Identità Sambuca di Sicilia
Amministrazione
SINDACO
Leonardo Ciaccio
In carica dal: 11/06/2018
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comune.sambucadisicilia.ag.it
Arch. Giuseppe Cacioppo
Deleghe:
Vicesindaco – Bellezza e Saperi – Decoro Urbano – Cultura e Beni Culturali – Turismo, Sport e Spettacolo – Acqua Pubblica
Ing. Sario Arbisi
Deleghe:
Urbanistica e Piano Regolatore – Territorio e Ambiente – ARO Servizio Rifiuti – Attività Produttive e SUAP, Commercio – Politiche Giovanili – Viabilità – Verde Pubblico
Giovanna Casà
Deleghe:
Bilancio e Finanze – Istruzione e Formazione – Agricoltura e Politiche Comunitarie – Innovazione, Risorse Tecnologiche e Digitalizzazione – Lavoro – Affari Generali – Legalità – Pari Opportunità
Gianfranco Bonsignore
Deleghe:
Politiche Socio-Assistenziali della Salute e dell’Integrazione – Trasporto Pubblico Locale e Scolastico – Qualità della Vita – Edilizia Popolare – Servizi Cimiteriali – Randagismo
Sambuca di Sicilia, dal Castello al Teatro
I ruderi del fortino arabo di Mazzallakkar si trovano a ridosso delle acque del lago Arancio, nella zona dei Mulini e per quasi sei mesi all’anno rimangono parzialmente sommersi dalle acque. Probabilmente realizzato dopo l’anno 830, il fortino serviva per difendere il territorio attorno al Castello di Zabut. Il fortino ha una forma quadrangolare, i torrioni sono dotati di feritoie e l’altezza delle mura raggiunge circa i 4 metri.
L’origine dell’antico nucleo abitativo risale alla conquista araba dell’isola; infatti, secondo la leggenda il toponimo deriva dal nome dell’emiro Al Zabut (Lo Splendido), che nella città fece erigere un castello per difendere il territorio dagli attacchi nemici. Alla fine del XII secolo gli Arabi furono sconfitti ed il centro fu ceduto al monastero di Monreale con il nome di Raha al-Zabuth (ovvero Casale di Zabuth). Dopo alterne vicende il borgo entrò nei possedimenti dei Barberini di Roma, mentre nel 1570 passò sotto l’egida della famiglia Beccadelli di Camporeale. Il sito riuscì ad ottenere la piena indipendenza solo nel 1666 quando divenne un principato autonomo. Fu il regime fascista, infine, nel 1928, a dare al comune il suo attuale nome, così Sambuca Zabut fu cambiato in Sambuca di Sicilia. La città di Sambuca di Sicilia è gemellata con quella di Winter Haven negli USA dal 1984, in occasione dei Mondiali di Sci Nautico.
Sacro ed arte si intrecciano per le vie del borgo; tra i monumenti più importanti si annoverano la chiesa madre, intitolata a Maria Santissima Assunta ed edificata su una parte dell’antico castello di Zabut; la chiesa del Carmine del 1530, recentemente ristrutturata; il fortino di Mazzalakkar, che possiede una forma quadrangolare e torrioni circolari. Degni di nota sono anche il collegio di Maria, imponente edificio in pietra tufacea dotato di un artistico chiostro, fondato alla fine del Quattrocento per l’educazione delle fanciulle, ed il Teatro Comunale l’Idea, realizzato tra il 1848 ed il 1851. Un’altra imponente costruzione è il Palazzo Panitteri, originariamente adibito a fortezza ed appartenuto a tre ricche famiglie: Truncali, Panitteri ed Amodei.
Tracce della dominazione araba sono visibili anche in un quartiere che si sviluppò attorno a sette vicoli caratteristici tortuosi ed umidi chiamati Vicoli Saraceni o, nel dialetto locale, li setti vaneddi.
L’economia di Sambuca di Sicilia è prevalentemente agropastorale grazie alla coltivazione di cereali, olivi, vigneti e mandorleti. Tra le specie di olive coltivate spiccano la Nocellara del Belice, la Biancolilla e la Giarraffa. Il vino rappresenta una realtà molto importante per la città, che vanta etichette note in tutto il mondo, la presenza di sedici cantine e tre marchi DOC. Gode di particolare interesse paesaggistico il lago Arancio, ubicato nella Valle dei Mulini, che ha fatto da scenario a diversi campionati di sci nautico di livello mondiale.
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Musei
– Il Museo archeologico di Palazzo Panitteri, inaugurato nel 2013, raccoglie pregiati reperti provenienti dal sito archeologico di Monte Adranone. Emblema del museo è la Demetra dalle Belle Chiome.
– Il Museo delle sculture tessili di Sylvie Clavel, sito nelle stanze dell’ex monastero di Santa Caterina, ospita le opere dell’artista francese.
– La pinacoteca dell’Istituzione Gianbecchina, sorta nel dicembre 1997, espone alcune opere donate dal maestro alla sua città natale e rappresenta per Sambuca un laboratorio permanente in cui nascono e maturano progetti artistici e culturali che mirano valorizzazione delle potenzialità del territorio e alla promozione del turismo.
Biblioteche − Biblioteca comunale Vincenzo Navarro, via Pietro Caruso n. 1.
Teatri – Il Teatro Comunale l’Idea è il simbolo della cultura e della passione del popolo di Sambuca di Sicilia. La struttura originaria, costruita tra il 1848 ed il 1851 da artigiani locali a spese di un gruppo di borghesi, è stata danneggiata dal terremoto che nel 1968 ha colpito la valle del Belice. Per questo motivo ha subito un lungo restauro ed oggi è tornato alla città in tutto il suo splendore e con un cartellone ricco di eventi e spettacoli. Possiede la caratteristica forma a ferro di cavallo, tre ordini di palchi, la platea ed un ampio palcoscenico.
Sacro e Profano – Santo patrono di Sambuca è San Giorgio, che viene celebrato il 23 aprile con un dolce tipico, la zabbinata, ovvero la ricotta fumante preparata dai pastori. Tra le altre manifestazioni popolari si segnala la Sagra del Frumento, che si svolge nel mese di agosto con l’intento di far conoscere i prodotti tipici del luogo come i muffuletti, panini caldi ricchi di ricotta, olio, sale e pepe. La terza domenica di maggio è invece dedicata ai festeggiamenti in onore di Maria Santissima dell’Udienza, che durano un’intera settimana e prevedono una pittoresca corsa di cavalli lungo le vie del paese e la Santa Processione. La notte di San Lorenzo è caratterizzata dall’evento dal nome Calici di Stelle, legato all’enogastronomia, in particolare al buon vino locale con le degustazioni delle diverse cantine. Di particolare interesse è poi la Fiera Tradizionale, che si tiene il 21 settembre e contempla la vendita del bestiame.
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Come arrivare
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