Identità Marianopoli

Amministrazione

SINDACO

Salvatore Noto

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Sito istituzionale

www.comune.marianopoli.cl.it

Maria Antonietta Vullo

Deleghe:

Vice Sindaco – Pubblica Istruzione – Cultura – Spettacoli – Sagre e Tradizioni – Gemellaggi – Promozione del Volontariato

Simone Genco

Deleghe:

Sport- Sanità – Politiche per l’infanzia – Aggregazione giovanile – Ato Idrico – Trasparenza Amministrativa – Patrimonio Museale

Giuseppe Vullo

Deleghe:

Agricoltura – Artigianato e Commercio – Fiere e Mercato del Contadino – Servizi Sociali – Rapporti con il Consiglio Comunale – Parchi e Ville – Territorio e Ambiente

Marianopoli, la città di Maria, civitas censoria al tempo dei Romani

La Riserva naturale integrale Lago Sfondato è un’area naturale protetta della Sicilia che sorge nei pressi di Marianopoli, istituita nel 1997 ad opera della Regione Siciliana. L’area, ospita numerose specie di orchidee selvatiche tra le quali citiamo Anacamptis pyramidalis, Ophrys tenthredinifera, Ophrys sphegodes subsp. panormitana e l’endemica Ophrys fusca subsp. obaesa. Tra i mammiferi vanno citati il coniglio selvatico, la lepre, la volpe e l’istrice. L’avifauna è rappresentata da uccelli rapaci sia diurni come il Gheppio e la Poiana, che notturni  come il Barbagianni e la Civetta. Il lago attrae anche numerose specie di uccelli acquatici quali l’Usignolo di fiume, il Tuffetto, la Folaga, la Gallinella d’acqua, e il Beccamoschino; durante il periodo delle migrazioni è altresì possibile osservare esemplari di Airone cenerino. Sono anche presenti: la rana verde e la biscia dal collare; libellule e farfalle tra le quali l’endemica Cupido minimum trinacriae.

Grotta del Miracolo: detta anche Grotta del Pastorello. È una piccola grotta ai piedi di Castel Belice che secondo la leggenda, ospitò il pastorello che ottenne il miracolo del Cristo scolpito. Pare che il pastorello Vanni Calabrisi una sera, trovandosi all’interno di una grotta ai piedi di Castel Belice, decise di scolpire il corpo del Cristo su un tronco d’albero. Durante il lavoro, però la stanchezza lo prese d’improvviso e si addormentò, non riuscendo a scolpire il volto della statua. Al suo risveglio, però, trovò il crocifisso ultimato, con un volto bellissimo e fortemente espressivo. Da qui la credenza popolare legata a quella grotta, conosciuta oggi come “Grotta del miracolo”.

Rupe di Marianopoli: Suggestivo il paesaggio che si propone alla vista, fatto di monti dalla pietra calcarea e zone a calanchi. L’area è dedicata soprattutto alle attività agricole e di pascolo.

Toponomastica – L’attuale centro urbano fu fondato nel 1726 dal barone Mariano Della Scala, proprietario del feudo, da cui il paese prende il nome. Nella storia incontriamo per la prima volta il nome Marianopoli nel 1801, quando il feudatario Vincenzo Maria Paternò Lombardo chiese e ottenne che il feudo Manchi di Bilici diventasse municipalità: in quell’occasione scelse il nome Marianopolirifacendosi al greco. Nello specifico: “Mariano” significa Di-Maria mentre “poli” deriva dal greco polis-città.

Origini – I reperti archeologici dimostrano come il luogo in cui sorge Marianopoli era popolato sin dalla preistoria, probabilmente per via della sua posizione strategica. Nel tempo fu un territorio molto ambito, e su di esso, secondo testimonianze archeologiche, pare sia sorta l’antica città fortificata di Mitistrato. Per conquistarla i romani dovettero protrarre l’assedio per lungo tempo, tant’è che infine la classificarono come civitas censoria (ovvero che ha opposto una lunga resistenza), e di conseguenza punirono la popolazione con un vero e proprio sterminio. Il centro urbano, venne fondato nel 1726 ad opera del barone Mariano Della Scala, proprietario del feudo che, all’alba dell’Ottocento, divenne municipalità ottenendo il nome attuale.

Marianopoli contemporanea – Dopo alterne vicende storiche il paese, nel 1845, passò sotto l’egida del casato dei Landolina di Rigilifi, i quali promossero un progressivo sviluppo economico, sociale e politico del borgo, tanto che fu collegato alla rete ferroviaria. I lavori per lo scavo della galleria, la più lunga della Sicilia, richiesero inoltre molta manodopera: il numero degli abitanti, infatti, aumentò per l’arrivo di operai dai paesi vicini. Alla fine del XIX secolo i Landolina contribuirono nuovamente allo sviluppo del centro costruendo un acquedotto che ha fornito acqua al paese per oltre cinquant’anni, ma non riuscirono ad arginare la dilagante emigrazione verso l’America del Nord e la Tunisia. Dopo la Prima Guerra Mondiale le terre furono suddivise in maniera sistematica e grazie all’istituzione di un credito cooperativo agrario anche le famiglie meno abbienti riuscirono ad acquistare i terreni.

Centro storico –  Il centro abitato ha impronta ortogonale: una piazza centrale con intorno isolati rettangolari.

Architettura Religiosa

  • Chiesa di San Prospero e di Maria SS. Dell’Addolorata: è la chiesa madre di Marianopoli. Di datazione settecentesca, venne costruita grazie alla collaborazione degli abitanti della zona. Nell’Ottocento divenne Parrocchia e così si pensò ad un suo ampliamento inserendo, nella struttura originaria, due navate e la torre civica. Da visitare, all’interno, l’urna contenente le reliquie del Santo, la sua statua in legno insieme a quella di San Giuseppe ed una tela ad olio che raffigura la Madonna del Carmelo e le Anime Purganti.
  • Chiesa di San Giuseppe: voluta dall’omonima confraternita nel 1892, al suo interno si possono ammirare notevoli dipinti e due affreschi del pittore Francesco Vitrano, Lo Sposalizio della Vergine con San Giuseppe e Il Transito di San Giuseppe, riproduzioni delle già note opere di Raffaello.
  • Santuario SS. Crocifisso di Castel Belice: edificato nell’ex feudo di Castel Bilici sul sito di una struttura romana, è famoso perché custodisce un prezioso crocifisso in legno del 1600, secondo i fedeli miracoloso; l’edificio fu costruito da padre Innocenzo da Petralia.  Da notare all’interno della struttura, inoltre,  i moltissimi ex voto in cera che raffigurano varie parti anatomiche lasciati come offerta al Santo da devoti che ne hanno ottenuto la grazia.

Sono presenti altri edifici e monumenti storici di rilevanza culturale:

Santuario dell’Immacolata Chiesa di san Francesco.

Siti Archeologici

  • Monte Castellazzo: necropoli riferibile all’età del rame. Al suo interno gli studiosi hanno individuato anche un’acropoli ed un nucleo abitato circondato da cinta muraria di età ellenistica, probabilmente l’antica Mytistraton distrutta dai romani nella prima  guerra punica. Moltissimi i resti portati alla luce e visionabili presso il museo archeologico della città: dalla monete alle ceramiche, dalle armi alle stele con iscrizioni in greco.
  • Monte Balate: la zona fu sede di un centro abitato indigeno poi ellenizzato. Tra i ritrovamenti più importanti sicuramente i resti di un santuario sull’acropoli.
  • Necropoli di Valle Oscura: si trova in una valle, così denominata, a sud del Monte Balate. Le tombe, databili intorno al VI sec. a.C., appartenevano agli abitanti indigeni dell’antica città e sono tutte scavate all’interno di rocce o anfratti naturali già utilizzati allo stesso scopo in età preistorica.

Il settore trainante dell’economia cittadina è sicuramente quello primario, con allevamenti e coltivazioni di specie cerealicole, frutticole e di frumento. Molto praticata e diffusa anche la coltivazione delle olive e delle mandorle. La principale produzione industriale è, di conseguenza, quella legata al settore agroalimentare e della lavorazione del legno.

Evoluzione demografica – A partire dal 1861 fino alla metà del Novecento, la popolazione residente ha conosciuto una continua crescita che l’ha condotta a registrare, in meno di un secolo, un picco demografico di 4.721 unità nel 1951, più del doppio rispetto alla metà dell’800. La tendenza tuttavia si è invertita ed il fenomeno migratorio non sembra avere battute d’arresto.

Etnie e minoranze – La presenza di stranieri è praticamente pari allo zero. Le statistiche recenti ne indicano un numero inferiore a dieci unità, tutte di genere femminile.

Musei – Museo Archeologico Regionale sito in Piazza Garibaldi n. 1Il museo custodisce un’ampia collezione di reperti che illustrano la storia della città dalla preistoria all’età ellenistica, rivenuti soprattutto duranti gli scavi nei siti archeologici di Monte CastellazzoMonte Balate e Valle OscuraMuseo etnografico della civiltà contadina sito in Viale Regione Siciliana n. 24. Si trova all’interno degli ex locali della scuola elementare Luigi Capuana e nasce con l’intento di custodire e preservare gli ambienti, le tecniche ed i segreti dell’antica civiltà contadina. Molto bella l’esposizione di attrezzature per la produzione dei cereali e per la panificazione, gli aratri e le vecchie macchine agricole in uso fino agli anni Cinquanta.

Biblioteche – Biblioteca Comunale. Via A. Diaz n. 29

Sacro e Profano – Festa di San Antonio Abate, il 17 GennaioRicordo del Santo, protettore degli animali domestici, con festeggiamenti religiosi e spettacoli.Festa dello Sposalizio di San Giuseppe, il 23 GennaioSi ricorda l’antica festa dello sposalizio tra la Beata Vergine Maria e San Giuseppe. Festa di San Giuseppe, 19 Marzo e 13 Agosto. Fastosa celebrazione di riti liturgici ed eventi pagani in ricordo del Santo, replicata nel periodo estivo per far sì che gli emigrati possano parteciparvi. Festa della Santa Croce, il 3 Maggio. Ogni anno i fedeli intraprendono questo pellegrinaggio a piedi nudi fino al Santuario che custodisce l’antichissimo crocifisso. Durante il percorso si recita il Rosario e si raccolgono pietre piccole a simboleggiare, secondo alcuni, le decine del Rosario; secondo altri hanno il compito di scongiurare problemi e catastrofi per l’inverno. La giornata si conclude con una festa contadina con musiche, balli e prodotti locali. Festa di San Prospero Martire, la prima domenica di Agosto. Solenni i festeggiamenti del patrono con processioni e celebrazioni religiose. Il periodo natalizio, dal 16 Dicembre al 3 Gennaio, investe la città di un’atmosfera suggestiva ricca di novene, canti e nenie, le cosiddette ninnaredde. Per l’occasione si allestisce in città il Presepe monumentale e la notte di Natale, dopo la celebrazione eucaristica, si svolge la caratteristica processione del Bambin Gesù verso il Presepe alla quale partecipano moltissimi cittadini devoti. Sagra della Ricotta fra il 16 Dicembre ed il 03 Gennaio. Manifestazione durante la quale i produttori locali preparano la ricotta, che si può gustare ancora calda, presenti anche altri prodotti tipici locali quali la tuma, un tipico formaggio stagionato siciliano, e la cicirata, ossia una zuppa di ceci.

Uno dei prodotti più utilizzati nelle preparazioni culinarie delle famiglie del luogo è sicuramente la ricotta, da gustare sia appena fatta e ancora calda che come ingrediente per farcire piatti dolci o salati. Molto adoperati, comunque, tutti i prodotti caseari come ad esempio la tuma, tipico per la stagionatura simile ad un formaggio pecorino. Piatto da menzionare è, infine, la cicirata, una zuppa invernale di ceci.

Come arrivare

In auto è possibile raggiungere Marianopoli imboccando la SS121 catanese, che ne attraversa il territorio, oppure tramite l’autostrada A19 Palermo-Catania, uscendo poi al casello di Ponte Cinque Archi. L’aeroporto più vicino è quello di Catania – Fontanarossa, che dista dalla città 122 Km. In treno è possibile fermarsi alla stazione di Villalba, che dista circa 8 km dal centro e sulla quale transita la linea Palermo-Caltanissetta-Catania. In autobus è possibile raggiungere il paese grazie all’AST, Azienda Siciliana Trasporti.

Mobilità urbana – Il servizio di trasporto urbano è gestito dall’AST – Azienda Siciliana Trasporti.

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