Identità Mazzarrone

Amministrazione

SINDACO

Giovanni Spata

In carica dal: 15/06/2022

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.mazzarrone.ct.it

Eleonora Bellassai

Deleghe:

Anna Rita Cutraro

Deleghe:

Carmelo Bizzini

Deleghe:

Biagio Zago

Deleghe:

Mazzarrone, soprattutto Uva

Parco Suburbano Sciri Sottano: ricade nella parte orientale del territorio, dista 500 m dal centro urbano e confina a nord con il territorio del comune di Caltagirone. L’area interna è costituita da un altipiano in cui sono presenti eucalipti, nella zona perimetrale si incontrano pendii, ricchi di vegetazione mediterranea, che scendono fino a valle verso i torrenti. Il sottobosco ospita l’asparago, il rosmarino, il timo e le felci. Diffusi anche il leccio, l’olivo selvatico, la palma nana, il sambuco, il fico d’India, la coda cavallina e lo stracciabraghe. Tra le specie animali ricordiamo la lepre, l’istrice, il coniglio selvatico, il riccio, la volpe; fra i rettili la testuggine, la lucertola, il ramarro, la biscia dal collare e la vipera; anfibi tra cui la salamandra e uccelli quali il pettirosso, la quaglia, il merlo, l’allocco, il gheppio e il cuculo. Presenti le farfalle quali la saturnia.

Toponomastica – L’origine del nome non è certa; esistono infatti numerose interpretazioni. Alcuni, fanno riferimento al vocabolo arabo makar (felice), per altri l’etimologia del nome sarebbe di origine greca Maz (spiga) e Aron (frumento), scelto per indicare una terra ricca di frumento.

Origini – Tracce dei primi insediamenti umani risalgono al periodo preistorico, ma il sito fu frequentato anche in epoca greca e romana. Durante il corso dei secoli, il territorio dell’odierna Mazzarrone non era altro se non un insieme di piccoli insediamenti rurali; solo a partire dal XIX secolo ebbe ad essere una realtà di un qualche rilievo.

Mazzarrone contemporaneo – Nel corso dell’800 e del ‘900 andò formandosi, dall’insieme delle contrade, un vero è proprio borgo, strutturato e densamente abitato, chiaramente identificabile, ricadente nei comuni di Caltagirone e Licodia Eubea. La parte di territorio ceduta dal Comune di Caltagirone, storicamente è rappresentata dall’ex feudo Mazzarrone, mentre la parte ceduta da Licodia Eubea era una porzione dell’ex feudo Sciri. In tali feudi si sono avvicendati vari possessori appartenenti a diverse famiglie, fino al 1866, quando la cosiddetta legge eversiva, espropriò i beni ecclesiastici. L’aggregarsi delle contrade e la formazione di una maggior consapevolezza, fece crescere le istanze autonomiste che portarono, infine, alla fondazione dell’attuale centro, nel 1976, quando le borgate furono ufficialmente riunite nel comune autonomo di Mazzarrone.

Centro storico –  Il centro storico del paese è di fondazione ottocentesca, si identifica facilmente intorno a Piazza San Giuseppe, dove sorgono le Chiese di San Giuseppe e di Santa Maria del Rosario, erette nel XVI secolo e massicciamente restaurate nei secoli successivi.

Architettura Religiosa

Chiesa Madre di San Giuseppe, la prima edificazione fu voluta da Don Luigi Sturzo e risale al 1908; collocata nella piazza San Giuseppe in quella che era allora la contrada Poggio di Mezzo, ex feudo Mazzarrone. La Chiesa fu costruita sui resti di un’antica chiesetta rurale, risalente al 1537, dedicata a San Giacomo e poi alla SS Maria di Conadomini. La Chiesa di San Giuseppe fu ampliata nel 1933, al fine di rispondere alle esigenze della collettività del borgo. La chiesa è preceduta da gradinate su tre rampe, arricchite da una ringhiera artistica. Il portale d’ingresso è sormontato da una cornice con arco a tutto sesto e da un architrave di tipo lineare. Il prospetto della facciata, riprende lo stile romanico tipico del primo ‘900; ad un solo ordine architettonico, racchiuso da due grandi lesene in pietra arenaria, collegate mediante un timpano decorato da beccatelli. In posizione centrale un rosone con una vetrata artistica e la statua di San Giuseppe in pietra bianca di limeston della Turchia, collocati a seguito dei restauri effettuati nell’anno 2008, in occasione del centenario dell’erezione della parrocchia. Sul campanile annesso alla chiesa quattro campane fra le quali la campana storica del Senato civico di Caltagirone e la campana dedicata a San Michele. L’interno è ad unica navata, sulle pareti laterali vi sono numerose statue di gesso, tra le quali quella di Santa Lucia, del Sacro Cuore di Gesù e del Cristo Morto del 1954.

Chiesa di Maria SS del Rosario, edificata nel 1956, sorge nel quartiere Cucchi e si affaccia su via Malta. Si tratta di un tempio ad unica navata con un altare marmoreo di un certo pregio e un bel tabernacolo murale, su una croce di granito scuro. Custodisce una meravigliosa Via Crucis in pirografia su legno.

Sacro Cuore, sorge sulla piazza omonima, nella parte nord del paese e fu costruita nel 1955 per volere dell’amministrazione comunale di Caltagirone. L’edificio presenta un bel prospetto ornato da un ampio portale centrale, un’ampia finestra a bifora al centro e un grande rosone contenente un orologio. L’interno della chiesa è ad unica navata con abside a volta, finemente affrescata, arricchita da uno splendido altare conciliare di marmo, dal tabernacolo murale, a forma di sole, e da un Crocifisso di legno che sormonta il tabernacolo. Custodisce le statue di gesso del Sacro Cuore e della Madonna di Fatima, e quelle di legno di San Giuseppe, di Santa Caterina da Siena, di Santa Lucia e di Santa Rita da Cascia, nonché la tela ad olio della Santa Croce.

Architettura Civile

Il Palazzo del Municipio si trova su piazza delle autonomie, è di edificazione piuttosto recente, con ampie vetrate, e appare come una tipica costruzione del secondo novecento.

L’economia locale si basa principalmente sullo sfruttamento delle risorse agricole; infatti il paese, nonostante le ridotte dimensioni, è uno dei centri di maggiore produzione di uva da tavola italiana, riportata anche nello stemma comunale. La qualità dei suoi prodotti è tale da aver ricevuto il marchio di garanzia IGP (Identificazione Geografica Protetta). Tra gli altri prodotti, agrumi, olive ed ortaggi. Il comparto industriale si occupa della lavorazione di prodotti agricoli ed alimentari.

Evoluzione demografica – Un statistica demografica ufficiale del comune di Mazzarrone può essere fatta a partire dal 1981, quando nel paesino, vi erano 3.384 residenti. Il dato è cresciuto negli anni successivi, fino ad arrivare ai 4.054 abitanti odierni.

Etnie e minoranze – La popolazione straniera a Mazzarrone, assume un certo rilievo numerico, con un totale di 583 unità, perlopiù Rumeni, Tunisini e Albanesi.

Musei – Per recuperare la memoria storica e la consapevolezza delle proprie origini, nel 2000, l’amministrazione comunale ha creato una mostra-museo cittadina; attraverso oltre 293 oggetti, raccolti e catalogati grazie alla generosità dei cittadini, si raccontano così le origini culturali e storiche del borgo.

Biblioteche – La Biblioteca Comunale di Mazzarrone, dedicata a San Bonaventura è sita in Via Bainsizza, Largo Ettore Majorana, e custodisce 12.000 volumi.

Sacro e Profano – Festa di San Giuseppe, si celebra ogni anno a marzo, in occasione della festività liturgica, con tradizioni radicate e sentite dalla popolazione locale, affini a quelle Iblee. Vengono infatti realizzati dolci tipici della festività, come il Pane di San Giuseppe, nonché le tradizionali cene votive. San Giuseppe è anche il patrono di Mazzarrone. Festa di San Giovanni Battista, si svolge ogni anno ad agosto, in occasione della ricorrenza della morte del Santo; si tratta di una festività molto seguita e commovente. Festa del Sacro Cuore, ha luogo la prima domenica di settembre. Festival Internazionale dell’Uva da Tavola IGP di Mazzarrone, si svolge, ogni anno, nella seconda domenica di settembre. Il comune propone questa tradizionale manifestazione per salutare la fine dell’estate; nell’occasione viene distribuita uva da tavola, vi sono degustazioni di prodotti tipici e vini locali. Si assiste all’esibizione di Gruppi Folcloristici, si tiene una Mostra mercato, una Fiera espositiva di attrezzature Agricole e Tecnologiche, attività ludiche, spettacoli, conferenze, percorsi eno-gastronomici, nonché il Premio Grappolo D’Oro.

La cucina tipica di Mazzarrone deve molto alla vicinanza con le città iblee, pertanto si trovano facilmente piatti della tradizione ragusana, come la salsiccia piccante, condita col finocchietto; il sugo di maiale; le ‘mpanate d’agnello e di tacchino; le scacce. Dolci tipici come la cassatella di ricotta, i mustazzola, i viscotta scaurati e il bianco mangiare.

in aggiornamento

Come arrivare

Mazzarrone si trova a circa 82 km da Catania e 35 km da Ragusa, collocata sulla SS 514. Il collegamento ferroviario per il centro etneo, e tutta la città metropolitana di Catania, è garantito dalla ferrovia Circumetnea. L’aeroporto più vicino è quello di Comiso (Pio La Torre), ad appena 19 km.

Mobilità urbana – Non è presente un servizio autobus urbano ma, data la struttura pianeggiante e la ridotta estensione territoriale, Mazzarrone può essere facilmente percorso a piedi nella sua interezza.

Back to top button