Identità Marineo
Amministrazione
SINDACO
Francesco Ribaudo
In carica dal: 11/06/2018
Deleghe:
Sito istituzionale
www.comune.marineo.pa.it
Angela Rosa Costa
Deleghe:
Vicesindaco, Attività produttive. Politiche Sociali e Rapporti con le Istituzioni
Francesco Li Castri
Deleghe:
Sport, Spettacolo, Servizi a rete
Martina Lo Proto
Deleghe:
Cultura, politica giovanile e dell’integrazione
Ciro Fabrizio Mancino
Deleghe:
Gemellaggi, Turismo, Sviluppo Economico, Servizio Civile
Marineo, il dente canino della Sicilia
Il monumento simbolo di Marineo è senza dubbio la torre gentilizia, chiamata Castello Beccadelli Bologna dal nome del suo storico fondatore. Intorno alla sua possente struttura si sviluppò il paese. Il Castello ospita il Museo archeologico regionale della Valle dell’Eleutero, che custodisce i rinvenimenti archeologici dell’area della Montagnola ed il museo etno-antropologico “collezione Salvatore Pulizzotto”.
I primi insediamenti nella zona risalgono all’età protostorica e si sono protratti sino all’VIII/VII secolo a.C., come attestano i reperti archeologici rinvenuti nel vicino sito di Montagnola. Qui si avvicendarono le principali popolazioni che abitarono l’isola, come Fenici, Greci e Romani, dando vita a civiltà prospere e ricche di testimonianze artistiche. Alle soglie del Cinquecento, la famiglia Beccadelli Bologna, feudatari del borgo, permise l’ampliarsi della comunità locale assicurando lo sviluppo economico e sociale. Sulla rupe si trovava già un’antica roccaforte di origine angioina, che fu trasformata in residenza signorile di campagna. Intorno alla nuova struttura gentilizia si raccolsero le prime abitazioni rurali e gli edifici religiosi. L’opera di arricchimento architettonico fu portata avanti dalla nobile famiglia dei Pilo, subentrata ai Bologna nella giurisdizione del terre di Marineo nel corso del XVII secolo. Durante la Spedizione dei Mille nel 1860, la truppa di volontari guidata da Garibaldi attraversò uno dei corsi principali della città, diretta alla conquista di Palermo; il viale è oggi intitolato alla storico plotone. A cavallo tra Ottocento e Novecento e nel secondo dopoguerra la storia di Marineo è segnata da un massiccio flusso di emigrazioni. I marinesi emigrati si diressero principalmente verso l’America del Nord e l’Argentina, ma anche nella vicina Tunisia ed in Toscana.
Il centro storico di Marineo è attraversato da corso Vittorio Emanuele, che i marinesi preferiscono chiamare u chianu per il suo andamento pianeggiante. Da visitare la secentesca chiesa madre di San Ciro, patrono di Marineo, che ne custodisce le spoglie; dopo i lavori di restauro compiuti nel corso del XIX secolo l’edificio ha acquisito linee neoclassiche sul modello tardo settecentesco. Risalgono alla stessa epoca anche il convento olivetano ed il convento francescano, situato nelle immediate vicinanze del centro; la chiesa annessa al complesso conventuale ospita la secentesca statua rappresentante San Vito ed il cinquecentesco gruppo marmoreo della Pietà. Dal giardino della piccola cappella del Calvario, edificata nel 1956 e posta accanto al nuovo edificio scolastico San Ciro, si risale l’ottocentesca scalinata monumentale che conduce nella parte alta del paese fino a piazza Castello, scenografico ingresso alla storica dimora.
Oggi l’economia locale si fonda principalmente sul terziario e su piccole attività del comparto edile, in particolare quelle legate all’impiantistica ed agli infissi, sia in legno che in alluminio. Il settore agricolo è sostenuto dalle coltivazioni di viti, frutteti ed uliveti, dopo il sostanziale abbandono delle colture di cereali. Gli allevamenti di bovini ed ovini sono ancora diffusi e l’area conta anche di un salumificio per la produzione locale. La zona ospita inoltre ditte di imbottigliamento di vino ed olio. I laboratori di pasticceria sono molto attivi ed i loro prodotti sono riconosciuti a livello internazionale. L’artigianato è molto diffuso grazie alle lavorazioni artistiche di ceramica, legno, ferro battuto e pittura su vetro.
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Musei – Il Castello ospita il Museo archeologico regionale della Valle dell’Eleutero.
Sacro e Profano – La città di Marineo festeggia il patrono, San Ciro, in agosto con una variegata manifestazione. In questa occasione si svolge la tipica Cunnutta, sfilata di cavalieri e destrieri, seguiti dalle autovetture dei marinesi per offrire al Santo il grano ed i proventi delle offerte dei devoti. La processione richiama ogni anno numerosi siciliani, tra cui molti emigrati marinesi dagli Stati Uniti d’America. Sempre in concomitanza con la festa patronale, ogni quattro anni si tiene la Dimostranza di San Ciro, rievocazione storica itinerante della vita del medico eremita divisa in ventuno quadri per le strade del centro. La messa in scena, che coinvolge più di duecento attori, culmina nella suggestiva tappa di piazza Castello. L’8 settembre gli abitanti si ritrovano nella chiesa campestre dello Scanzano, intitolata alla Madunnuzza, per celebrare il rito in suo onore e festeggiare con il tipico gioco della pignatta. Durante il periodo autunnale si svolgono alcuni eventi gastronomici come la Sagra del Pane e la Sagra dell’Olio. Infine, la seconda domenica di settembre si svolge nel comune il Premio Internazionale di Poesia Città di Marineo.
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Come arrivare
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