Identità Savoca

Amministrazione

SINDACO

Massimo Stracuzzi

In carica dal: 05/10/2020

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comunesavoca.gov.it

Savoca, la rocca del Sambuco

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Il suo nome si deve ad una particolare vegetazione che cresce rigogliosa nella zona: in dialetto siciliano il savucu è infatti il sambuco. Altre ipotesi, invece, considerano il nome di Savocauna derivazione dalla parola araba sabak (unione), poiché il centro sarebbe stato il risultato dell’unione dei castelli presenti nella zona. La leggenda sull’origine del paese narra, infine, che Savoca sia stata fondata dai Pentefur, comunità dalle sconosciute origini che si stabilì nel luogo dove oggi sorge il quartiere chiamato, appunto, Pentifurri. Le prime testimonianze certe dell’edificazione del borgo risalgono, però, all’inizio dell’XI secolo, quando Savoca fu fondata da Ruggero II. Sotto la dominazione araba fu costruito il castello saraceno (oggi in rovina) attorno al quale si sviluppò il paese, all’interno di una fortificazione che ne faceva una terra murata di considerevoli dimensioni. Per molti secoli Savoca fu un centro fiorente e molto popoloso, fino al XIX secolo quando iniziò invece una fase di declino.

Molte sono le testimonianze architettoniche del paese; tra le più prestigiose ricordiamo la chiesa madre, di impianto quattrocentesco a tre navate, anche se sono stati rinvenuti affreschi di epoca anteriore. Al suo interno vennero mummificati i corpi di alcuni esponenti della nobiltà savocese, oggi conservati nella cripta del convento dei frati cappuccini.

In passato l’economia locale aveva come punto di forza il commercio della seta, oggi tramontato per lasciare spazio all’agricoltura ed all’allevamento di bovini; rinomata è la produzione vinicola.

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Musei – Il museo storico etno-antropologico raccoglie gli strumenti di vita contadina oltre a reperti rari come manoscritti e stemmi nobiliari del luogo; tra questi le fotocopie dei più antichi documenti che attestano l’esistenza del paese, le Collectorie (XIII secolo), i cui originali sono custoditi in Vaticano.

Sacro e Profano – Caratteristica manifestazione popolare è la festa di agosto in onore di Santa Lucia, patrona del paese, durante la quale gli abitanti inscenano una vivace rappresentazione che ha come protagonisti una bambina, che impersona la martire, e u diavulazzu che indossa una maschera lignea del XVII secolo.

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Come arrivare

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