La fondazione del borgo avvenne per mano degli Arabi, nel IX secolo d.C., ai quali si succedettero nel tempo molte famiglie nobiliari. Da metà Seicento fu per un secolo feudo della famiglia Mastrilli che lo elevò a titolo di marchesato; successivamente divenne possedimento dei Sant’Isidoro, nelle cui mani rimase fino allo smantellamento del sistema feudale. Per lungo tempo fu borgo di Taormina. L’origine del nome del paese è ancora incerto; secondo alcuni l’etimologia rimanderebbe alla conformazione geografica della zona: il paese sarebbe infatti stato edificato su una roccia granitica; secondo altri, invece, i “graniti” sono i granai in dialetto siciliano.

La coltivazione e lavorazione del grano è una delle risorse fondamentali per l’economia locale, assieme alla produzione di ottimi vini e coltivazioni arboricole di olive, agrumi e vari tipi di frutta; anche l’allevamento di ovini e bovini è abbastanza sviluppato e molti sono gli apicoltori nella zona. L’artigianato ricopre un ruolo di primo piano con la realizzazione di manufatti in ferro ed in legno, come le botti costruite con il castagno.

Sacro e Profano – A giugno di ogni anno, per celebrarne la prolifica produzione, si svolge la Sagra della Ciliegia, durante la quale si degustano specialità preparate con il dolce frutto coltivato in queste terre. San Sebastiano, patrono del paese, si festeggia la prima domenica d’agosto.