Identità San Pietro Clarenza
Amministrazione
SINDACO
Enzo Santonocito
In carica dal: 05/06/2020
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comunesanpietroclarenza.it
San Pietro Clarenza, Architettura di armonici contrasti
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L’etimologia del nome è legata alla storia del paese. Inizialmente chiamato San Pietro, in ragione della devozione degli abitanti per il Santo, nel 1779 aggiunse al toponimo Clarenza per volere del nobile che la acquisì: il barone Giuseppe Marino Clarenza, che lo scelse per onorare il proprio casato nobiliare. La prima attestazione storica dell’esistenza del borgo risale al 1316 e si tratta di un’iscrizione latina incisa sul portale della chiesa di Santa Caterina, patrona del paese. Le origini del comune sono però molto più antiche; con molta probabilità infatti risalgono ai primi secoli dell’epoca medievale, in coincidenza con l’arrivo degli Arabi in Sicilia. Il primo nucleo abitativo era proprietà di Giovanni Andrea duca di Massa, che aveva acquisito le terre dai regi ministri nel 1664. In seguito il feudo fu ceduto ad Antonio Reitano, divenuto principe nel 1648. Le terre passarono poi in dote alla famiglia Pietrasanta e successivamente, nel XVIII secolo, alla casa Paternò dei principi di Biscari. Come gli altri comuni della zona, San Pietro Clarenza subì sia i devastanti effetti dell’eruzione dell’Etna del 1669 sia le drammatiche conseguenze del terremoto che nel 1693 lo distrusse totalmente; gli abitanti tuttavia si rifiutarono di abbandonare la zona ed il paese fu ricostruito e diviso in sei quartieri, ognuno dedicato al Santo cui era intitolata la chiesa dell’area, ad eccezione di Maddi e Carcara.
Il centro si contraddistingue per il gran numero di edifici costruiti in stile tardo-barocco e per il forte contrasto di colori: basse case di pietra lavica scura si inseriscono tra gli edifici imbiancati; un prezioso esempio di tale contrasto è la chiesa di Santa Caterina, dove la bianca struttura interna si contrappone cromaticamente al sagrato ricoperto anch’esso di pietra lavica nera. Altri monumenti di indubbio valore architettonico sono i palazzi signorili risalenti al XVIII secolo, tra cui il caseggiato Mannino, e la chiesa di Santa Maria delle Grazie.
L’economia di San Pietro Clarenza è basata principalmente sulla coltivazione di agrumi, fichi d’India e sulla produzione di olio e di vino; molto sviluppato l’artigianato locale, specializzato nella lavorazione dei ricami.
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Sacro e Profano – Tra le ricorrenze più sentite si annovera la festa patronale, il 25 novembre, mentre le processioni della Madonna delle Grazie e di San Giuseppe si svolgono rispettivamente il 2 luglio ed il 19 marzo. Tra gli eventi folkloristici invece è particolarmente apprezzato il carnevale, durante il quale si alternano le sfilate dei carri e di gruppi in maschera. In autunno si svolgono la Sagra della Salsiccia e la Sagra della Scacciata (una focaccia con ripieno di formaggio, broccoli o pomodoro).
Prodotti culinari tipici sono i cassateddi di Pasqua e gli aceddi ccu l’ova, dolci pasquali, e la mostarda preparata con fichi d’India.
- Nel comune vissero due illustri personaggi appartenenti alla famiglia dei Comes: lo scienziato Salvatore (1880-1954), professore di zoologia all’Università di Palermo ed il letterato Salvatore (1912-1973), Direttore Generale dell’Istruzione Universitaria in Italia e scrittore di alcuni saggi critici.
- Giorgio Siculo, monaco e teologo italiano
- Beato fra’ Pietro Privitera, monaco
Come arrivare
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