Identità San Pier Niceto
Amministrazione
SINDACO
Luigi Pietro Calderone
In carica dal: 13/06/2017
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comune.sanpierniceto.me.it
Avv. Francesca Pitrone
Deleghe:
Vicesindaco – Pari Opportunità – Politiche Culturali e Politiche Giovanili – Contenzioso – Servizi Sociali
Girolamo Alessandro Cambria
Deleghe:
Servizi Cimiteriali – Ecologia – Acquedotto e Servizi Idrici – Territorio e Viabilità – Bilancio – Tributi – Patrimonio
Avv. Francesco Certo
Deleghe:
Attività Produttive – Spettacolo, Sport e Turismo – Beni Culturali – Pubblica Istruzione – Programmazione Comunitaria 2014/2020
San Pier Niceto, il paese dei Moncada
in aggiornamento
Il primo nucleo abitativo fu fondato dagli Arabi (secoli IX/XI) che si stabilirono nelle attuali contrade di Porticelli, Gallo e Quattrofacce in quanto zone nascoste e riparate da possibili attacchi provenienti dal mare. Successivamente subì l’influsso dei dominatori Normanni, Svevi, Francesi ed Aragonesi, come testimoniano ancora oggi alcune usanze e termini dialettali. Dal 1628 divenne una contea e fu proprietà della nobile famiglia Moncada, che diede un notevole impulso allo sviluppo del territorio. L’attuale conformazione urbana e gran parte dei conventi presenti nella zona risalgono al XVII e XVIII secolo. Dal 1861 divenne un comune indipendente, emancipandosi da Monforte San Giorgio al quale era fino ad allora aggregato con il nome di San Pier Monforte. La denominazione attuale, attribuita con regio decreto nel 1875, ha origini incerte: Niceto potrebbe derivare sia da nucidda (nocciola), frutto di cui la zona è ricca, sia dal termine greco nike (vittoria), in riferimento alla lotta fra Arabi e Bizantini, vinta da questi ultimi.
Fra gli edifici sacri si annoverano la chiesa di San Francesco di Paola, con annesso convento di Santa Maria Maggiore (del 1634) e la chiesa del Carmine (del XVII secolo), che faceva parte dell’omonimo convento ora demolito.
L’economia è prevalentemente agricola: la zona intorno al torrente Niceto, fertile per la presenza di argilla e silice e facilmente irrigabile, ha consentito lo sviluppo delle colture di cereali, uva da mosto, agrumi ed olive. Particolarmente fiorente è l’allevamento di ovini e bovini ed il conseguente settore caseario; di tutto riguardo anche la produzione delle mele lappede.
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Biblioteche – La chiesa di Sant’Antonio, oggi sconsacrata, ospita la biblioteca comunale.
Sacro e Profano – Tra le manifestazioni più suggestive risalta l’Infiorata, organizzata ogni anno il giorno del Corpus Domini con grande afflusso di visitatori. Il patrono, San Pietro, si festeggia il 29 giugno con una processione. Dal 1997 nella contrada San Pier Marina si svolge la Sagra della Melanzana, che ha il proposito di tenere vive le tradizioni agricole della comunità. L’ortaggio, di origine araba, ha rappresentato in passato una sostanziale fonte di reddito per l’economia sanpietrese. Ad agosto si svolge poi la Sagra del Sampiroto, biscotto preparato con finocchio selvatico, anice e sesamo.
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Come arrivare
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