Identità Santa Domenica Vittoria
Amministrazione
SINDACO
Giuseppe Patorniti
In carica dal: 11/06/2018
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comunesantadomenicavittoria.gov.it
Francesco Spartà
Deleghe:
Vicesindaco – Personale, Ecologia ed Ambiente – Verde Pubblico – Autoparco – Nettezza Urbana – Servizi Fognari e Depurativi – Servizio Idrico e Bevai Pubblici – Illuminazione Pubblica – Economato – Formazione Professionale – Servizi Demografici ed Elettorali – Servizio di Leva Militare – Polizia Locale ed Autorizzazioni di Polizia – Commercio ed Esercizi Pubblici
Carmela Lucia Salpietro
Deleghe:
Pubblica Istruzione – Servizi Sociali – Sport – Turismo – Igiene e Sanità
Alessandra Baratta
Deleghe:
Acquedotti Rurali – Zootecnica – Agricoltura – Stalle Sociali – Viabilità Rurale – Parchi Urbani e Sub-Urbani
Santa Domenica Vittoria, in onore della Principessa
Il parco dei Nebrodi mostra un ampio patrimonio naturalistico: le querce dagli alti fusti ricche di frutti; i faggi dal tronco imponente e dalla chioma folta; le piante selvatiche che popolano il bosco; i ciuffi di cespugli disposti naturalmente ad arte. Una riserva naturale da conoscere e preservare.
Il nome, secondo la leggenda, deriverebbe dall’apparizione di Santa Domenica ad un pastorello nel luogo dove fu poi fondata la chiesa. La sua storia è legata ad alcune illustri famiglie siciliane, come gli Spadafora ed i principi di Villafranca. La prima traccia documentaria riguardante il feudo di Santa Domenica risale al 1628, quando la famiglia Pagano lo acquistò dal Marchese di Roccella. I contadini che ne coltivavano le terre eressero, proprio al margine della via di comunicazione tra Messina e Catania, una cappella dedicata alla Santa. Il feudo, che iniziava a popolarsi attorno al piccolo luogo di culto, appartenne ai Pagano fino al 1710; fu poi ereditato nel 1726 da Vittoria Di Giovanni, che sposò il cugino Domenico Alliata, principe di Villafranca e governatore di Messina. La donna si impegnò assiduamente per lo sviluppo del piccolo centro e curò la costruzione di una chiesa nel luogo di culto dedicato a Santa Domenica, accanto alla torre feudale di sua proprietà. Dotò la chiesa del necessario corredo liturgico, di un fonte battesimale con stemma e di una rendita annua per garantirne il mantenimento; beneficò inoltre di lasciti gli abitanti del luogo. Questi ultimi aggiunsero pertanto al nome originario del feudo il nome Vittoria, in onore della principessa. Divenne comune autonomo a metà Ottocento.
Centro della vita del paese è, oltre al prestigioso palazzo comunale, la chiesa madre.
L’economia si basa soprattutto sull’agricoltura (soprattutto nocciole) e l’allevamento di ovini, suini e bovini di razza bruno-alpina, protagonisti anche della fiera del bestiame che si svolge a settembre.
in aggiornamento
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Sacro e Profano – In estate il piccolo centro si anima con le celebrazioni dei Santi patroni: la Festa di Santa Domenica, che si tiene nell’ultima domenica di agosto, e la Festa di Sant’Antonio Abate, la prima domenica di settembre.
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Come arrivare
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