Identità Salemi
Amministrazione
SINDACO
Domenico Venuti
In carica dal: 29/04/2019
Deleghe:
Sito istituzionale
www.salemi.gov.it/comune.html
Calogero Angelo
Deleghe:
Vice Sindaco – Lavori Pubblici – Urbanistica – Manutenzione – Ecologia – Servizi Cimiteriali – Patrimonio
Gasparina Gandolfo
Deleghe:
Servizi Sociali – Pari Opportunità – Pubblica Istruzione
Giuseppe Maiorana
Deleghe:
Culture e Partecipazione – Sport, Turismo e Spettacolo – Politiche Giovanili e Politiche europee
Leonardo Bascone
Deleghe:
Bilancio e Finanze – Tributi – Personale – Randagismo – Attività Produttive
Salemi, luogo di pace
Il Castello Normanno, in stile normanno, risale al 1077, fu rimaneggiato da Federico II di Svevia nel XIII secolo. Sorge su preesistenti fortificazioni greco-romana-araba.
Abitato in epoca antica dagli Elimi, fu luogo di contesa tra le città di Selinunte e Segesta nell’XVIII secolo a.C. Conobbe un periodo di crescita sotto il dominio degli Arabi; a questi si deve il nome della città, battezzata Salaam (pace, salute), e l’introduzione di diverse coltivazioni tra cui arance, limoni, pesche, albicocche, riso, pistacchio e melanzane, oltre a spezie come zafferano, cannella e zenzero. Il centro urbano nacque in età normanna, in concomitanza con la costruzione di un castello voluto da Ruggero d’Altavilla. Dopo la breve parentesi della dominazione sveva, la zona passò sotto il governo degli Angioini, che ridussero la popolazione in condizioni di estrema povertà e vennero infine cacciati con i celebri Vespri Siciliani (1282). Ad essi subentrarono gli Aragonesi, che promossero la fortificazione della città regalandole secoli di benessere e prosperità che proseguirono fino alla fine della dominazione borbonica. Il momento storico di maggior rilievo per la storia locale coincide con l’annuncio, nel maggio del 1860, di Garibaldi in cui rese noto di prendere possesso dell’isola in nome di Vittorio Emanuele II di Savoia e proclamò la città prima capitale d’Italia piantando di persona la bandiera tricolore sulla cima di una delle torri del castello. Nel secolo successivo, precisamente nel 1968, Salemi fu gravemente danneggiata dal terremoto che colpì duramente la valle del Belice. Ad oggi, la cittadina è inclusa nel club dei Borghi più belli d’Italia, l’associazione dei piccoli centri italiani che si distinguono per la grande rilevanza artistica, culturale e storica, per l’armonia del tessuto urbano, la vivibilità e i servizi ai cittadini.
Nonostante il forte sisma, il centro storico medievale si è conservato fino ad oggi con le sue caratteristiche piccole stradine che ascendono verso il punto più alto, dove si trova il castello, celebre anche per essere in ottime condizioni, rispetto alla media regionale. Alla sua destra si trovano i resti della chiesa madre, rasa al suolo dal terremoto, mentre ancora intatto è il quartiere Rabato, che ha conservato le sua originaria struttura islamica. Tra i beni monumentali c’è anche il collegio dei gesuiti, risalente al XVII secolo. Caratteristiche della campagna salemitana sono le belle ville signorili comprendenti lussureggianti giardini. Tra i più rinomati quello di Villa Ragut, peculiare per la proporzionata suddivisione di piante, acqua e pietre. La villa è l’esempio di un’architettura locale impregnata di significati simbolici rappresentanti il cielo, la terra ed il ciclo stagionale. Altri giardini simili nella zona sono quelli di Villa Bianco e della Casina Rubino.
Siti Archeologici
A circa un chilometro dalla città, sull’altura di Mokarta, si trovano i resti di un vasto insediamento della tarda età del bronzo; unico in tutta la regione, è composto di capanne (rettangolari e/o quadrate) con l’ingresso a forcipe. A due chilometri da Salemi, sul Monte Polizzo sono presenti resti di abitazioni, materiale fittile e diversi oggetti di metallo risalenti dall’VIII al IV secolo a.C. A valle della città, in contrada San Miceli, c’è l’omonima basilica paleocristiana del III/IV secolo d.C. che esibisce alcuni pavimenti realizzati a mosaico.
I salemitani basano ancora oggi, come nel passato, l’economia locale sull’agricoltura; nella zona si coltivano diversi ortaggi, grano, agrumi, uva da mosto e da tavola, e sono presenti anche diversi allevamenti di ovini e bovini. È significativo anche il settore dell’artigianato, dedito alla lavorazione del legno e al ricamo.
in aggiornamento
Musei – Presso il collegio dei gesuiti, risalente al XVII secolo, è sito il Museo Civico d’Arte Sacra, mentre il Museo di Cimeli del Risorgimento è allestito in alcune sale del castello. Da segnalare anche il “Museo del pane rituale”, una collezione privata, unico in Sicilia (via Giovanni Cosenza al civico 26). Ospita più di 1.000 pani rituali della tradizione salemitana e altri provenienti da altri paesi dell’isola.
Biblioteche – La biblioteca comunale, intitolata al filosofo e docente universitario salemitano Simone Corleo, contiene più di 90.000 volumi. Sorge nel cuore del centro storico, nei pressi della Chiesa Madre.
Musica – La banda musicale Alberto Favara ha origini che risalgono al 1900; ha dato lustro a musicisti come Antonio Giuseppe Sciacca e allo stesso Albero Favara, musicologo e studioso delle tradizioni musicali popolari.
Sacro e Profano – Il folklore della città è strettamente legato alle sentite tradizioni religiose: San Giuseppe viene festeggiato con l’antica Festa delle Cene ed il patrono San Nicola di Bari è celebrato il 6 dicembre. San Biagio è celebrato il 3 febbraio con la preparazione di tre tipi diversi di pani votivi (i cuccureddi, i cacaduzzi e le manine di San Brasi).
in aggiornamento
- Francesco d’Aguirre (1681 – 1748) giurista e intellettuale
- Giuseppe Maria Maragioglio (1811 – 1888), vescovo della diocesi di Patti
- Simone Corleo (1823 – 1891), politico e docente universitario
- Alberto Favara (1863 – 1923), etnomusicologo e compositore
- Umberto di Savoia-Aosta (1889 – 1918), nobile, figlio del capostipite del ramo cadetto dei Savoia-Aosta, ebbe il titolo di “Conte di Salemi”
- Stefano La Colla (1889 – 1966), paleografo, esperantista e linguista
- Ignazio Lampiasi, medico e deputato del Regno d’Italia
- Tony Scott (1921 – 2007), jazzista italoamericano, figlio di genitori italiani di Salemi, è sepolto nel cimitero di Salemi
- Vito Cusumano (1924 – 1999), ingegnere e uomo politico
- Mario Bonura (1948 – 2010), cantautore
- Giovanni Ricevuto (1941 – ), politico
- Gaetano Rizzuto (1949 – ), giornalista
- Calogero Peri (1953 – ), vescovo della diocesi di Caltagirone
- Salvatore Mannone (1958 – ), campione del mondo di biliardo
- Vittorio Sgarbi (1952 – ), sindaco di Salemi dal 2008 al 2012
- Giuseppe Giammarinaro (1946 -), imprenditore e politico
Come arrivare
Salemi è sita a pochi chilometri dalla Autostrada A29, Palermo – Mazara del Vallo. È possibile raggiungere Trapani percorrendo la diramazione dell’A29 oppure la strada statale 113. L’attraversano: la strada statale 188 che collega Marsala con Lercara Friddi; la strada statale 188A che unisce Salemi e Calatafimi-Segesta; è anche possibile usufruire della strada statale 119 che collega Alcamo con Castelvetrano per raggiungere il sud della provincia.