. Dopo alterne vicende, vari esponenti nobiliari si susseguirono alla guida del feudo, come il conte Giovanni Tommaso Moncada che nel 1493, a causa di una crisi economica interna, fu costretto a cedere il territorio a Nicolò de Barresio. In epoca successiva passò sotto l’egida di Antonino Rizono per ritornare qualche decennio dopo al casato dei Moncada. Passato più volte di mano, il feudo fu ceduto di nuovo a Francesco Graffeo, che dietro un lauto pagamento ricevette nel 1625 da Filippo IV il titolo di marchese di Serradifalco. Infine il paese entrò nei domini di Leonardo Lo Faso, che nel 1665 ricevette da re Filippo IV il titolo di duca di Serrafalco; il duca contribuì enormemente alla crescita del borgo, che guidò fino all’abolizione del feudalesimo.
Serradifalco contemporanea – Serradifalco oggi è un comune siciliano conosciuto come Paese delle Miniere e delle Tradizioni.
Centro storico – Storicamente il luogo di incontro degli abitanti di Serradifalco è rappresentato dalla piazza principale, chiamata Il Quadrato. Qui si incontrano le quattro strade principali: corso Garibaldi, via Duca, via Roma e via De Gasperi.
Architettura Religiosa
- Chiesa Madre: dedicata al culto di San Leonardo Abate, è stata costruita nel Settecento, ma il prolungarsi dei lavori la resero fruibile solo nel 1845. La facciata presenta un grande portone d’ingresso centrale affiancato da due piccole entrate sormontate dalle statue di San Leonardo e della Madonna Addolorata. L’interno ad unica navata custodisce opere degne di nota, come la statua in legno di San Leonardo scolpita da Giancarlo Viviano nel Seicento. Molto belli anche gli affreschi del Messina; suo anche il bassorilievo della Pietà sul portone centrale. La chiesa conserva, le reliquie del Santo a cui è dedicata, oltre a quelle di Santa Chiara, San Pasquale e San Vito.
- Chiesa di San Francesco da Paola: edificata nel Seicento, il suo culto è dedicato alla Madonna del Rosario. L’interno presenta una sola navata su piano rialzato e custodisce due cappelle dedicate a San Francesco e a Santa Germana di Cousin, oltre a due maestose riproduzioni della Concezione della Vergine, databili al 1800. La facciata è semplice, decorata con statue di santi, poste nelle nicchie.
- Chiesa dell’Immacolata Concezione: la struttura è del Settecento, fu voluta da don Ignazio Maria Lo Faso. Presenta un prospetto molto semplice ed è abbellita esclusivamente dagli stucchi che sormontano l’ingresso e la finestra centrale. Il campanile, invece, è incompiuto. All’interno si possono osservare le tele settecentesche del pittore Vito D’Anna, le statue dell’Immacolata Concezione, quelle raffiguranti la Fede con elmetto e la Carità.
- Chiesa della Madonna del Carmelo: nota anche con il nome A lu Priato’, ossia il Purgatorio, è stata costruita nel Settecento ed è dedicata alle anime del Purgatorio. La struttura è estremamente semplice e lineare, all’interno presenta un unico altare e le statue della Madonna del Carmelo e di Sant’Antonio Abate. Interessante il grande dipinto sulla parete di destra che raffigura le anime del Purgatorio.
- Chiesa di San Giuseppe: di recente costruzione (1925), custodisce molte statue lignee raffiguranti i santi, tra le quali quella del patrono, San Leonardo. Molto bello il complesso ligneo di Francesco Biancardi dedicato a San Giuseppe ed al Bambin Gesù.
Architettura Civile
- Palazzo Ducale: sorto vicino alla Chiesa Madre, si tratta della prima e antica residenza del Duca Lo Faso di Serradifalco.
- La Testa di l’acqua: si tratta di un antico abbeveratoio, oggi fontana, dove i contadini di un tempo portavano a bere gli animali.
Secondo una leggenda vicino al largo Fonte, nei pressi della fontana “Testa di l’acqua” che sbuca fra le aiuole, ogni sette anni a mezzanotte in punto prende vita una fiera magica alla quale partecipano dei personaggi invisibili.
- Palazzo dell’ex Fascio. Edificato in epoca fascista, fu sede di scuole fino agli anni Ottanta.
- Palazzo Barone Piazza: sorge in posizione frontale rispetto al palazzo ducale, è dotato di una splendida facciata.
- Monumento per tutte le Vittime del Terrorismo: si tratta di un’opera di recente costruzione (2004) da parte dell’artista Oscar Carnicelli, che ha lo scopo di ricordare soprattutto gli attentati alle Torri Gemelle, del 2001, e a Nassiriya, nel 2003. Molto suggestivo lo spacco creato sulla parete della struttura, a testimonianza dell’odio e del dolore prodotto dagli atti terroristici.
- Monumento a Papa Giovanni XXIII: statua in bronzo che rappresenta il beato pontefice, a sua memoria.
- Monumento a San Leonardo: si trova nell’omonima piazza di recente costruzione; è dedicato al patrono della città per opera della nota ostetrica del paese tale Concettina Murana, che volle finanziarla per devozione al Santo.
- Monumento a San Giovanni Bosco: costruito nel 1986, il mezzobusto in bronzo raffigura il fondatore dell’ordine dei Salesiani.
- Monumento ai minatori: si trova presso la villetta del minatore, un’area verde in pieno centro storico; è dedicato a tutti i minatori caduti sul lavoro.
- Eremo Don Calogero Limone: luogo di accoglienza e preghiera, nato nel 1997, è il posto ideale per la meditazione ed il riposo, in uno scenario paesaggistico molto suggestivo. Creato dal geometra Carmelo Schillaci in collaborazione con padre Vincenzo Sorce, custodisce interessanti opere di arte moderna.
Sono presenti altri edifici e monumenti storici di rilevanza culturale:
Chiesa del Collegio di Maria; Chiesa del Calvario; Chiesa della Santa Croce; Cappella Marici; Piazza San Leonardo; Palazzo di Città; Piazza il Quadrato.
Siti Archeologici
Contrada Grottadacqua: sito di natura rurale, è situato su una collinetta a forma di cresta di gallo, detta Lu vanzu. Gli scavi hanno portato alla luce una necropoli databile all’epoca di Micene e molti resti di agglomerati agricoli appartenenti all’Età del Rame, del Bronzo, ma anche del Neolitico.
Per secoli l’economia di Serradifalco si è basata sull’estrazione di zolfo dalle miniere del luogo: la Miniera Bosco della Montecatini-Edison ha funzionato fino alla fine degli anni Ottanta del Novecento. Oggi si basa prevalentemente sull’agricoltura, con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e frutta in genere. Importante anche l’artigianato, con la lavorazione di ferro, legno, vetro e l’arte del ricamo.
Evoluzione demografica – Dal censimento del 1860 ad oggi Serradifalco ha sostanzialmente mantenuto lo stesso numero di abitanti, toccando però picchi di 10.000 unità agli inizi del XX secolo.
Etnie e minoranze – Gli stranieri residenti a Serradifalco al 1° gennaio 2016 sono 175 e rappresentano il 2,9% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 66,3% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Tunisia (9,7%).
Biblioteche – Biblioteca Comunale, Largo Fonte n. 1
Teatri – Teatro De Curtis, Via Cavalieri di Vittorio Veneto. Dedicato al grande Antonio De Curtis (in arte Totò), come è facile intuire dalle sculture che lo raffigurano poste nella sala d’ingresso, il teatro è luogo di rappresentazioni e spettacoli di ogni genere. In estate, la scalinata antistante, viene utilizzata per recite all’aperto.
Sacro e Profano – Settimana Santa. Pasqua. Molto sentiti i riti della settimana pasquale in paese. La Domenica delle Palme, dopo la benedizione, i Dodici Apostoli sfilano in processione per il centro storico. Il mercoledì Santo si svolge il tradizionale corteo storico con la sfilata per le vie cittadine di personaggi, pubblici e non, in vestiti d’epoca; a seguire viene messa in scena l’Ultima Cena e la Passione di Cristo con il processo a Suo carico. Il giovedì Santo, di buon mattino, le statue dell’Addolorata, di San Giovanni e della Maddalena vengono portate in processione e nel pomeriggio si svolge la lavanda dei piedi. Il venerdì Santo la corporazione degli artigiani sfila con la tipicaannacata, verso i sepolcri seguita dalla Scinnenza, ossia la crocifissione, sul Calvario, e la Via Crucis. Festa di San Giuseppe, la terza domenica di Maggio. In onore del Santo, la categoria degli artigiani organizza la festa predisponendo la caratteristica Tavulata di San Giusè, ossia una tavola imbandita alla quale siedono, per quasi tutto il giorno, personaggi rappresentanti la Madonna, San Giuseppe e il Bambinello. In serata si svolge la processione della statua del santo accompagnata da bande musicali e spettacoli di fuochi artificiali. Festa di San Leonardo, la seconda domenica di Agosto. Il giorno dedicato al culto del Santo è il 6 Novembre, ma, come di uso nella regione, la festa si svolge in un periodo di ferie dal lavoro in modo tale da dare la possibilità ai cittadini emigrati di parteciparvi. Festa di Maria Santissima Addolorata, la terza domenica di Settembre. Festa dedicata alla protettrice dei minatori che si recavano presso la piccola cappella votiva a lei dedicata prima di andare al lavoro. La statua della Madonna viene portata a spalla dai minatori per le vie cittadine, e non mancano gli accompagnamenti musicali della banda del paese e gli spettacoli pirotecnici. Molto sentita anche l’Ottava, ossia l’abitudine, di uso comune in Sicilia, di festeggiare nuovamente il Santo venerato otto giorni dopo il giorno canonico prestabilito. Sagra della salsiccia e delle stigghiole, a Settembre. Degustazione della salsiccia e delle stigghiole, ovvero le interiora di capretto arrotolate nel lardo e cucinate sulla brace. Natale, 24 Dicembre – 6 Gennaio. Durante le festività natalizie assolutamente da non perdere i presepi allestiti in varie zone del paese, primo fra tutti quello vivente in Contrada Balate; ivi ha termine la processione dei Re Magi che si svolge il giorno dell’Epifania per le vie del paese.
Serradifalco gode di un’ottima tradizione culinaria, che spazia dai prodotti caseari alla frutta secca quali mandorle e pistacchi, oltre al vino ed ai dolci. Tipica preparazione della festa dell’Immacolata sono gli ’nciminati, ossia impasti di pane con spezie e semi di finocchio conditi con un filo d’olio, mentre il giorno della commemorazione dei defunti si usa preparare i muffuletti, panini imbottiti con acciughe, ricotta o carne. Tradizionali del luogo sono anche lestigghiole, budelline di capretto arrotolate nel lardo e aromatizzate con il prezzemolo prima della cottura sulla brace. E ancora, tra i dolci si annoverano i cuddureddi, ovvero ciambelline dolci fritte.
- Domenico Lo Faso Pietrasanta (1773 -1863), Duca di Serradifalco, Archeologo e Letterato. Sue molte opere su monumenti e siti archeologici siciliani, nei quali si trovò a svolgere diverse operazioni di scavo. Nella Rivoluzione del 1848 ricoprì il ruolo di presidente della Camera e poi di Ministro degli Esteri, oltre a quello di senatore del Regno d’Italia per i Savoia.
- Leonardo Insalaco (1884), Poeta. Autore di moltissime poesie dialettali, venne nominato dalla famiglia reale, in visita nel territorio nisseno, guardia forestale. Ignoto il luogo e la causa della sua morte.
- Luigi Arnone (1921), Politico. Arruolatosi nei bersaglieri, prese parte a varie operazioni di guerra per poi dedicarsi all’insegnamento. Ricoprì l’incarico di senatore e di segretario del Senato negli anni Settanta.
- Padre Giuseppe Ingrao (1929 – 1988), Sacerdote. Dedicò tutta la sua vita alle missioni di volontariato a fianco degli ultimi in Madagascar, dove trovò anche la morte a seguito di un incidente stradale.
- Antonino Migliore (1946), Vescovo. Dopo gli studi a Caltanissetta, venne nominato sacerdote nel 1969. Condusse la vita di uomo di Chiesa principalmente in Brasile, dove diventò parroco di Piracicaba e poi di Coxim. Di quest’ultima, appena diventata diocesi nel 2001, diventò il primo vescovo per nomina di Giovanni Paolo II.
- Giovanni Giambra (1951), Scultore. Nato da una famiglia di contadini, imparò l’arte artigiana della lavorazione del gesso e del legno. Iniziò, così, gli studi di falegnameria ed ebanisteria approfondendo in Francia le tecniche di base e le lavorazioni più particolari. Sua la scultura in pietra Le anime degli artigiani, offerta al Circolo degli Artigiani della città e ivi custodita.
Come arrivare
In auto da Catania basta imboccare la A19 in direzione della Strada Statale 640 a Villarosa, poi prendere l’uscita Caltanissetta e infine seguire la Strada Statale 640, la Strada Provinciale 40/SP40 e la SS122 in direzione di Vicolo Arena a Serradifalco; da Palermo bisogna invece seguire la E90, A19 e E932 in direzione della Strada Statale 640 a Villarosa, poi prendere l’uscita Caltanissetta da A19/E932 e seguire la Strada Statale 640, Strada Provinciale 40/SP40 e SS122 in direzione di Vicolo Arena a Serradifalco. L’aeroporto più vicino è quello di Catania “Fontanarossa”, che dista circa 122 km. A Serradifalco è presente una stazione ferroviaria; è possibile usufruire di un servizio di collegamento tramite autobus fornito da Sais e Ast, Azienda Siciliana Trasporti.