Identità Petrosino
Amministrazione
SINDACO
Dott. Gaspare Giacalone
In carica dal: 14/06/2017
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comune.petrosino.tp.it
Rocco Ingianni
Deleghe:
Vice Sindaco – Lavori Pubblici – Urbanistica – Acquedotto – Servizi Cimiteriali – Verde Pubblico – Pulizia Delle Spiagge – Manutenzione Ordinaria e Straordinaria Delle Strade – Segnaletica Stradale
Angileri Salvatore Roberto
Deleghe:
Sviluppo Economico – Servizi per le Attività Economiche – Commercio – Programmazione di Iniziative per il Lavoro – Iniziative a sostegno all’Agricoltura, all’Artigianato e alla Pesca – Rapporti con le OO. di Categoria di Commercianti e di Imprenditori – Razionalizzazione delle Risorse Umane – Trasparenza Amministrativa – Personale – Ecologia ed Ambiente – Polizia Municipale – Programmazione Fondi Europei – Cultura alla Legalità e Sicurezza Cittadina
Luca Facciolo
Deleghe:
Politiche Sociali – Inclusione Sociale e Integrazione – Pari Opportunità
Arch. Federica Cappello
Deleghe:
Politiche Culturali Giovanili e Ambientali – Servizi per l’Ambiente, Tutela degli Animali, Protezione Civile e Tutela della Costa – Promozione del Territorio e Identità – Culturale – Organizzazione Eventi, Rapporti con Associazioni Culturali, Gestione di Spazi per iniziative ai fini Culturali – Sport e Associazione Sportive – Turismo – Pubblica Istruzione
Petrosino, fiorente produzione di uva e di vino
Degne di nota le splendide spiagge di Torrazza, Biscione, Siciliana e le vicine riserve naturali di Margi Milo, Margi Spanò e Capo Feto.
Il suo nome deriva dal siciliano petrusinu (prezzemolo), che a sua volta ha origine dal latino petroselinum. Le prime notizie sulla fondazione del paese risalgono all’arrivo di John Woodhouse, commerciante inglese che nel 1700 scoprì la bontà del vino locale e si stabilì nel luogo per commerciarlo. L’economia prese slancio con la costruzione di capannoni per la lavorazione e la trasformazione dell’uva; contemporaneamente cresceva il numero delle abitazioni attorno ai magazzini. Il secolo successivo celebrò un eroe della comunità: Simone Marino, che partecipò all’impresa dei Mille distinguendosi per il suo coraggio nella battaglia di Calatafimi. Tuttavia dovettero arrivare gli anni Cinquanta perché la contrada di Petrosino assumesse l’aspetto di un vero paese con strade asfaltate, scuole, illuminazione e cimitero. Il paese cercò di ottenere l’autonomia amministrativa e territoriale da Marsala e Mazara del Vallo sin dal 1937, guadagnandola però solo nel 1980.
La storia e la cultura di Petrosino sono testimoniate dal suo patrimonio artistico e monumentale: la Torre Sibiliana del XIV secolo; la Torre Montenero del XVII secolo; il baglio Woodhouse ed il baglio Spanò del XIX secolo ed il baglio Basile, da qualche anno trasformato in albergo. La località è ricca di edicole sacre (nel vernacolo locale fiuredde) poste agli incroci delle vie del paese. Due le chiese: San Giuseppe, che risale al XVII secolo, e Maria Santissima delle Grazie, costruita nel 1745, che si trova nella piazza centrale di Petrosino ed è dedicata alla Santa patrona del paese.
Oggi il comune è soprattutto un centro agricolo rinomato per la fiorente produzione di uva e vino marsala; nel territorio di Petrosino vengono esercitate anche l’orticoltura, l’allevamento di bovini e la pesca: il paese è dotato di un moderno impianto di allevamento ittico. L’industria è presente nei settori dell’edilizia e nell’area vi sono diversi laboratori artigianali per la lavorazione di legno e ferro. La zona abitata offre alloggio e servizi ai visitatori in cerca di ritmi e paesaggi naturali; anche il turismo, infatti, è un fattore trainante dell’economia grazie al clima temperato, all’aria salubre, alle splendide spiagge (Torrazza, Biscione, Siciliana) ed alle vicine riserve naturali (Margi Milo, Margi Spanò e Capo Feto).
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Sacro e Profano – Il folklore del luogo prevede anche l’Estate Petrosilena: una manifestazione che comprende passerelle di moda, spettacoli musicali, tornei sportivi, rappresentazioni teatrali ed esibizioni di danza. A settembre si svolge la Sagra dell’Uva: tre giorni dedicati a convegni, sfilate di carretti siciliani, spettacoli folkloristici, concerti ed alla degustazione di dolci locali; in esposizione gli antichi mezzi di trasporto e di lavorazione di uva e vino. Il 31 maggio si festeggia la patrona Maria Santissima delle Grazie. Tra settembre ed ottobre si tiene la Festa dei Chiànura. Nata nel 1992, prende il nome dal chianu, un piccolo centro rurale dove nell’antichità si celebravano feste e banchetti. Un evento che fa rivivere le più antiche tradizioni culturali della Sicilia con l’esposizione, fra le viuzze del chianu, di oggetti d’antiquariato, mobili antichi, attrezzi da lavoro e corredi d’altri tempi. A completare l’evento ci sono le degustazioni di dolci tipici e gli spettacoli folkloristici.
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Come arrivare
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