Santa Cristina Gela è un paese di origine albanese; i primi insediamenti risalirebbero intorno al 1691 e sarebbero proprio da attribuire ad una colonia di Albanesi che inizialmente chiamarono questa terra solo con il nome di Santa Cristina. Il dialetto albanese, così come gli usi e costumi di questo popolo, sono tutt’ora riconoscibili nella cultura locale che solo con il tempo ha acquisito il nome completo di Santa Cristina Gela, dopo essere appartenuto alla famiglia dei nobili Naselli, duchi di Gela, che aggiunsero al paese l’apposizione. Attualmente i suoi abitanti parlano l’arbëreshë, una variante locale della lingua albanese. Il feudo di Santa Cristina Gela, in quanto luogo di stazionamento di colonie greco-albanesi in Italia, è stato oggetto di studio e di interesse da parte di molti scrittori che nelle loro opere ne hanno riportato la storia e l’edificazione. Si ricorda Vito Amico con il suo Lexicon Topographicum Siculum edito a Catania nel 1759, e Giuseppe La Mantia con l’opera I capitoli delle colonie greco-albanesi di Sicilia, pubblicata a Palermo nel 1904.

L’economia locale si basa principalmente sulla viticoltura e sulla produzione e coltivazione di olio, cereali, frutta e foraggio. Il paese poi è rinomato per i formaggi tipici, preparati secondo metodi e tradizioni antiche con ingredienti del tutto naturali; celebre anche il pane di Santa Cristina da Gela, lavorato a mano ed esportato in tutta la provincia di Palermo.

Sacro e Profano – Tra le manifestazioni e le ricorrenze festeggiate a Santa Cristina Gela si segnalano la Festa di San Giuseppe il 19 marzo e la festa della patrona Santa Cristina il 24 luglio. Durante le feste si usa preparare i cannoli siciliani in gran quantità.