Identita Paceco
Amministrazione
SINDACO
Avv. Giuseppe Scarcella
In carica dal: 11/06/2018
Deleghe:
Affari Istituzionali e Legali – Personale – Polizia Municipale – Protezione Civile – Riserva Naturale
Sito istituzionale
www.comune.paceco.tp.it
Federica Gallo
Deleghe:
Vice Sindaco – Ecologia ed Ambiente – Igiene e Sanità – Sport, Turismo e Spettacolo – Rapporti con il Consiglio Comunale
Giovanni Francesco Basiricò
Deleghe:
Bilancio e Programmazione Finanziaria – Tributi – Gestione Patrimoniale – Sviluppo Economico – Artigianato – Agricoltura – Commercio – Promozione del Territorio
Matteo Angileri
Deleghe:
Lavori Pubblici – Urbanistica – Servizi Cimiteriali – SUAP – Rete Idrica – Parchi, Ville e Giardini – Politiche Energetiche
Fabrizio Barile
Deleghe:
Servizi Sociali – Pubblica Istruzione – Cultura e Politiche Giovanili – Associazionismo – Servizi per l’Infanzia – Servizi Demografici
Paceco, Terra di saline
Particolarità del paese sono le saline: un ambiente molto salmastro che ospita numerose specie erbacee ed arbustive endemiche biologicamente rilevanti, nonché alcune specie di insetti rari. Si tratta di un habitat naturale unico anche per la sua posizione geografica, che si rivela area di sosta per 196 differenti specie di uccelli nella loro rotta di migrazione verso l’Africa; tra questi l’avocetta, eletta simbolo della Riserva delle Saline.
La zona fu abitata sin dalle età paleolitica e neolitica, come testimoniano reperti ritrovati nelle vicine località Sciarotta e Malummeri. Il primo nucleo del paese si formò tra il XIV ed il XV secolo intorno alla chiesa di San Lorenzo di Xitta, allora proprietà dell’Ordine di Malta. In seguito l’intero feudo passò alla famiglia nobiliare dei Fardella ed il borgo venne abbandonato; tornò ad essere ripopolato e stabilmente abitato solo dal 1607, anno in cui un discendente della stessa casata, il marchese Placido Fardella, fondò il nuovo centro dove oggi ancora è allocato. Il nobile battezzò il piccolo agglomerato agricolo con il nome della moglie, la spagnola Teresa Paceco di Vigliena. Due secoli dopo un suo successore, il marchese Vincenzo Fardella di Torrearsa, sarà uno dei protagonisti dell’Unità d’Italia; nel 1870 ricoprì il ruolo di presidente del primo Senato del Regno.
Originariamente edificato con un schema urbanistico settecentesco a maglia, Paceco ha mantenuto i suoi storici isolati rettangolari. La cittadina si è sviluppata secondo un moderno piano regolatore che consente di vivere in un abitato a misura d’uomo con strade ampie, bellezze architettoniche, ma anche moderni servizi e trasporti urbani. Tra i suoi beni storico-monumentali, il più importante è la chiesa madre dedicata al Santissimo Crocifisso: edificata nel 1623, è stata recentemente restaurata. Rilevanti inoltre sono la chiesa di Maria Santissima di Porto Salvo, la chiesa di San Francesco di Paola e la chiesa del Rosario.
I pacecoti basano, oggi come secoli fa, la loro economia sui prodotti agricoli: primi fra tutti il melone giallo cartucciaro (varietà endemica che raccolta a giugno è commestibile fino a dicembre) ed a seguire l’aglio rosso (coltivato nella frazione di Nubia). Nel suo territorio sono presenti anche colture di cereali, olive, uva, nonché diversi allevamenti di ovini; discreta anche la produzione di latticini. Più recente ma non meno fiorente il settore turistico: Paceco attira visitatori per lo spettacolo naturale delle saline ed il museo ad esse collegato.
in aggiornamento
Musei – Tra le ricchezze culturali della città tre musei: il Museo della Civiltà Contadina, il museo preistorico e quello più rinomato e visitato, il Museo della Civiltà del Sale, inaugurato nel 1986, con sede a Nubia.
Biblioteche – La Biblioteca Comunale custodisce un patrimonio di oltre 56.000 volumi.
Sacro e Profano – Il folklore dei pacecoti si manifesta principalmente con la celebrazione di due solenni riti sacri: la festa in onore di Santa Caterina, patrona della città, che viene ricordata il 25 novembre ed i festeggiamenti dedicati a San Giuseppe, che si tengono a marzo nella frazione di Dattilo.
La gastronomia del posto offre poi una raffinata pasticceria a base di mandorle e granite; specialità del luogo sono i tranci di tonno brasato (con pomodoro, cipolla e vino bianco) ed il saporito olio di oliva, ricavato dalla tipica oliva nocellara del Belice.
- Giacomo Marchello – politico e militare
- Stefano De Luca – politico
- Pietro Grammatico – politico
- Francesco Mannella – cestista
- Fardella (famiglia) – antica famiglia nobiliare siciliana, con il titolo di Marchesi di Torrearsa
- Anna Giordano – ambientalista
- Vittorio Sereni – Scrittore
Come arrivare
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