Identità Gangi

Amministrazione

SINDACO

Francesco Paolo Migliazzo

In carica dal: 13/06/2017

Deleghe:

Personale

Sito istituzionale

www.comune.gangi.pa.it

Maria Barreca

Deleghe:

Sanità – Agricoltura e Zootecnia – Servizi Socio-Assistenziali – Pari Opportunità – Politiche Giovanili – Cultura – Turismo

Gian Domenico Lo Pizzo

Deleghe:

Lavori Pubblici – Urbanistica – Territorio e Ambiente – Patrimonio – Beni Culturali e Rigenerazione Urbana – Agenda Digitale e Comunicazione

Angela Seminara

Deleghe:

Bilancio e Finanze – Programmazione Economica – Trasparenza Amministrativa – Politiche di Integrazione – Pubblica Istruzione

Marcello Zaffaro

Deleghe:

Attività Produttive e Commercio – Sport – Spettacolo – Politiche Occupazionali – Iniziative per la Valorizzazione del Centro Storico

Gangi, Perla delle Madonie, da Cerere agli “Industriosi”

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I ritrovamenti più antichi risalgono all’età del bronzo antica, nell’epoca caratterizzata dalla cultura di Castelluccio. La leggenda avvolge le antiche origini dell’abitato di Engyon, insediamento cretese fondato intorno al 1200 a.C. da coloni provenienti dalla vicina Minoa, mitica città edificata dai Cretesi giunti in Sicilia al seguito di Minosse. Il rapido sviluppo dell’insediamento si arrestò durante le guerre puniche (III-II secolo a.C.). Nel 1195 l’abitato apparteneva alla contea di Geraci, sotto il dominio della contessa Guerrera. Sul finire del XIII secolo, durante la Guerra dei Vespri, subì un rovinoso assedio. Un’accreditata storiografia, scrive della distruzione del paese avvenuta nel 1299 ad opera di Federico III. Fu ricostruita sul vicino monte Marone. La storia del paese si legò quindi alla famiglia dei Ventimiglia, che esercitarono il loro incontrastato dominio fino al 1625. Per volere di Filippo IV re di Spagna la famiglia dei Graffeo, nuovi signori della città, acquisirono nel 1628 il titolo di principi di Gangi e marchesi di Regiovanni, titolo che passerà nel 1677 ai Valguarnera. Il Settecento gangitano è caratterizzato dal fiorire di numerose accademie letterarie, tra cui si ricorda principalmente quella degli Industriosi. Nel corso dell’Ottocento anche Gangi assiste al tramonto dell’aristocrazia terriera ed al crescere dei primi fermenti risorgimentali, in linea con lo sviluppo storico della Sicilia e del nascente Stato Italiano.

La cinta muraria è arroccata sull’altura montagnosa ed ha un impianto tipicamente medievale con stretti vicoli di ciottoli e piccole case in pietra. Nel centro storico si trovano la chiesa di San Paolo, edificata nel XVI secolo, e la chiesa della Badia, risalente al XVIII secolo, costruite entrambe in pietra a vista. Lungo corso Umberto I si trova l’ottocentesco Palazzo Mocciaro ed, al centro del paese, Palazzo Buongiorno, settecentesca residenza dell’omonima nobile famiglia; i suoi interni racchiudono i pregevoli affreschi a trompe l’oeil opera di Gaspare Fumagalli, pittore romano attivo a Palermo intorno alla metà del XVIII secolo. Sulla centralissima piazza del Popolo si affacciano il palazzo del Comune, in stile neogotico, e la Torre Ventimiglia, edificata nel XIII secolo in stile gotico-normanno. Domina l’intero abitato, dall’alto della rocca, il castello dei Ventimiglia: classico maniero siciliano, fu trasformato in residenza signorile dai casati più recenti della città; adibito anche a carcere, oggi appartiene a privati. Nella città bassa, dominata dalla torre saracena, si trovano il convento dei cappuccini, la chiesa del Santissimo Salvatore, la chiesa di Santa Maria di Gesù e Palazzo Sgadari, sede del museo civico; le sue sale custodiscono i reperti archeologici rinvenuti sul Monte Alburchia. Lungo corso Vitale si affacciano antiche botteghe romane. Fuori dall’abitato si trova la chiesa di San Cataldo (XIV secolo), dedicata al patrono della città che si festeggia il 10 maggio.

L’economia si basa soprattutto sul settore agropastorale. Maestri artigiani sono poi specializzati nella lavorazione della pietra locale, esportata per realizzare rivestimenti e corsi viari; è la stessa antica pietra con cui è composta la cinta muraria trecentesca che racchiude la parte alta del paese.

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Sacro e Profano – Tra le manifestazioni che vivacizzano la vita del comune durante l’anno si segnala quella della ‘A Cravaccata, che si tiene il martedì grasso e che è una sfilata di cavalieri mascherati e carri allegorici. La Domenica delle Palme le confraternite del luogo sono invece le protagoniste della Processione delle Grandi Palme, addobbate con fiori, rami di datteri e simboli sacri. I tamburinara annunciano l’arrivo della processione indossando le preziose rubriche, antichi abiti settecenteschi ricamati con oro ed argento. Il corteo della dea Cerere rappresenta il culmine della Festa della Spiga, suggestiva rievocazione mitologica in programma a Gangi ogni seconda domenica di agosto. La manifestazione fonde i simboli del mito greco con le tradizioni popolari dell’antica realtà contadina. Il momento più spettacolare della variegata manifestazione è il corteo in onore di Cerere, dea dell’abbondanza e delle messi. In occasione della festosa celebrazione del grano vengono allestite numerose manifestazioni collaterali, tra cui mostre d’arte e di artigianato.

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Come arrivare

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