Identità San Filippo del Mela
Amministrazione
SINDACO
Avv. Giovanni Pino
In carica dal: 11/06/2018
Deleghe:
Bilancio – Ambiente
Sito istituzionale
www.comune.sanfilippodelmela.me.it
Avv. Antonella Di Maio
Deleghe:
Vice Sindaco – Rapporti con il Consiglio Comunale – Pari Opportunità – Sport, Turismo, Spettacolo e Cultura – Sviluppo Economico – Contenzioso
Antonio Scalzo Andrea
Deleghe:
Lavori Pubblici, Urbanistica e Edilizia – Mobilità – Pianificazione Urbana – Servizi Cimiteriali – Servizio Idrico – Risanamento Urbano – Riqualificazione e Ricucitura Periferie – Igiene e Sanità
Stefano Sindona
Deleghe:
Politiche per i Servizi Sociali – Associazionismo, Volontariato e Solidarietà – Pubblica Istruzione – Politiche della Famiglia, Giovani, Educative e Tempo Libero – Politiche del Lavoro
Angela Pizzurro
Deleghe:
Politiche per i Servizi Sociali, l’Associazionismo, il volontariato e la solidarietà, Pubblica Istruzione, Politiche della Famiglia, giovani, educative e del tempo libero, Politiche del Lavoro.
San Filippo del Mela, l’abbazia sul Mela
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Il piccolo borgo rurale di Corriolo fu popolato dal VI secolo a.C., così come quello di Archi, sede logistica dei dominatori romani, che nel bacino formato dal vicino torrente Floripotema riuscirono a contenere le trecento navi della flotta di Pompeo che combatté a Milazzo contro Ottaviano (36 a.C.). I Normanni costituirono poi un feudo attorno al monastero di San Filippo, nucleo primigenio dell’attuale borgo. L’origine del paese risale proprio all’edificazione di San Filippo, voluta dal gran conte Ruggero d’Altavilla nell’XI secolo d.C. La situazione rimase pressoché immutata fino al suo abbandono da parte della comunità religiosa nel XV secolo e ad una serie di catastrofici eventi alla metà di quello successivo: un terremoto e due pestilenze causarono infatti il declino inesorabile della cittadina. Nel 1860 il comune fu teatro di cruente battaglie fra l’esercito garibaldino e quello borbonico; nel 1877, ormai parte del Regno d’Italia, acquisì la denominazione attuale che fa ovviamente riferimento all’abbazia ed al fiume Mela. Nel XIX secolo si sviluppò inoltre una fiorente attività manifatturiera: filande per la lavorazione della seta e stabilimenti per la produzione della calce e del gesso. La nascita dell’area industriale fu favorita anche dallo sviluppo delle infrastrutture ferroviarie (1890-1894), mentre negli anni Trenta fu edificato il polo scolastico. Durante la Seconda Guerra Mondiale il paese subì un depauperamento generale: parte della popolazione venne chiamata alle armi e l’abitato, presidio delle forze tedesche, fu danneggiato dai bombardamenti americani.
Tra gli edifici di maggiore rilievo artistico si segnala l’ex palazzo comunale, edificato in stile neoclassico alla fine dell’Ottocento. Poco distante sorge il duomo, dedicato ai Santi Apostoli Filippo e Giacomo, edificato alla fine del Settecento sui resti dell’abbazia basiliana di fondazione normanna di cui non è rimasta traccia. È qui custodita anche la settecentesca statua della Madonna del Carmelo, patrona della città.
Il comune vanta oggi un’economia prevalentemente agricola, con colture intensive di ulivi, agrumi e vigneti. Oltre a questi, esiste una rilevante produzione di frutta e la coltivazione in serra di diversi tipi di ortaggi. Le prime due unità della Centrale Termoelettrica di San Filippo del Mela entrarono in funzione nel 1971; nei successivi cinque anni seguì l’attivazione delle altre quattro. La centrale ha favorito un notevole incremento delle piccole attività industriali ed artigianali in tutto il bacino del Mela. L’attuale complesso ha una capacità produttiva totale pare a 1.280 MW ed alimenta il complesso industriale di Milazzo, oltre alla vasta area della fascia costiera. Nel dicembre del 2003, a seguito del black-out che ha oscurato l’intera penisola, il Presidente della Repubblica ha emanato un decreto legge per il mantenimento in servizio della centrale, onde evitare nuove interruzioni della fornitura elettrica in questa parte della rete nazionale.
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Musei – Per conservare la memoria delle antiche usanze locali è sorto, presso la sede dell’ex Municipio, il Museo delle Tradizioni Popolari, che raccoglie strumenti ed utensili della civiltà contadina.
Sacro e Profano – La festa patronale si tiene il 16 luglio: l’effigie della Madonna del Carmelo è portata in processione per le vie del centro storico. Molta partecipazione richiamano anche i riti pasquali: la Sacra Rappresentazione si avvale di centocinquanta persone, tra attori e comparse, che mettono in scena la Passione e la Morte di Gesù.
Un’ulteriore attrattiva di San Filippo del Mela è costituita dalla sua tradizione gastronomica: nei secoli si è tramandata una particolare ricetta, quella del pisci stoccu a trappitara, stoccafisso cucinato secondo l’uso dei trappitari, ovvero i lavoratori dell’antico frantoio.
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Come arrivare
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