Il toponimo deriva dal latino medievale Rocca Florida, ma anticamente era chiamato Acqua Grotta. Le notizie storiche documentate su Roccafiorita non sono molte; si sa per certo che fu fondato nel XVII secolo e che nel 1614 Filippo III ne fece un principato e vi mise a capo Pietro Balsamo, marchese di Limina, a cui poi succedette la famiglia Bonanno di Montalbano. Nel 1929 il regime fascista abolì i piccoli comuni e Roccafiorita divenne frazione di Mongiuffi Melia fino al 1947, quando ottenne nuovamente lo status di comune autonomo. Il Monte Kalfa, che domina il centro abitato, è qui conosciuto anche col nome di Montagna della Madonna dell’Aiuto, poiché sulla sua cima si trova un santuario. Si racconta infatti che nel 1923 tre bambini acquistarono una statuina della Vergine alla fiera locale e giurarono che da grandi le avrebbero dedicato un grande monumento. Uno di loro combatté durante la Seconda Guerra Mondiale e riuscì a salvarsi dopo aver chiesto aiuto alla Madonna; per la grazia ottenuta decise di mantenere l’antica promessa e di far edificare il santuario.

Roccafiorita è un centro quasi esclusivamente agricolo: vi si coltivano grano, uva, olive, gelsi, castagni, noci e cereali. Tra le attività economiche sono da menzionare anche l’artigianato, in particolare la lavorazione del ferro battuto e la produzione di vino, l’allevamento bovino ed ovino e l’industria casearia: il formaggio e la ricotta locali sono diffusi ed apprezzati in tutta la riviera ionica.

Sacro e Profano – La patrona del paese, la Madonna del Soccorso, si festeggia ad agosto. A novembre si tiene la mostra-mercato itinerante Sapori in Val d’Agrò, per promuovere i tipici prodotti del luogo.