Identità Nicosia

Amministrazione

SINDACO

Luigi Salvatore Bonelli

In carica dal: 05/10/2020

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comunenicosia.gov.it

Nicosia, strategica roccaforte del passato

La Riserva naturale orientata Sambuchetti-Campanito è un’area naturale protetta della Sicilia istituita nel 2000; comprende una porzione della dorsale dei Monti Nebrodi ad occidente della sella di Colle del Contrasto. Il monte Sambughetti è costituito da una successione sedimentaria oligocenica, ovvero un’alternanza di argille ed arenarie quarzose. Ai piedi della cima rocciosa di Monte Campanito, si collocano i laghetti omonimi, tre invasi naturali che ospitano oltre alle piante acquatiche tipiche delle zone umide di quota, anche un’importante colonia della tartaruga palustre siciliana (Emys trinacris).

Toponomastica – Il toponimo ha un’origine incerta, ma l’ipotesi più accettata considera una relazione con un vocabolo greco-bizantino che avrebbe il significato di “Città di San Nicolò”.

Origini – Tracce dei primi insediamenti umani nella zona risalgono ad epoche molto antiche; come attesta lo storico Diodoro Siculo (I secolo a.C.), è probabile che esistesse un nucleo greco, anche se ancora non è stato identificato. Tuttavia, si ritiene comunemente che l’attuale nucleo abitativo sia stato edificato dagli Arabi tra il IX e l’XI secolo d.C. come attesta il cronista Goffredo Malaterra (segretario e biografo dello stesso Ruggero), il quale riferisce che il conte normanno fu costretto a desistere dall’assedio “apud Nicosium” (presso Nicosia); notizia ripresa anche dallo storico cinquecentesco Tommaso Fazello che cita il borgo come un “oppidum Sarracenorum” (fortezza dei Saraceni). Tra la fine dell’XI secolo e la prima metà del XII secolo d.C. il borgo fiorì progressivamente, ma con la fine della Guerra del Vespro il centro fu coinvolto in un periodo di lotte intestine che si concluse con maggiori libertà demaniali, grazie alle quali il paese riuscì a fiorire nuovamente diventando un florido centro commerciale specializzato nella produzione di grano e nell’allevamento di bestiame. La città subì però un duro colpo quando, nel 1757, una frana trascinò nel vallone sottostante gran parte del quartiere di Santa Maria e quasi un quarto dell’abitato. La ricostruzione, iniziata nel 1767, favorì una notevole espansione urbanistica e la costruzione di palazzi baroccheggianti e neoclassici.

Il patrimonio monumentale di Nicosia è legato soprattutto a pregevoli esempi di architettura sacra come la ricca cattedrale gotica di San Nicolò, che nel corso dei secoli ha subito numerosi rimaneggiamenti; di assoluto interesse storico-artistico è la copertura lignea della cattedrale medievale, dove ogni angolo del tetto è coperto da dipinti che mostrano i vari sovrani incoronati, raffigurati nel corso di cacce e vita quotidiana. Degna di nota anche la chiesa di Santa Maria Maggiore, costruita leggermente più in alto dopo la frana del 1757, mostra uno splendido portale barocco. Del castello purtroppo rimangono soltanto un arco ogivale ed i ruderi di una torre.

Le principali attività economiche si basano sullo sfruttamento dell’agricoltura; negli ultimi anni infatti le coltivazioni permanenti, soprattutto frutteti ed oliveti, sono cresciute notevolmente. Fiorenti inoltre sono l’allevamento di bovini ed ovini, l’artigianato del legno e del ferro battuto.

in aggiornamento

Biblioteche − La Biblioteca comunale è sita in piazza Garibaldi.

Sacro e Profano – Tra le feste popolari più sentite vi sono i riti della Settimana Santa e la Festa di San Francesco di Paola, la terza domenica di maggio, in concomitanza della quale si tiene la Sagra dei Maccheroni. Ai due patroni sono infine dedicate le celebrazioni in onore di San Nicola di Bari a dicembre e di San Felice da Nicosia ad ottobre.

Fra i prodotti tipici locali ricordiamo: nocattoli, braccialetti, pizzillati e mestazzole (mustaccioli).

  • Luca Casali da Nicosia (IX secolo), monaco e santo
  • Felice di Nicosia (Nicosia 1715 – 1787), religioso e santo
  • Francesco Testa (Nicosia 1704 – Monreale 1773), arcivescovo e giurista
  • Filippo Planzone (Nicosia 1610 – Genova 1636), scultore
  • Pietro Vinci (Nicosia 1535 – 1584), musicista e madrigalista
  • Gabriele Bonomo (Nicosia 1694 – Palermo 1760), filosofo, matematico e teologo
  • Marcello Capra (XVI secolo), filosofo e medico
  • Filippo Randazzo (Nicosia 1695 – 1744), pittore
  • Nicola Mirabella (Nicosia sec. XVII), pittore
  • Pietro Martorana (Nicosia 1700 – Palermo 1759), pittore
  • Gioacchino Martorana (Palermo 1735 -1779), pittore (era figlio di Pietro Martorana)
  • Giuseppe Li Volsi (sec. XVII), scultore
  • Gian Battista Li Volsi (Nicosia sec. XVII), scultore
  • Stefano Li Volsi (Nicosia sec. XVII), scultore
  • Padre Antonio Cottone (Nicosia 1613 – Roma 1682), filosofo e teologo
  • Giuseppe Villardita, maestro di scherma (nacque nel XVII secolo a Nicosia e morì il 10 febbraio 1675 a Palermo)
  • Niccolò Speciale (XV secolo), viceré di Sicilia
  • Mariano Pantaleo (Nicosia 1811 – Palermo 1896), ostetrico
  • Carmelo La Giglia (Nicosia 1862-1922), farmacista e poeta
  • Nicola Cirino (Nicosia 1802 – Palermo 1851), magistrato e poeta
  • Giuseppe Beritelli – La Via (XIX secolo), storico
  • Ferdinand Pecora (Nicosia 1882 – New York 1971), avvocato e magistrato della Corte Suprema di New York
  • Salvatore Gentile (Nicosia 1934), botanico e naturalista
  • Michele Foresta, in arte Mago Forest, comico, showman e conduttore televisivo
  • Marracash (Nicosia 1979), cantante rap
  • Maddaleno (Nicosia 1992), artista della risata
  • Francesco Bruno, generale di brigata del Regio Esercito

Come arrivare

Da Catania, seguire l’A19 Palermo-Catania, in direzione della Strada Provinciale 21/SP21 a Agira. Imboccare quindi l’uscita Agira da A19; è necessario continuare sulla Strada Provinciale 21/SP21, in seguito percorrere la Strada Provinciale 18/SP18 e la SP43 in direzione di Via Giambattista Li Volsi/Piazza Guglielmo Marconi/SS117/SS120 a Nicosia.

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