Identità Naro

Amministrazione

SINDACO

Mariagrazia Brandara

In carica dal: 29/04/2019

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.naro.ag.it

Serena Cremona

Deleghe:

Vice Sindaco – Trasparenza e Anticorruzione; Bilancio e Finanze; Sviluppo Economico e Attività Produttive; Politiche Agricole,Sviluppo Rurale e Territoriale;Imprenditoria Giovanile e Femminile; Promozione e Incentivazione Start Up; Pari Opportunità

Pasquale Burgio

Deleghe:

Spettacolo; Politiche e Servizi Scolastici; Rapporti con gli emigrati all’estero e nell’Italia centro-settentrionale; Servizio Idrico Integrato; Ciclo Integrato dei Rifiuti; Pubblica Illuminazione

Calogero Cangemi

Deleghe:

Infrastrutture e Opere Pubbliche; Rete Viaria, Trasporti e Mobilità; Arredo Urbano e Verde Pubblico; Servizi Cimiteriali;Cantieri di Lavoro e di Servizi

Dario Lombardo

Deleghe:

Promozione del Turismo; Sport; Cultura; Beni Archeologici, Monumentali, Artistici, Librari e Museali; Promozione del Green Public Procurement e del Food Miles ; Innovazione Tecnologica

Naro, Fertile crocevia di popoli e di civiltà

Sul fiume Naro, a pochi chilometri dal centro abitato, sorge la diga di San Giovanni, costruita per realizzare un serbatoio artificiale capace di contenere diciassette milioni di litri d’acqua. L’amministrazione civica intende creare una vera e propria cittadella dello sport remiero e di attrezzare l’area circostante. Diventata ormai un importante punto di riferimento per il canottaggio nazionale ed internazionale, è la sede di varie manifestazioni sportive tra le quali il Trofeo Internazionale dei Templi, la Coppa Promozionale Montù ed i Campionati Regionali Assoluti.

L’origine del nome è incerta: per alcuni deriva dal vocabolo greco naron (“che scorre”, in riferimento al fiume) poiché il suo vasto territorio, tra i più fertili dei comuni della provincia agrigentina, è attraversato dall’omonimo fiume che scorre in un’ampia e feconda valle; per altri sarebbe più verosimile una relazione con il termine punico nahar (fuoco). Crocevia di popoli e di civiltà, è uno dei comuni più antichi della Sicilia; infatti, secondo le testimonianze archeologiche, la presenza di insediamenti umani risale ad epoche remote riferibili al periodo neolitico ed all’età del bronzo. Il territorio fu colonizzato dagli Elleni, mentre nel IV secolo a.C. il centro fu soggetto al dominio territoriale dei Cartaginesi, che si insediarono nella zona fino alla Prima Guerra Punica, quando fu conquistato, distrutto e raso al suolo dai Romani. Importanti testimonianze del periodo paleocristiano si trovano in contrada Canale, dove la necropoli detta Grotta delle Meraviglie, lunga circa venti metri e scavata nel fianco della collina, testimonia la presenza di una comunità cristiana già dal IV secolo. Nell’827 fu conquistato dall’emiro arabo Abu- Daqaq e nell’XI secolo passò nelle mani dei Normanni sotto i quali ebbe inizio un periodo di potenza, prestigio e prosperità. Nel 1234 Federico II di Svevia, imperatore d’Occidente e re di Sicilia, donò al paese il titolo di Fulgentissima per la sua strategica posizione geografica e lo annoverò fra le 23 città parlamentarie del Regno di Sicilia. In seguito dovette subire l’occupazione degli Angioini, ai quali si ribellò partecipando attivamente nel 1282 alla rivolta dei Vespri Siciliani. Nel 1366 passò sotto la signoria di Matteo Chiaramonte, la cui famiglia fu importante per circa un secolo nella storia della regione e di Naro, ma fu già con l’arrivo degli Aragonesi e del re Federico III d’Aragona che la cittadina crebbe, diventando una delle più potenti e fiorenti dell’isola.

Nel centro storico si possono ammirare oggi numerosi edifici come la chiesa madre, il Palazzo Destro e la chiesa del Santissimo Salvatore, costeggiata da una scalinata che porta al castello medievale ed al duomo vecchio. Il maestoso castello edificato nel tipico stile gotico molto diffuso in Sicilia, detto chiaramontano, fu costruito molto probabilmente dai Normanni nel XII secolo su un’antica fortezza araba che stava a guardia dell’amena Valle del Paradiso. Fu ristrutturato nel 1330 da Federico III d’Aragona che fece costruire il mastio, la grande torre quadrata. Nel 1336 Matteo Chiaramonte apportò nuove modifiche al fortilizio quando Naro passò sotto la sua signoria; l’unico ambiente che conserva la struttura originaria è la grande Sala del Principe. Per giungere all’antico duomo normanno voluto da Ruggero d’Altavilla nell’XI secolo, invece, si devono salire 209 ripidi gradini; la scalinata, del Settecento, rappresenta una concezione medievale della vita percepita come un faticoso pellegrinaggio la cui meta è il raggiungimento della salvezza dell’anima.

Siti Archeologici − Nei pressi di contrada Paradiso sono state ritrovate delle sepolture rurali a nicchia e arcosolio identificate come catacombe paleocristiane. La maggiore delle catacombe prende il nome di Grotta delle Meraviglie ed è lunga circa 20 metri. Altri siti archeologici di rilevanza nel territorio del comune sono i reperti risalenti all’età del rame e del bronzo trovati in contrada Furore e i ruderi del Castellaccio, un’antica fortezza edificata dai Sicani nel 1240 a.C. circa.

La presenza di valli ricche di acqua che circondano la collina di Naro ha favorito lo sviluppo dell’agricoltura. Le antiche colture sono state in gran parte sostituite da vigneti; infatti, molto rilevante è oggi la coltivazione dell’uva da tavola denominata Italia. L’economia del paese è tuttavia sviluppata anche intorno ad allevamenti di ovini, a piccole industrie alimentari e tessili ed, in piccola parte, al turismo.

in aggiornamento

Musei − Il Museo dell’Arte grafica, sito nel palazzo Malfitano, ospita numerose litografie, acqueforti e acquetinte mentre la Mostra permanente dell’abito antico, situata nelle sale del Castello medievale, ospita abiti, divise militari e accessori di vita quotidiana.

Biblioteche – Biblioteca comunale feliciana, fondata dai padri francescani Melchiorre e Baldassare Milazzo e sita nel Palazzo comunale di piazza Garibaldi.

Sacro e Profano – Tra le manifestazioni tradizionali, di particolare rilievo è la festa dedicata a San Calogero, patrono del paese. In giugno si svolge la processione della statua che, posta su un’enorme slitta detta straula, è trascinata dai fedeli con delle corde su un lungo pendio. Da molti anni si celebra la Sagra del Mandorlo in Fiore, che si è svolta a Naro nel 1934 e che ha luogo da ormai molti anni ad Agrigento. La manifestazione propone sia la sagra paesana caratteristica della passata tradizione, con l’esibizione dei gruppi locali nei loro costumi tradizionali, sia l’inserimento di elementi nuovi come la partecipazione di gruppi popolari stranieri, che danno alla festa un’impronta cosmopolita e meno raccolta.

in aggiornamento

Il paese ha dato i natali a Rosario Ferracani, farmacista nato nel 1883 e morto nel 1936; costruì la conduttura idrica ancora oggi esistente, la via Archeologica e la via Dante, visibile ancora oggi, realizzata con pietra lavica e con pendenze ai lati: una soluzione che a quei tempi era considerata all’avanguardia.

Come arrivare

in aggiornamento

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