Identita Galati Mamertino
Amministrazione
SINDACO
Vincenzo Amadore
In carica dal: 11/10/2021
Sito istituzionale
www.comune.galatimamertino.me.it
Galati Mamertino, il dio Marte nella radice del nome
Fiore all’occhiello del paese, il palazzo del principe Filippo Amato è un esempio di architettura cinquecentesca. L’atrio, la corte aperta sul giardino e la loggia al piano nobile sono alcuni elementi che lo contraddistinguono. In posizione isolata rispetto agli altri edifici nobiliari, ha ospitato numerose famiglie notabili; attualmente è di proprietà del Comune.
Tracce dei primi insediamenti risalgono alla dominazione greca e romana, come attesta il ritrovamento di varie monete ed anfore dell’epoca. Dopo alterne vicende storiche il borgo subì la conquista degli Arabi, che insediandosi nella zona ne cambiarono il nome trasformandolo in Qal’at, vocabolo che ha il significato di castello o rocca. In epoche posteriori assunse il nome di Galati. Nel corso del Medioevo e sotto la dominazione spagnola nel XV secolo, il paese si espanse ulteriormente sul versante occidentale; i palazzi signorili del centro sono infatti opera delle ricche famiglie di feudatari. Nel 1912 al nome Galati fu aggiunto l’appellativo Mamertino per ricordare l’origine della popolazione: i Mamertini erano mercenari campani assoldati da Agatocle di Siracusa che, alla sua morte, si impadronirono di Messina e della zona circostante causando lo scoppio della I guerra punica. Il loro nome deriva da Marte, dio della guerra.
Storia ed arte si intrecciano indissolubilmente per le vie del centro storico dove sorgono gli edifici nobiliari, il più imponente dei quali è il palazzo della famiglia De Spuches, risalente al XVI secolo. Tra le architetture sacre si annoverano la chiesa di Santa Maria Assunta, che custodisce la tela del Martirio di Sant’Agata e la statua della Trinità del Gagini, ma anche la chiesa della Madonna del Rosario con la statua lignea di San Sebastiano, attribuita al medesimo artista.
L’economia locale si basa principalmente sulle attività agricole, specializzate soprattutto nella coltivazione di ulivi, noccioli, vigneti e castagneti.
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Sacro e Profano – Le manifestazioni più sentite dagli abitanti sono la Festa di Sant’Antonio e la cerimonia dedicata a San Basilio, ma riveste un ruolo di spicco soprattutto la festa del patrono, San Giacomo, a luglio.
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Come arrivare
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