Il toponimo è costituto da due parti distinte: la prima deriverebbe dal nome di Rosalia Joppolo, moglie di Calogero Gabriele Colonna, duca di Cesarò, che fondò il borgo alla fine del 1600; la seconda mostrerebbe invece una relazione con il nome di Giovanni Cascio, proprietario terriero al tempo della fondazione del borgo. Joppolo Giancaxio dopo alterne vicende storiche fu sempre annoverato tra i possedimenti della famiglia Colonna; in seguito alla fine del feudalesimo nel 1827 divenne frazione di Aragona, mentre nel 1896 fu borgata di Raffadali. Diventò comune autonomo nel 1926.

L’economia locale si basa principalmente sull’agricoltura, specializzata nelle colture cerealicole e del grano, con una cospicua produzione anche di uva e fave.

Sacro e Profano – La festa locale maggiormente sentita dagli abitanti è dedicata alla Madonna del Perpetuo Soccorso o Fuguredda, che si svolge l’ultima domenica di luglio; per questa occasione la statua della Madonna è portata dalla Fuguredda alla chiesa madre. La domenica seguente, invece, il simulacro percorre le vie del paese e viene riportato nella piccola chiesa. Durante il periodo estivo si svolge la Sagra del Melone Giallo ad agosto. La Pastorale è una festa che vede una numerosa partecipazione degli joppolesi. Si celebra in piazza il 6 gennaio dopo il rito religioso; tra le tradizionali figure popolari che la animano vi è il simpatico pastore Nardu, circondato dalle sue pecore. Viene anche costruita una mannara, l’ovile.